Truce è il titolo del primo capitolo di Champions, il finale di The Icebrood Saga, la quinta stagione del Living World di Guild Wars 2 iniziata lo scorso settembre con il prologo Bound by Blood. Questo nuovo contenuto, annunciato ad inizio novembre, è ora live sui server.
Truce è giocabile gratuitamente per chi possiede Path of Fire, la seconda espansione di Guild Wars 2. Ricordiamo inoltre che acquistando Path of Fire, scontato del 50% fino al 23 novembre, riceverete anche Heart of Thorns, la prima espansione uscita nel 2015.
ArenaNet ha invitato, in esclusiva italiana, la redazione di MMO.it a provare in anteprima il nuovo episodio! Abbiamo avuto l’onore di partecipare ad una sessione di gioco con gli sviluppatori, testando la nuova release e ricavandone interessanti informazioni.
Come di consueto, non scenderemo troppo nei dettagli per evitare spoiler. Per ora abbandonate l’abbigliamento pesante messo nelle fredde Shiverpeak perchè si torna a sud: bisogna respingere una bruciante minaccia.
Nelle puntate precedenti…
Partiamo con un riassunto degli episodi precedenti della Living Season 5 di Guild Wars 2 (se non li avete ancora giocati saltate pure questo paragrafo per evitare spoiler).
Dopo una lunga ed estenuante lotta, l’elder dragon Kralkatorrik è morto. La sua minaccia si è esaurita definitivamente e le popolazioni di Tyria festeggiano questa grande vittoria. Mentre le fazioni del continente assaporano la pace ritrovata, nasce l’inquietudine per il futuro. L’antico nemico aveva riunito sotto un unico proposito le numerose gilde e tribù del pianeta ma, svanito il pericolo, vecchi dissapori ritornano a minare un equilibrio che durava da tempo.
Intanto la gilda Dragon’s Watch viene invitata a Grothmar Valley per festeggiare l’ambito risultato. Bangar Ruinbringer, l’imperatore della Blood Legion, vuole il Commander e i suoi alleati come ospiti d’onore ai banchetti organizzati per la vittoria sul drago. Tutte le legioni charr sono state invitate, ma quello che sembrava un evento celebrativo diventerà presto un piano per metterci in cattiva luce davanti ai suoi eserciti.
Bangar, invidioso e intimorito dal nostro legame con Aurene, vuole risvegliare dal suo sonno l’elder dragon Jormag per usarlo come arma contro di noi e le popolazioni di Kryta, gli antichi nemici che per secoli lottarono contro la loro razza. L’imperatore, con il supporto di numerose truppe, si spingerà nell’estremo nord per iniziare il suo pericoloso piano di conquista.
Arrivati a Bjora Marches scopriremo che l’avamposto della regione è stato attaccato e gli abitanti trucidati. Questo evento farà partire una serrata ricerca nelle vicine lande morse dal gelo, per ritrovare Almorra Soulkeeper. Mentre il Commander e la Dragon’s Watch esplorano queste antiche terre si scontreranno con i sussurri di Jormag. Questo nemico, per ora impalpabile e subdolo, tenterà costantemente di sedurci e farci abbracciare la sua causa. Superate le tempeste di ghiaccio scatenate dal suo immenso potere, troveremo un antico tempio dedicato allo spirito del Corvo. Alla fine di alcune prove incontreremo un potente emissario di Jormag che ci farà una proposta spiazzante.
Il Commander si addentrerà nella regione continuando a contrastare le armate Icebrood, con lo scopo di raggiungere al più presto Bangar. L’imperatore infatti è molto vicino a risvegliare il drago antico e farlo diventare l’arma definitiva per sconfiggere chiunque gli si contrapponga.
Nonostante la Dragon’s Watch riesca a sconfiggere il redivivo Drakkar, grazie anche al potere dello spirito del Lupo, è Bangar che ne reclama la vittoria. L’astuto charr, grazie alla sua propaganda intrisa di menzogne, spingerà le proprie legioni ad iniziare una sanguinosa guerra fratricida.
