Nei giorni scorsi è stata pubblicata l’ultima relazione per gli investitori di Activision Blizzard riguardante i primi tre mesi del 2021. Ebbene, pare che la compagnia statunitense abbia avuto il suo trimestre più redditizio di sempre.
Secondo il comunicato stampa, Activision Blizzard avrebbe visto i ricavi netti ammontare a 2,28 miliardi di dollari, con un aumento del 27%. Activision Publishing è la società del publisher che avrebbe contribuito maggiormente a questa crescita, registrando ricavi in aumento del 72% su base annua.
Questi risultati sono guidati soprattutto da Call of Duty, World of Warcraft e Candy Crush. In particolare la famosa serie di sparatutto ha totalizzato numeri impressionanti grazie al successo di Call of Duty: Black Ops Cold War, ma anche ai due giocatissimi titoli free-to-play, Call of Duty: Warzone e Call of Duty Mobile. La multinazionale ha dichiarato che l’acquisto di pacchetti premium di COD nel primo trimestre è stato “ben al di sopra dei livelli tipici del periodo“. Solo di microtransazioni, infatti, sono stati incassati 1,34 miliardi di dollari.
Da notare anche che Call of Duty Mobile ha superato i 500 milioni di download ed è stato recentemente pubblicato in Cina, introducendo al franchise milioni di nuovi potenziali giocatori. Questo e altri fattori hanno portato Activision a raggiungere un nuovo record di 150 milioni di utenti attivi mensili (i cosiddetti “MAU”, monthly active users). Di conseguenza la compagnia intende rafforzare il supporto ai Call of Duty per i prossimi anni, con nuove assunzioni e più personale al lavoro su ogni titolo della serie.
King è stato poi il secondo più grande contributore dei ricavi di Activision Blizzard, con un guadagno di 609 milioni di dollari: si tratta di un aumento del 22%, anche questo un nuovo record per il colosso americano. Questa crescita va attribuita al sopraccitato franchise di Candy Crush, che registra ben 258 milioni di utenti attivi mensili.
Per quanto riguarda specificamente Blizzard, i ricavi hanno toccato i 483 milioni di dollari, con un aumento del 7% rispetto all’anno scorso. Qui ovviamente il grande artefice è World of Warcraft, che ha visto l’onda lunga dell’uscita di una nuova espansione (Shadowlands) a novembre e che continua a supportare il progetto WoW Classic (di cui, ricordiamo, il 2 giugno uscirà la prima storica espansione, Burning Crusade Classic). Pure Hearthstone, che a marzo ha visto il lancio di Forgiati nelle Savane, sembra andare ancora molto bene.
Blizzard ha inoltre ribadito che le release ufficiali di Diablo 2: Resurrected e di Diablo Immortal sono entrambe previste per quest’anno: il primo ha ricevuto “feedback molto positivi” dai primi test (compresa la nostra prova dell’alpha tecnica), mentre il secondo ha appena visto l’inizio della closed alpha.
Non è tutto grasso che cola, però. Blizzard continua a perdere utenti attivi mensili in tutti i suoi prodotti: la software house ha infatti perso il 29% dei giocatori negli ultimi tre anni, che corrispondono a 11 milioni di persone. Rispetto all’ultimo trimestre del 2020 ne sono già stati persi due milioni.
Infine ricordiamo che a marzo Activision Blizzard ha dato il via a un’altra ondata di licenziamenti, precisamente di 190 dipendenti, mentre il CEO Robert Kotick ha preso un bonus di 200 milioni di dollari. A seguito di questo gesto non sono mancate le critiche, da parte non solo dei giocatori ma anche di un gruppo d’investitori di Blizzard. A fine aprile, in un probabile tentativo di compiacere gli azionisti, Kotick ha quindi accettato di dimezzare il suo stipendio, che verrà ridotto di 875.000 dollari. L’accordo firmato, però, lo vedrà ancora a capo del gruppo almeno fino al 31 marzo 2023.
Potete leggere i dettagli della relazione finanziaria sul sito ufficiale inglese. Che ne pensate di questi risultati, per Activision Blizzard e per l’industria videoludica più in generale?
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
anche senza stipendio dopo un bonus da 200 milioni dubito morirà di fame….
Eh, quelli sì che son problemi!