ZeniMax Online Studios, gli sviluppatori dietro The Elder Scrolls Online acquistati recentemente da Microsoft ad una cifra folle insieme alla casa-parente Bethesda, cercano nuovi dipendenti per la realizzazione di “molteplici progetti non annunciati”.
La notizia proviene proprio dal loro sito ufficiale, nella cui pagina dedicata alle assunzioni sono state aggiunte numerosissime posizioni per i ruoli più disparati, accomunati tutti soltanto dal fatto di essere rilevanti per lo sviluppo di nuovi titoli al momento sconosciuti.
Per alcune di queste posizioni lavorative, è esplicitamente sancito il compito di occuparsi di “nuove IP next gen”. Con IP, per chi masticasse poco gli acronimi, si intende Intellectual Property: un termine con cui si usa, in buona sostanza, descrivere una saga già avviata. Ci troviamo dunque di fronte a qualcosa che va oltre i soliti Fallout e The Elder Scrolls.
Malgrado la scarsità di informazioni, è abbastanza chiaro che i nuovi progetti saranno grandi e ambiziosi: lo dimostrano indizi disseminati qui e là tra le posizioni aperte ed il semplice numero delle stesse. Al momento, il consenso della stampa è che ZeniMax stia sviluppando un nuovo gioco open world, basato su un nuovo engine, e che girerà su Xbox Series X e S (e quindi anche su PC, ma forse non su PlayStation 5).
Già nel 2019 il presidente di ZeniMax Matt Firor aveva dichiarato che la compagnia stava lavorando a un nuovo videogioco tripla A, ma questa è un’ulteriore conferma. La notizia è doppiamente interessante, perché oltre al contenuto attuale in sé lascia ben sperare per il futuro: non più tardi di due settimane fa, ci chiedevamo se l’acquisizione di Microsoft avrebbe cambiato qualcosa nelle dinamiche di due software house, Bethesda e ZeniMax, piuttosto stanche e ultimamente affini soltanto a fare dei “more of the same”:
Questa mossa cambia i rapporti di forze nei confronti di Microsoft e pone molti interrogativi: a questo punto che cosa succederà a titoli in lavorazione come il misterioso Starfield e The Elder Scrolls VI? Cambierà qualcosa nel loro sviluppo, o magari usciranno in esclusiva su Xbox Series X e Windows 10, balzando così PlayStation 5?
La risposta, a quanto pare, è sì.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
‘basato su un nuovo engine’ 😆