Gli scontri a Drizzlewood Coast stanno andando male: le truppe nemiche sono più numerose e meglio equipaggiate. Le United Legion sono abbattute e con il morale a pezzi. Per questo Crecia organizza un incontro diplomatico in cui cerca di far rinsavire suo figlio Ryland. Questo però lascia con sdegno il tavolo delle trattative quando nota la presenza di umani tra i nostri alleati. Crecia non si arrende e cerca nuovamente di far ragionare Ryland, perso quasi completamente nei deliri di conquista del suo mentore Bangar. Il nuovo summit sembra risvegliare un po’ di lucidità nel giovane, che però svanisce poco dopo per un’infausta decisione dell’imperatore Smodur.
Nonostante la perdita di ogni altra possibilità di negoziazione le nostre forze arrivano al Wolf’s Crossing, il ponte che porta agli accampamenti nemici. Qui partirà una battaglia campale dove faremo la conoscenza di una nuova potente minaccia: la Frost Legion. Questa nuova forma di charr intrisa del potere di Jormag sorprende il Commander e preoccupa le legioni alleate. Dopo un’estenuante battaglia le truppe alleate riescono a penetrare nella cittadella di ghiaccio, la fortezza in cui si rintanano Bangar e il suo apprendista Ryland.
Anche se le difese nemiche stanno cedendo, il piano di Bangar sembra concretizzarsi. Durante uno scontro all’ultimo sangue tra il Commander e l’imperatore della Blood Legion accade il peggio. Durante la lotta Ryland svela le sue vere intenzioni e tradisce il suo mentore appena prima che il peggio accada. Il drago antico si sveglia, dona i suoi poteri al suo nuovo campione e sorprendentemente risparmia i nemici presenti per poi sparire in una fitta nebbia.
Il risveglio di Jormag fa però destare anche Primordus, l’elder dragon che racchiude in sè la forza distruttrice del fuoco. Lui, a differenza del suo simile, non ha nessuna intenzione di parlare con Aurene o di sussurrare ai Dragon’s Watch: sta ribollendo nelle viscere della terra e vuole riemergere per devastare tutta Tyria.
Le mille facce di una tregua
Come detto Truce è il primo dei quattro capitoli che compongono Champions, il finale dell’Icebrood Saga, che cambia il suo modello narrativo abbandonando gli episodi canonici e strutturandosi in porzioni più piccole. I motivi di questo cambio ci sono stati descritti dagli sviluppatori presenti alla preview. Coordinare e gestire il lavoro da casa a causa della pandemia non è stato facile per i dipendenti di ArenaNet, che però hanno sfruttato l’occasione per gestire questo cambio nel migliore dei modi.
Durante questi mesi hanno notato che in gruppi di lavoro più piccoli le performance miglioravano e quindi hanno ripartito il carico lavorativo su team più piccoli che hanno avuto modo di sviluppare eventi più mirati. A detta loro questo esperimento non porterà a contenuti simili a quelli visti negli episodi precedenti, ma si focalizzeranno maggiormente su attività che porteranno avanti una narrazione più marcata, molto simile alle prime Living Season di Guild Wars 2.
Tra le novità introdotte da Truce le più importanti sono le Dragon Response Mission, eventi istanziati che si possono affrontare da soli o in un gruppo di massimo cinque persone. Queste missioni mostreranno l’attacco da parte dei destroyer, i minion di Primordus, ad alcuni punti nevralgici delle ley line, flussi di energie magiche che percorrono il pianeta e particolarmente ambite dagli elder dragon.
Il Commander insieme ad alleati sempre diversi dovrà proteggere Metrica Province, Gendarran Fields e le Brisban Wildlands da questi nemici. Sono mappe già viste, ma piacevolmente rivisitate nelle atmosfere e nella palette cromatica, la quale esalta il senso di minaccia, tensione e pericolo: ai veterani del franchise ricorderà molto il Searing, il cataclisma con cui inizia il primo Guild Wars. Arrivati in una di queste zone si dovrà decidere il livello di difficoltà, selezionabile attraverso diverse opzioni come nemici più forti o un tempo limitato per svolgere la missione, e l’aiuto da ricevere dalle fazioni presenti sul campo.
