In una conferenza telematica di Activision tenutasi il 29 ottobre, la Third Quarter Calendar 2020 Results Conference Call, l’amministratore delegato Bobby Kotick ha dichiarato che World of Warcraft è tornato pesantemente alla ribalta, con un numero di giocatori in costante aumento a partire dalla release di World of Warcraft Classic nel 2019.
Abbiamo visto un notevole trend positivo nell’engagement di World of Warcraft da parte del pubblico, con il numero degli abbonati raddoppiato dalla release di Classic, l’anno scorso, ad oggi. I preorder di Shadowlands sono i più alti che abbiamo mai visto nella storia del gioco.
Viene poi dichiarato come “gli utenti di Blizzard attivi sono stati 30 milioni in questo terzo trimestre del 2020. Quelli di World of Warcraft nello specifico sono rimasti stabili tutto l’anno, ma hanno avuto un incremento da Classic in poi. L’engagement della saga di WoW (qualsiasi cosa intendano per “engagement”) è il più alto mai registrato in questa fase di pre-espansione, se comparato alle altre fasi di pre-espansione passate.
La conferenza, che viene rilasciata per intero al pubblico, va comunque considerata con un minimo di attenzione: è un momento in cui da una parte si fanno i conti in tasca all’impresa, ma dall’altra si conosce benissimo la potenzialità di marketing di qualche dichiarazione altisonante e speranzosa.
Gli utenti su Reddit prendono atto dell’incremento di giocatori di World of Warcraft in generale, ma si interrogano su quanto Shadowlands possa essere la soluzione al loro mantenimento: un conto è l’hype e l’anticipazione, un altro conto è la fruizione pedissequa e continuativa di un prodotto. Dichiarazioni altisonanti simili a questa, peraltro, si erano già sentite ai tempi dell’imminente release di Warlords of Draenor.
Comunque, il parere generale sembra positivo: salvo alcuni che criticano la beta di Shadowlands (che effettivamente è stata fallimentare, al punto da far slittare la data di uscita dell’espansione al 23 novembre), la maggior parte guarda con curiosità e favore alla nuova iniezione di contenuto di World of Warcraft.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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