Aggiornato ad agosto 2024
Su MMO.it il nostro obiettivo è informarvi con puntualità e competenza sui videogiochi multiplayer online, mantenendo un occhio critico e consapevole sullo stato dell’industria. Per questo inauguriamo la pagina dedicata ai migliori MMO: qua vi mostriamo quelli che per noi sono i migliori titoli disponibili e perché.
Molti siti di videogiochi hanno una pagina di “MMO Consigliati” o “Top MMO”, in cui tuttavia compaiono giochi sponsorizzati, che sono esposti in vetrina per un motivo commerciale.
Noi abbiamo deciso di fare una cosa diversa. Su MMO.it crediamo in un’informazione libera, indipendente e trasparente. Per questo tutti i giochi che trovate di seguito sono stati scelti dalla nostra redazione senza influenze esterne.
Il catalogo verrà aggiornato periodicamente in caso di aggiornamenti e nuove uscite. Se volete sapere qual è la nostra definizione di MMO e perché su MMO.it consideriamo certi titoli come tali, vi rimandiamo all’articolo dedicato. INIZIAMO!
Modello di business: gioco base e prime due espansioni free-to-play, poi pay-to-play
Traduzione in italiano: no
Dopo il flop della prima versione, A Realm Reborn ha ribaltato il gioco come un calzino: Final Fantasy XIV è ora uno degli MMORPG più solidi e completi sulla piazza, disponibile su PC, PlayStation 4, PlayStation 5 e (da marzo 2024) anche Xbox Series X/S.
Il titolo di Square Enix unisce qualità e quantità: una storia curatissima, un buon comparto grafico, un sistema di classi flessibile grazie al job system, una lore incredibilmente vasta e una mole immensa di contenuti, tra regioni da esplorare, storyline, quest, gilde, dungeon, raid e molto altro. Le prime quattro espansioni (Heavensward, Stormblood, Shadowbringers ed Endwalker) hanno ulteriormente alzato l’asticella: le ultime due, in particolare, concludono l’arco narrativo che è stato tessuto fin dalla versione 1.0 e vengono considerate da molti come i migliori JRPG degli ultimi 15 anni. La quinta espansione, Dawntrail, è invece disponibile da luglio 2024 e inaugura un nuovo ciclo ambientato nel continente di Tural.
Non a caso Final Fantasy XIV è uno dei pochissimi MMO che ancora può permettersi di chiedere il canone mensile, in cambio del quale il team di Naoki Yoshida garantisce grandi patch che introducono nuovi contenuti e portano avanti la storia. Il successo del gioco non accenna a diminuire, anzi è tale che nel 2021 Square Enix ha dovuto sospendere le vendite a causa dell’intasamento dei server.
A patto di digerire il peculiare stile “nipponico” della saga, Final Fantasy XIV è un MMO da provare. L’unico “problema” (se così possiamo chiamarlo) è che richiede molto tempo per seguirne le quest e i tantissimi contenuti.
Sito ufficiale, Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Modello di business: pay-to-play
Traduzione in italiano: sì (per WoW retail)
Volenti o nolenti, dal 2004 ad oggi World of Warcraft è ancora l’MMO imbattuto. Per anni il colosso di Blizzard non ha avuto rivali sul piano ludico, artistico, creativo e commerciale, superando i 10 milioni di giocatori e portando alla popolarità il genere MMORPG.
Oggi World of Warcraft presenta decine di razze e classi giocabili in un enorme mondo composto da svariati continenti, tutti traboccanti di contenuti e cose da fare. Nonostante gli anni sul groppone Blizzard ha continuato ad affinare la sua creatura, non solo aggiungendo nuove attività ma anche aggiornando gli aspetti più datati come il sistema di combattimento e la grafica dei personaggi. Certo, le meccaniche ormai sanno tutte un po’ di già visto e il gioco può venire a noia, ma se cercate un mondo virtuale ricco di fascino e storia in cui immergervi, WoW rimane la prima scelta, a patto di voler pagare l’onnipresente canone mensile.
Dopo il passo falso di Shadowlands, che non è stata apprezzata dalla community, nel novembre 2022 è uscita la nona espansione, Dragonflight, incentrata sul ritorno dei Draghi ad Azeroth, che invece è stata recepita molto più positivamente, pur facendo registrare un minore successo commerciale. Il 27 agosto uscirà ufficialmente The War Within, la decima espansione, mentre questo autunno il gioco festeggerà il suo ventesimo anniversario.
