Guild Wars 2 è un MMO con molti pregi: potremmo citare l’ottimo sistema di combattimento action, la flessibilità di ogni classe, l’accessibilità dei contenuti o la virtuosa formula free-to-play. Ma c’è anche un altro punto che viene quasi sempre citato da fan e giocatori quando di discute del titolo: si tratta della visione artistica. Sia Guild Wars che Guild Wars 2 presentano un’art direction meravigliosa, ricca di colori e giochi di luce, che rendono i due giochi visivamente molto belli, anche se confrontati con MMO più recenti.
L’importanza che ArenaNet ha dato al comparto artistico è evidente in ogni aspetto del gioco: nella creazione del personaggio, nelle schermate di caricamento, nell’interfaccia, persino nei dipinti che è possibile trovare nelle case degli NPC. In generale il franchise Guild Wars non mira al fotorealismo, ma a riprodurre un mondo fantasy vivo e affascinante in cui i giocatori possano immergersi e vivere grandi avventure.
In questo senso viene quasi scontato pensare a un artbook che mostri tutto il lavoro profuso sul fronte artistico, anzi viene da chiedersi come mai non sia stato fatto prima. Ma in questo 2020 l’occasione era troppo ghiotta: quest’anno ricorre infatti il ventesimo anniversario di ArenaNet, fondata nel 2000 da Mike O’Brien, Patrick Wyatt e Jeff Strain. Per l’occasione la software house sussidiaria di NCsoft ha quindi pubblicato in formato fisico e digitale The Complete Art of Guild Wars: ArenaNet 20th Anniversary Edition.
Si tratta di un grosso artbook in inglese e a colori, pubblicato da Dark Horse Comics. The Complete Art of Guild Wars può essere acquistato su Amazon.it: il formato Kindle costa 20,13€, mentre la versione fisica con copertina rigida costa 33,43€ (in questo momento risulta non disponibile, ma dovrebbe tornare in futuro).
Prima di buttarci nell’analisi precisiamo che ArenaNet ci ha gentilmente inviato una copia del libro in esclusiva italiana, ma questo non ha influenzato il nostro giudizio.
Esplora la storia vivente di Tyria attraverso un’ampia collezione di concept art mai visti prima, materiale di produzione e commenti dai creatori di Guild Wars e Guild Wars 2, che offrono uno spaccato esclusivo di un mondo in continua evoluzione abitato da milioni di giocatori! La continua crescita del franchise di Guild Wars è curata nei minimi dettagli dagli stessi artisti di ArenaNet in un volume che commemora il ventesimo anniversario dello studio.
Dark Horse Books e ArenaNet invitano tutti gli asura, i sylvari, i norn, i char e gli umani ad aggiungere questo meraviglioso libro artistico al centro delle loro collezioni!
L’Arte Completa (o quasi) di Guild Wars
Iniziamo dai dettagli un po’ più concreti: il libro presenta un’elegante copertina rigida e misura 28×26 centimetri. In totale conta 208 pagine, contraddistinte da una carta opaca spessa, di ottima qualità.
L’artbook si mostra pieno di immagini, bozzetti e concept art che illustrano la costruzione e lo sviluppo artistico dell’universo di Guild Wars. Alcuni scorci occupano due pagine intere nella loro magnificenza, mentre altre pagine contengono varie decine di bozzetti di personaggi. Le foto che potete vedere in questa pagina non gli rendono giustizia, ma vi assicuro che i colori sono particolarmente accesi e vibranti: alcuni disegni sono dei veri pezzi d’arte digitale da sfogliare.
