Mortal Online è uno degli MMORPG più propriamente sandbox-hardcore della storia, con una progressione skill-based ed un combattimento in prima persona ad alto rischio, complice anche il full loot. Purtroppo, da sempre ha sofferto di una mancanza totale di polish: bug, problemi di bilanciamento, errori qua e là, uniti ad una grafica francamente indecente per ciò che riguarda i modelli dei personaggi hanno condannato Mortal Online ad una nicchia nella nicchia, e solo pochissimi giocatori si sono spinti, nel corso del tempo, così in là da cogliere quanto di buono e di innovativo il titolo aveva.

Con Mortal Online 2, gli sviluppatori di Star Vault vogliono ricostruire l’esperienza originale di Mortal, ma questa volta aggiornata e migliorata grazie ad anni di esperienza, all’uso dell’Unreal Engine 4 e ad una serie di feedback che nel corso degli anni sono provenuti dalla community. Il titolo è attualmente in closed alpha e può essere aggiunto alla propria lista dei desideri su Steam.

Mortal Online 2 è un MMORPG sandbox Open World Full PvP e Full Loot ambientato in un mondo fantasy. Il gioco è strutturato in modo da far sì che ogni giocatore possa creare la maggior parte del contenuto già presente nel titolo attraverso un complesso e profondo sistema di crafting.

Tutto ciò che vedi, da un NPC o da un altro giocatore, puoi crearlo o scoprirlo nel mondo di gioco. Noi sviluppatori vogliamo semplicemente dare gli strumenti ai giocatori in modo che essi possano essere creativi ed esplorare il mondo di gioco.

Dalle FAQ ufficiali emerge che quando Mortal Online 2 uscirà ufficialmente, i server del primo capitolo verranno chiusi. Questa è la sorte a cui è condannato un gioco che prima di tutto è stato un coraggioso esperimento. Ma vediamo nel dettaglio cosa ci si può aspettare da questo Mortal Online 2 attraverso un riassunto di una enorme intervista rivolta ai suoi sviluppatori da parte di Wccftech.com.

Innanzitutto, gli sviluppatori si sono detti più convinti delle loro possibilità dopo un’esperienza di oltre 15 anni nel settore, ed il feedback ha mostrato loro alcune cose importanti che erano state trascurate e che verranno invece migliorate sin da subito in Mortal Online 2: l’interfaccia, un bilanciamento appropriato, un nuovo engine.

Così come Mortal Online, il seguito avrà un unico server, e gli sviluppatori sono duramente al lavoro per raggiungere livelli accettabili di ottimizzazione. Sono circa 30 le persone attualmente al lavoro sul progetto. In parte riusciranno a riciclare parti del codice dell’originale, ma in buona misura andrà tutto rifatto da zero: non aspettiamoci quindi un’uscita imminente di Mortal Online 2.

L’obiettivo dichiarato è quello di avere più giocatori e più accessibilità per ciò che concerne Mortal, ma questa sembra essere una chimera: non solo Mortal Online 2 sarà un MMORPG ultra-hardcore, ma avrà anche un costo iniziale ed un abbonamento mensile da pagare. Insomma, la barriera all’ingresso sembra veramente eccessiva ed è un pesante campanello d’allarme su un progetto che per il resto appare invece abbastanza ben messo.

Ai nuovi giocatori verrà offerta un’esperienza migliorata per quanto riguarda il loro approccio ai primi livelli: gli sviluppatori si sono detti coscienti del fatto che un’esperienza hardcore ha bisogno, per essere apprezzata da quante più persone possibili, di essere anche ben presentata, sia in termini di grafiche, sia in termini di interfaccia ed informazioni date al giocatore.

Come il suo predecessore, anche Mortal Online 2 userà una visuale in prima persona. Inoltre il combat system riprende le basi del primo capitolo ma è stato ricostruito per essere più solido e preciso, ispirandosi a titoli come Chivalry: Medieval Warfare.

Ci sarà poi un nuovo comparto PvE che precedentemente mancava, con un’intelligenza artificiale completamente rifatta: il PvE è stato ricostruito da zero con un sistema di mob dinamici e di incontri casuali, nonché attraverso l’introduzione di boss specifici.

Ma il vero focus del gioco è sul PvP. A proposito di questo ci saranno maggiori dettagli in seguito, ma quel che si può già intendere è che è stato rifatto completamente il sistema di criminalità. Ci saranno assedi, controllo territoriale e battaglie tra gilde, ma gli sviluppatori si dicono “scettici” ad implementare sistemi per salvaguardare il ganking selvaggio, come ad esempio introdurre finestre temporali soltanto entro le quali è possibile assediare luoghi o combattere battaglie campali.

Anche su questo, a dire il vero, si dovrebbe sperare in un ripensamento da parte degli sviluppatori, visto che anche questa rappresenta una barriera all’ingresso non da poco: chi mai sarebbe contento di dover restare loggato alle 3 del mattino per accertarsi che il proprio insediamento non venga distrutto? E se questo è già difficoltoso da organizzare per gilde grandi, come faranno i piccoli gruppi di giocatori?

Insomma, Mortal Online 2 sembra un gioco con un’anima divisa tra il presente e il passato, incapace di elevarsi verso il futuro ma anche gloriosamente fiero di ciò che è venuto prima. Le scelte precise degli sviluppatori sembrano però parzialmente contraddittorie: l’accessibilità e le modifiche previste per il secondo titolo hanno l’obiettivo dichiarato di voler attrarre molti più giocatori di quanti ce ne siano mai stati su Mortal Online, ma dall’altra parte esistono barriere all’ingresso ad ogni pié sospinto.

Se volete continuare nella lettura dell’intervista, sono poi affrontati temi come la magia, l’aggiunta di contenuto post-lancio, ed alcune informazioni sulla quantità di persone che ad uno stesso momento potranno affrontare le battaglie campali (spoiler: non lo sanno neppure gli sviluppatori). Potete leggere l’intervista integrale in inglese a questo link, mentre qui di seguito trovate il primo teaser trailer di Mortal Online 2.

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.