Dopo l’annuncio di Diablo 2: Resurrected, che ha sancito il punto probabilmente più alto della BlizzConline di quest’anno, Blizzard ha dichiarato che non ci saranno altri remaster. Allen Adham, senior vice president, ha pronunciato a tale proposito una sentenza:
Effettivamente, vale la pena dire che siamo a corto di cose da rimasterizzare. Quindi, andando avanti, potete aspettarvi di vedere qualcosa di nuovo.
Il lavoro degli sviluppatori, dunque, verrà tutto dirottato su “nuovi giochi” e “nuovi tipi di giochi”, stando alle dichiarazioni del dirigente Blizzard.
Contestualmente a questo, stando a Bloomberg, è stata recentemente sciolta la divisione “Classic Games”, responsabile per Starcraft: Remastered e Warcraft 3: Reforged. Non sembrano quindi essere previsti all’orizzonte remaster di grandi titoli del remoto passato come Diablo (il primo) e Warcraft 2.
Ma bisogna essere chiari: la nostra scala di sviluppo oggi è più ricca che mai e continuiamo a lavorare su nuovi giochi, nuovi tipi di gioco, con nuovi team.
Rimangono nell’ombra, comunque, le date di uscita precise di questi nuovi prodotti, dei quali Diablo 4 e Overwatch 2 sono senz’altro i capostipiti. Essendo tali prodotti ancora molto lontani dal loro lancio, è del tutto possibile che queste dichiarazioni non saranno coniugate con progetti concreti ancora per molto tempo.
Ricordiamo infine che Diablo 2: Resurrected non conterrà microtransazioni e sarà possibile importare i salvataggi del gioco originale, almeno in single player. L’uscita ufficiale è prevista nel corso del 2021.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Quindi al 99% nuove ip in cui si investirà talmente poco da non intaccare il valore azionario di Blizzard, piuttosto che i developers sarebbe ora che dicessero quanti soldi investono nei progetti e negli studi di sviluppo. Tripla A sono le aziende pubblicitarie che si mangiano metà dei soldi su un videogioco, ricordo ancora i mega cartelloni da migliaia e migliaia di dollari per le strade dei grandi centri urbani in America, assumerci invece qualcun’altro con quei soldi no eh?