Dopo mesi (anni?) di silenzio Bethesda Softworks torna a parlare di Starfield per voce di Todd Howard, director ed executive producer presso lo studio del Maryland. L’occasione è stata il Develop: Brighton Digital 2020, di cui potete vedere la replica in calce all’articolo.
Howard ha confermato che Starfield è un gioco interamente single player: non sarà quindi presente alcuna componente multigiocatore online. Il mondo di gioco (o i mondi di gioco) sarà comunque enorme: secondo Howard l’estensione di Starfield supererà di molto quella di Fallout 76 (che a sua volta aveva una mappa che era quattro volte quella di Fallout 4).
Il director ha poi dichiarato che Bethesda sta utilizzando delle tecnologie per lo sviluppo procedurale, sia per Starfield che per The Elder Scrolls VI. Attenzione però: questo non significa che i giochi avranno una mappa procedurale, ma soltanto che lo studio sta sfruttando un sistema procedurale per generare in breve tempo un mondo virtuale immenso, che poi verrà arricchito e migliorato a mano dagli sviluppatori. Entrambi i titoli presenteranno quindi una mappa unica per tutti gli utenti, come per i precedenti giochi della software house.
Per quanto riguarda il Creation Engine, Howard ha assicurato che il motore grafico è stato pesantemente aggiornato a livello di animazioni, rendering, illuminazione, intelligenza artificiale e altri dettagli. Secondo il director si tratta di un salto tecnologico enorme, paragonabile a quello che c’era stato nel passaggio da Morrowind a Oblivion. Su quest’ultima affermazione ci permettiamo di nutrire qualche dubbio, anche considerando le doti da affabulatore di Howard.
Il Creation Engine, vale la pena ricordarlo, è a sua volta una versione aggiornata del Gamebryo Engine, motore in voga fin dal 2002. Comunque che Starfield e The Elder Scrolls VI si sarebbero basati su una grande evoluzione del Creation Engine era già stato confermato a settembre.
Non sappiamo quando uscirà Starfield, ma secondo diverse voci lo sviluppo ha incontrato grossi problemi in questi anni. Infine ricordiamo che a settembre ZeniMax Media e Bethesda sono state acquisite da Microsoft con tutti i giochi associati.
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
sarà la solita pappardella in stile Tes e Fallout, combattimento macchinoso in prima persona, inventario da crisi di nervi e bug a nn finire.