Per venire incontro all’utenza che chiedeva un ritorno al passato, inoltre, nel 2019 la compagnia americana ha pubblicato World of Warcraft Classic, una versione che ripropone il gioco originale com’era nel 2005, nella sua forma “vanilla”. Nel maggio 2024 Blizzard ha poi reso disponibile Cataclysm Classic. Infine, nell’agosto 2023 sono stati aperti i server Hardcore di WoW Classic, che permettono di vivere un’esperienza “estrema” in cui ogni morte è definitiva e costringe a creare un nuovo personaggio, mentre il 30 novembre 2023 è iniziata la nuova Season of Discovery.
Da notare che i server classici sono inclusi nel normale canone mensile, quindi con un solo abbonamento è possibile giocare a ben cinque versioni dell’MMO (WoW retail, WoW Classic, Cataclysm Classic, WoW Hardcore e Season of Discovery). Nota: di questi cinque soltanto WoW retail è tradotto in italiano, mentre le altre versioni sono rimaste in inglese.
Modello di business: gioco base free-to-play, espansioni buy-to-play
Traduzione in italiano: no
Sequel dell’indimenticato capitolo uscito nel 2005, Guild Wars 2 è un MMORPG unico: pubblicato nel 2012, il gioco di ArenaNet ha preso meccaniche classiche del genere e le ha unite a una filosofia di gioco diversa, più votata alla dinamicità e alla progressione orizzontale.
Guild Wars 2 contiene praticamente tre giochi in uno, ovvero il PvE, il PvP strutturato e il WvW, tre modalità parallele che richiedono supporto costante dal team di sviluppo. Questo ha in parte rallentato la crescita del titolo, che comunque presenta uno dei mondi fantasy più belli e vibranti che si possa esplorare in un MMO.
Guild Wars 2 può inoltre vantare un modello di business onestissimo, che permette di giocare per centinaia di ore con un esborso relativamente limitato. Il titolo base è infatti free-to-play, e acquistando la seconda espansione, Path of Fire, si riceve in omaggio anche la prima, Heart of Thorns. In particolare Path of Fire ha rivoluzionato il gioco con la brillante introduzione delle mount. Nel 2022 è uscita la terza espansione ambientata a Cantha, End of Dragons, mentre nel 2023 è stata la volta della mini-espansione Secrets of the Obscure. Il 20 agosto 2024 uscirà poi Janthir Wilds, la quinta espansione che finalmente introdurrà il sistema di housing.
Guild Wars 2 non è esente da difetti, relativi soprattutto alla natura un po’ stagnante del meta e dei contenuti endgame, nonché ad una politica di aggiornamenti non sempre soddisfacente. Tuttavia rimane uno degli MMO più genuinamente godibili e ispirati sulla piazza.
Dal 2022 è disponibile anche su Steam. Se avete già un vecchio account di Guild Wars 2, sappiate che potete loggare direttamente via Steam: in questa breve guida vi spieghiamo come fare.
Modello di business: free-to-play limitato (pay-to-play opzionale)
Traduzione in italiano: sì
Finalmente in questo catalogo entra anche Albion Online, e lo fa con merito. Il titolo sviluppato dalla software house tedesca Sandbox Interactive, infatti, è stato aggiornato e supportato con costanza e qualità in questi anni.
Albion Online è un MMORPG sandbox ambientato in un mondo fantasy medievale ispirato alle leggende del ciclo arturiano. Qui il giocatore può diventare ciò che vuole: mago, arciere, minatore, falegname, artigiano, mercante, assassino. Nessuna strada è preclusa. Il gioco presenta una struttura e una progressione completamente libere, che ricordano MMO antichi come RuneScape e Ultima Online. Tuttavia al recupero di formule ludiche del passato Albion Online affianca una visione moderna nell’interfaccia, nella quality of life e in diverse intelligenti meccaniche di gioco. Tutta la community gioca all’interno di pochi megaserver, cosa che contribuisce molto a far sentire il mondo virtuale vivo e dinamico. A differenza di altri prodotti ibridi presenti in questa pagina, Albion Online è insomma un MMORPG al 100%, con numerose feature complesse tra cui citiamo il PvP, il crafting, l’agricoltura, l’allevamento, il commercio, le isole personali, i dungeon (affrontabili sia in solo che in gruppo), gli Hellgate e le guerre tra gilde.