Seguirà poi una fase di warm up in cui ci saranno alcune attività da fare in zona. Finito il tempo disponibile per completarle, partirà la missione vera e propria: starà a voi scortare e difendere gli NPC presenti, fermando tutte le ondate di nemici che precedono l’arrivo di un boss finale che cercherà in più fasi di portare distruzione in questi luoghi.
Alla conclusione riceverete una ricompensa in base al rank raggiunto (oro, argento o bronzo) che verrà deciso in base al numero di alleati presenti, al numero di challenge attive e alle missioni completate nella fase preliminare. Oltre a questo riceverete due tipi di token, uno inerente alle fazioni e in particolare ai Crystal Bloom spendibile presso un mercante dedicato che troverete all’Occhio del Nord, e i Tyria Defense Seal che potrete usare per attivare le challenge o gli aiuti menzionati sopra.
Le Dragon Response Mission sono una buona introduzione, pescano vari elementi dalle Strike, dai Fractal e dagli eventi dinamici riuscendo a dare un contenuto personalizzabile e ripetibile che, sebbene non sorprenda per originalità, diverte e intrattiene. Strizza l’occhio ai piccoli party che potrebbero essere intimoriti dal prendere parte a contenuti da dieci persone e allo stesso tempo cerca di accontentare i player hardcore, che da soli vogliono misurare le proprie skill attivando tutte le sfide e facendo il miglior tempo possibile.
Ci sono tutti i presupposti per un buon contenuto endgame, che per la personalizzazione del grado di sfida fa un passo in avanti rispetto ai Fractal, ma che ancora non ne eguaglia la varietà e la longevità. Come sempre, la decisione di investire tempo e sforzi su questa introduzione o di abbandonarla dopo la conclusione di questa discussa Saga è nelle mani di ArenaNet.
Per quanto riguarda le fazioni al momento, vista la presenza di una sola di queste, non è possibile prevedere se avranno un ruolo più marcato in questo finale multicapitolo. Per ora sono rappresentate da un mercante dedicato e da alcuni NPC che aiutano il giocatore durante la battaglia contro i destroyer, ma è ben lungi dalle speculazioni uscite sul web che speravano in un sistema di reputazioni simile a quello presente in World of Warcraft.
Fortunatamente come ci ha detto Joe Kimmes ci saranno nuove Dragon Response Mission e nuove fazioni in ogni capitolo che andranno ad arricchirne il numero e la varietà. Speriamo che questi alleati possano trovare una maggior identità, visto che per ora si affacciano sul nuovo contenuto solo timidamente.
Reward e Mastery
Per quanto riguarda le ricompense Truce introduce le armi Dragon Slayer, che sono account bound e possono essere craftate dopo aver sbloccato una mastery e comprato la ricetta dal vendor di fazione. Le skin sono ben realizzate e saranno la gioia dei giocatori che amano la “fashion war”.
Oltre a queste sono presenti anche le armi Volcanic Storcaller, un reskin delle armi omonime viste negli episodi precedenti, che sono craftabili e vendibili all’asta. Una discreta rivisitazione, ma un po’ di fumo rosso non le rende così intriganti e ambite soprattutto se si guarda la mole di materiali necessari per realizzarle.
La nuova mastery Dragon Slayer ha diversi tier che vi aiuteranno all’interno delle missioni Dragon Response. Il primo livello vi darà un bonus temporaneo alle statistiche, che manterrete anche nelle missioni successive. Al secondo avrete la possibilità di assorbire le essenze dei destroyer uccisi acquisendo una stack di might per ognuna, riceverete dei materiali extra come reward e la possibilità di comprare le armi omonime.