Il volume è ben strutturato e diviso in nove capitoli, ognuno dedicato a un gioco o un’espansione particolare. Ecco il sommario completo:
- Capitolo I: Guild Wars Prophecies
- Capitolo II: Guild Wars Factions
- Capitolo III: Guild Wars Nightfall
- Capitolo IV: Guild Wars Eye of the North
- Capitolo V: Guild Wars Utopia
- Capitolo VI: Guild Wars 2
- Capitolo VII: Guild Wars 2: Heart of Thorns
- Capitolo VIII: Guild Wars 2: Path of Fire
- Capitolo IX: Guild Wars 2: Living World
Ognuno di questi capitoli offre uno spazio dedicato ai personaggi, alle creature, ai paesaggi e alle armi di un certo titolo. Di particolare interesse quello dedicato a Guild Wars Utopia. Per chi non la conoscesse, Utopia doveva essere la quarta campagna dell’originale Guild Wars: questa avrebbe dovuto essere ambientata sull’isola di Xotecha, “un reame perduto nelle Nebbie”, e avrebbe dovuto ispirarsi alle civiltà precolombiane, soprattutto agli Aztechi. Tuttavia il progetto fu scartato nel 2007, quando il team di sviluppo decise di concentrare i suoi sforzi prima su Eye of the North (espansione che riprese alcuni temi di Utopia, come l’architettura asura e i costrutti golem), e poi direttamente su Guild Wars 2, che uscì nel 2012.
Le didascalie sono state realizzate da Indigo Boock (non è un typo, si chiama proprio così). A tal proposito, se dovessi trovare un difetto al volume, è che avrei voluto vedere più testo. Certo, The Complete Art of Guild Wars è pur sempre un artbook e non un libro sul lore, ma è interessante conoscere le opinioni dei designer o qualche fatto successo dietro le quinte. Purtroppo qui le didascalie risultano abbastanza convenzionali, non svelano particolari retroscena e lasciano con la voglia di saperne di più (se volete scoprire qualche segreto, insomma, la cosa migliore rimane sempre leggere le nostre MMO-Perle). Si tratta comunque di un difetto marginale, come dicevo, per un artbook bellissimo.
Grande merito va dato a Daniel Dociu, artista nato in Romania nel 1957, che ha svolto il ruolo di art director per GW1 e GW2 (e ha lavorato pure su Half-Life 2). Collaborando a stretto contatto col team di ArenaNet dal 2003, Dociu è stato fondamentale nel conferire al titolo un’impronta creativa e una potenza immaginifica uniche, che hanno reso il brand di Guild Wars così amato in tutto il mondo. Dociu ha lasciato la compagnia nel 2017, ma a prendere il suo posto come art direction è stato nientemeno che suo figlio, Horia Dociu, che finora non ha fatto rimpiangere l’opera del padre.
In un certo senso, The Complete Art of Guild Wars racconta come si è evoluta l’arte digitale negli anni. Sfogliando le pagine è possibile notare un contrasto tra l’art direction di Prophecies, più ruvida e “sporca”, e lo stile pittorico e sfumato di Guild Wars 2, che sembra ispirarsi all’Impressionismo. Non che il primo capitolo sia inferiore, intendiamoci, ha semplicemente uno stile diverso. ArenaNet ha sempre potuto contare su artisti particolarmente talentuosi, e questo volume mostra com’è cambiata la visione sul medium videoludico dal 2005 ad oggi (praticamente un’era geologica, se consideriamo che il 2005 era ancora l’epoca PlayStation 2, mentre adesso stiamo per entrare in quella PlayStation 5).
Inoltre fa riflettere il fatto che ArenaNet, in questi vent’anni, non si sia dedicata a niente che non sia Guild Wars, come mostra anche il libro: nessun progetto secondario, nessun gioco alternativo. Un segno della passione e dedizione che la software house di Bellevue ha infuso nello storico franchise.
In definitiva The Complete Art of Guild Wars rappresenta l’artbook definitivo sul mondo di Tyria, un acquisto imprescindibile per i fan dell’universo approdato per la prima volta sui nostri computer quindici anni fa. Un ottimo modo per celebrare il ventesimo anniversario dello studio, a cui vanno i nostri migliori auguri.
D’altronde il cammino di Guild Wars non finisce qui: ci sono ancora tante storie da raccontare, dalla seconda parte dell’Icebrood Saga fino alla prossima espansione ambientata a Cantha.
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
Daniel Dociu, artista di enorme spessore, ha reso i GW immortali nel loro design.
Assolutamente, un grande artista.