Dopo diversi anni di sviluppo e una lunga fase beta, Albion Online è uscito ufficialmente nel luglio 2017. Nella nostra recensione noi di MMO.it fummo abbastanza critici nei confronti del titolo, che inizialmente presentava una marcata carenza di contenuti. Ma il team di sviluppo ha continuato a lavorare sul prodotto, pubblicando regolarmente nuovi major update che aggiungono nuove attività, migliorano il bilanciamento e perfezionano la quality of life. Nel 2019 Albion Online è diventato free-to-play, quindi il client per PC Windows, Mac o Linux può essere scaricato gratuitamente dal sito ufficiale o da Steam. Inoltre il titolo è disponibile anche su mobile tramite Apple e Android, cosa che lo rende uno dei pochi MMO davvero cross-platform.
Gli account gratuiti non hanno restrizioni di gameplay e possono prendere parte a tutti gli aspetti di Albion: è comunque presente un abbonamento opzionale, il Premium Status, che conferisce diversi bonus e vantaggi degni di nota, ma questo può essere acquistato anche con la valuta virtuale del gioco. In aggiunta il gioco è ora supportato e tradotto anche in italiano, il che dimostra l’impegno degli sviluppatori nei confronti della community italiana.
E così oggi Albion è un MMORPG solido e maturo, che può riservare grandi soddisfazioni se giocato con una gilda o un gruppo di amici. Peccato solo per il mondo di gioco, che non è un vero open world ma presenta una struttura a mappe divise tra loro. Consigliato, a patto di non giocare da soli.
Sito ufficiale, Steam, App Store, Google Play Store
Modello di business: buy-to-play (ma spesso in regalo)
Traduzione in italiano: no
Dopo una lunga assenza reinseriamo Black Desert all’interno di questo catalogo. Si tratta, infatti, del miglior MMORPG di tipo coreano.
Il prodotto di Pearl Abyss è disponibile su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S: i suoi punti di forza sono l’ottimo comparto grafico e il clamoroso sistema di creazione del personaggio, che permette di personalizzare il proprio PG nei minimi dettagli, ma non solo.
Il titolo presenta un grande open world e un approccio sandbox che fornisce libertà al giocatore su un ampio ventaglio di feature, come l’housing, il sistema di nodi, la gestione dei lavoratori e l’articolato sistema di crafting. In aggiunta arriva un combat system di tipo action, frenetico ma estremamente tecnico. L’endgame di Black Desert è più focalizzato sul PvP, con guerre di gilda e assedi ai castelli, mentre la parte PvE tende a ridursi al grinding forsennato di mob.
Il gioco non ha canone mensile e Pearl Abyss pubblica periodicamente nuove espansioni gratuite, come ad esempio Land of the Morning Light, a cui si aggiungono nuove classi e anche un dungeon cooperativo. Inoltre il titolo è migliorato molto rispetto a qualche anno fa in termini di monetizzazione: oggi si può quindi dire che Black Desert è un MMO maturo, che tra l’altro viene spesso regalato o venduto a pochi euro dal publisher.
Black Desert può piacere come non piacere, sicuramente l’interfaccia e lo stile coreano risulteranno indigesti a molti, ma è comunque un titolo da provare. E a proposito di prova, si può usufruire di una free trial di sette giorni.
Modello di business: buy-to-play, anche incluso su Game Pass
Traduzione in italiano: sì
Anche Sea of Thieves entra in questo catalogo: disponibile su PC, Xbox One, Xbox Series X/S e (da maggio 2024) PlayStation 5, questo gioco multiplayer butta i giocatori all’interno di un open world condiviso in cui scrivere la propria storia grazie a un gameplay cooperativo brillante, una direzione artistica incantevole, un PvP adrenalinico e un’affascinante ambientazione piratesca, che include tesori perduti, sirene, fantasmi e mostri marini. Inoltre l’opera firmata Rare e Microsoft può vantare la miglior simulazione del mare (e delle onde) mai vista in un videogioco, il che rende la navigazione un vero piacere.
Al lancio il grande problema di Sea of Thieves stava nella mancanza di contenuti e attività disponibili, cosa che rendeva il titolo una bellissima scatola vuota. Seguendo la formula del Game as a Service, però, Rare ha continuato a supportare il prodotto negli anni tramite aggiornamenti ed espansioni gratuite, finché non ha trovato la sua definitiva maturazione.