Purtroppo, come per la maggior parte delle mastery introdotte in The Icebrood Saga (a parte le utilissime Portable Waystation e lo Stealth), anche questi poteri sono limitati alle missioni Dragon Response e aumenteranno man mano i loro bonus con i suoi sette tier e i ben 20 punti mastery per essere completati.
Parlando con gli sviluppatori
Sul finale Joe Kimmes, storico dev di ArenaNet presente in gioco anche come NPC, ha risposto ad alcune domande. Anche se su alcune non ha potuto sbottonarsi troppo, sono comunque ermerse delle informazioni interessanti:
- In Champions non vedremo altre Strike Mission, ma ne vedremo di nuove in futuro. Queste parole suggeriscono che potremmo vedere questo tipo di contenuto in End of Dragons, la prossima espansione ambientata a Cantha.
- Le Strike, che sono state studiate come un’introduzione ai raid, stanno effettivamente portando più persone a provarle. Il risultato positivo c’è stato e gli sviluppatori ne sono contenti, anche se non è avvenuto nei tempi previsti dalla compagnia.
- Sunqua Peak è stato accolto con grande entusiasmo dalla community, che l’ha giocato assiduamente dalla sua uscita; coadiuvato dall’evento Fractal Rush, esso ha riportato un grande numero di giocatori nelle Mist. La software house si è detta molto soddisfatta della risposta ottenuta e terrà a mente questo dato per il futuro.
- Alla domanda se ci saranno altri capitoli di Visions of the Past, Kimmes ha detto di non poter dare informazioni in merito, ma che la base di partenza ora esiste ed è buona. Il developer ci ha tenuto ad aggiungere personalmente che a lui piacerebbe molto svilupparne altri (cosa più che comprensibile visto che fa parte del team che ha realizzato l’episodio interessato).
Conclusioni
Truce rappresenta uno stacco netto dalle precedenti release di Guild Wars 2, che erano molto più ricche nel gameplay e negli eventi, ma che mancavano di mordente nella narrazione. In questa “tregua” si ribalta la situazione tornando a ritmi più tranquilli con un maggior focus sulla storia, sugli archi narrativi dei personaggi e su alcuni elementi della trama. Alcuni ritornano prepotentemente dal primo Guild Wars, presentandosi come un ciclo difficile da spezzare, simile in tutto a quello dei draghi che da secoli sta soggiogando il pianeta di Tyria.
In ogni caso il ritorno del doppiaggio, in questo capitolo e nei due episodi precedenti, dona finalmente l’immersività che meritano. Truce inizia col piede giusto e le Dragon Response Mission hanno grandi potenzialità, che speriamo di veder crescere con i prossimi capitoli. La loro natura, a metà strada tra Fractal e Strike Mission, e la loro personalizzazione gestita dal giocatore le rende vincenti.
Le fazioni sembrano ancora acerbe: saranno i prossimi capitoli a dimostrare se ArenaNet è riuscita a centrare il bersaglio. A parte le ricompense, probabilmente l’anello debole di questo capitolo, Truce è una buona release: aggiunge spunti interessanti e dona l’illusione di una tregua che in fondo non lo è, e inaugura un finale di Saga che ha tutte le premesse per una guerra che lascerà il segno.
Infine ricordiamo che The Icebrood Saga è gratuita per chiunque abbia già Path of Fire. Ringraziamo ArenaNet e i ragazzi di Guild Wars 2 Italia – Pessimismo & Fastidio per la collaborazione. Fateci sapere la vostra opinione su questo capitolo!
Gamer Bucolico, Farmatore seriale, fin da bambino si prende una tremenda cotta per il mondo dei videogiochi. Approda su Guild Wars 2 dove, da anni, spaccia materiali T6 e pessime idee. Quando non sta su Tyria si abbuffa di serie TV o cerca di tornare giovane giocando a Magic. Coltiva Fastidio e false speranze mentre cerca di prendere un 18 all’esame di Morale Jedi.
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