Dopo l’acquisizione di ZeniMax e Bethesda da parte di Microsoft si è tornati a parlare dei futuri giochi della software house del Maryland, Starfield e The Elder Scrolls 6. Sebbene attesissimi, al momento si sa ben poco su entrambi i progetti, dato che da quando sono stati annunciati nel 2018 abbiamo sempre ricevuto informazioni col contagocce.
Adesso Todd Howard, director di Bethesda Game Studios nonché mente dietro a Skyrim, Fallout 4 e Fallout 76, rompe il silenzio con un’intervista pubblicata proprio sul blog ufficiale della compagnia.
Secondo Howard lo sviluppo di Starfield e The Elder Scrolls VI procede come previsto, tuttavia i lavori richiederanno ancora un bel po’ di tempo, perché entrambi i titoli si basano sulla “più grande evoluzione del motore grafico” mai realizzata dai tempi di Oblivion (2006). Starfield e The Elder Scrolls 6, infatti, sono costruiti con una tecnologia che sfrutterà al massimo le console next-gen.
Queste le parole di Howard: “Questi nuovi sistemi sono ottimizzati per i vasti mondi che noi amiamo creare, con un salto generazionale non solo nella grafica, ma anche nella CPU e nello streaming di dati. Questo ci ha portato alla più grande evoluzione del motore grafico dai tempi di Oblivion, con tecnologie completamente nuove che spingono le nostre IP a effettuare il più grande salto da 25 anni a questa parte, sia per quanto riguarda Starfield che The Elder Scrolls VI”.
È dunque confermato che i due giochi sfrutteranno una versione aggiornata del Creation Engine, il quale, lo ricordiamo, è a sua volta una versione aggiornata del Gamebryo Engine, motore in voga fin dai tempi di Morrowind (2002).
Per quanto riguarda la partnership con Microsoft, Howard ha dichiarato: “Non possiamo pensare a un gruppo di persone migliori di quelli di Xbox”. Sebbene Microsoft abbia acquisito in blocco ZeniMax Media, infatti, pare che Bethesda verrà lasciata libera da imposizioni: la software house sa lavorare, quindi va supportata e non limitata.
In una recente intervista con CNET il capo di Xbox Phil Spencer ha dichiarato: “Il nostro piano è di lasciarla stare. ZeniMax ha sempre dimostrato di saper creare giochi eccezionali e il nostro obiettivo è fare in modo che sia la migliore ZeniMax possibile”, aggiungendo poi: “Non abbiamo acquisito ZeniMax per renderla come noi, ma per mantenere inalterata la cultura di questi team.”
La casa di Redmond non ha quindi intenzione di fare tagli, ma intende lasciare i team liberi di lavorare e sperimentare. A questo punto non ci rimane di sperare bene per Starfield, che secondo diversi rumor sta attraversando enormi problemi di sviluppo.
Che ne pensate delle parole di Howard? Siete fiduciosi nel futuro di Bethesda e dei suoi titoli?
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
Recentemente la Bethesda non si è dimostrata molto affidabile (vedi Fallout 76).
Staremo a vedere quali sorprese ci riserveranno… tra 2 -3 anni…
La mia sensazione e che un gioco come TES VI potrebbe risultare già superato al momento della release, speriamo che questa ‘evoluzione’ riguardi anche il gameplay e che magari riescano a superare quelli che sono sempre stati i punti deboli dei giochi bethesta del passato (combattimento macchinoso, bugs a non finire, ottimizzazione scadente ecc…)