ArenaNet ha confermato una nuova espansione in arrivo per Guild Wars 2, il tanto famoso quanto bistrattato MMORPG che rimane comunque uno dei migliori MMO secondo la nostra classifica, specie per i giocatori alle prime armi.
La notizia è, per la verità, stata fatta passare in sordina. Essa è infatti contenuta come ultimo paragrafo di un post ufficiale che ha a che fare con le novità che verranno portate su Guild Wars 2 nel corso del secondo trimestre del 2020.
Come visibile nell’immagine, la roadmap mostra il ritorno degli eventi Super Adventure Festival e Dragon Bash, nuovi tornei PvP, nuove possibilità in WvW (come ad esempio craftare amuleti e anelli leggendari) e il terzo episodio di The Icebrood Saga.
Ma questo è interessante fino a un certo punto, perché al fondo del post ArenaNet presenta un paragrafo dal titolo “A Glimpse of the Distant Future”, cioè “Uno sguardo al distante futuro”. In esso, la software house scrive:
Infine, abbiamo delle news speciali da condividere con voi.
Lo sviluppo di una terza espansione per Guild Wars 2 è attualmente in corso. Il team è duramente al lavoro ed è ancora troppo presto per dare altri dettagli di questa espansione, includendo con ciò la storia, le feature, e anche la data di rilascio. Per ora rimarremo a queste parole, sino a quando saremo pronti a rivelare più informazioni al mondo.
E, sotto queste righe, è stata pubblicata un’immagine che non lascia alcun dubbio: si tratta di un mondo orientale, con ogni probabilità legato a Cantha, già attraversata nel corso delle avventure di Guild Wars Factions, la prima espansione per l’originale Guild Wars. Più precisamente sembra trattarsi dello Shing Jea Monastery.
Infine ricordiamo che Visions of the Past: Steel and Fire sarà disponibile gratuitamente per tutti i possessori dell’espansione Path of Fire dal 17 marzo.
Che ne pensate? Vorreste tornare a Cantha?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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