Ad esempio nel 2019 è uscito l’Anniversary Update, che ha introdotto tra le altre cose la pesca e la cucina, nonché la prima campagna narrativa del gioco, Tall Tales: Shores of Gold. Nel 2021 è stata pubblicata un’espansione dedicata a Pirati dei Caraibi (con tanto di Jack Sparrow e Davy Jones), mentre nel 2023 sono uscite tre storie dedicate a Monkey Island. Nel 2022 la Stagione 7 ha aggiunto la possibilità di acquistare una propria nave, darle un nome e personalizzarla, mentre la Stagione 10 ha finalmente introdotto le Gilde, permettendo così ai giocatori di formare un clan strutturato con i propri amici. Abbiamo quindi fondato gli AMMOTINATI, la Gilda ufficiale di MMO.it su Sea of Thieves.
Come scriveva Asczor nella sua recensione del 2019, Sea of Thieves è il gioco della presa bene. Giocarlo da soli e senza entusiasmo sarebbe controproducente. Se fruito con qualche amico ben disposto, invece, diventa un’esperienza magica: è l’ebbrezza del salpar per mare, l’emozione dell’avventura. Peccato per un combat system poco stratificato, un mondo virtuale molto piccolo e una difficoltà generale tarata verso il basso, ma Sea of Thieves è tuttora giocatissimo e nuovi update sono sempre all’orizzonte.
In un’epoca in cui i giochi live service stanno fallendo a decine, Sea of Thieves è il Game as a Service che funziona. Consigliato a tutti, a patto di digerire l’assenza di qualsiasi forma di progressione, a parte quella estetica. Da notare che il titolo può anche essere giocato senza acquisto, semplicemente abbonandosi al Game Pass. Sea of Thieves gode del crossplay completo con tutte le piattaforme, quindi gli utenti PC, Xbox e PlayStation possono giocare insieme a prescindere dallo store in cui l’hanno acquistato.
Sito ufficiale, Steam, Xbox Game Pass, PlayStation Store
Modello di business: free-to-play
Traduzione in italiano: no
Disponibile su PC, Xbox One e PlayStation 4, Path of Exile è un action RPG a visuale isometrica che riprende la formula di Diablo 2 e la integra in una struttura cooperativa always online.
Ambientato nel mondo dark fantasy di Wraeclast, il gioco presenta una storyline divisa in vari atti. Completano il quadro molte leghe e modalità differenti, comprese varie arene PvP. Tuttavia a stupire è l’enorme libertà concessa in termini di sperimentazione del meta, grazie a un immenso skill tree che consente di scegliere tra centinaia di build diverse.
Path of Exile è completamente free-to-play: le microtransazioni riguardano effetti cosmetici o oggetti di convenienza, ma tutti i contenuti di gioco sono accessibili gratuitamente. Grinding Gear Games aggiorna periodicamente il titolo con leghe ed espansioni foriere di nuove meccaniche e contenuti, anch’esse gratuite.
In aggiunta gli sviluppatori neozelandesi hanno annunciato Path of Exile 2, sequel stand-alone che introdurrà molte novità, tra cui nuove classi, un motore grafico migliorato, una nuova campagna divisa in sette atti e la cooperativa locale a schermo condiviso. Le microtransazioni sono l’unica cosa che verrà trasferita tra i due giochi, quindi gli acquisti degli utenti non verranno lasciati indietro. Path of Exile 2 uscirà in early access entro fine 2024.
Modello di business: free-to-play etico
Traduzione in italiano: sì
Disponibile su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e GeForce Now, Warframe è un shooter online fantascientifico con particolare enfasi sul co-op.
Veloce e soddisfacente, il gameplay di Warframe porta una ventata d’aria fresca nel panorama degli sparatutto: l’alta mobilità, le mappe enormi e procedurali e il buon feeling delle armi contornano un prodotto che è ottimo prima ancora di addentrarsi nel multiplayer.
Per ciò che concerne la sua anima MMO, Warframe si distingue anzitutto per il modello etico di business: lo shop vende sia oggetti estetici che di gioco, ma sono del tutto assenti componenti pay-to-win e chi non vuole spendere non incontrerà alcun impedimento. Anzi, la stessa moneta premium è ottenibile attraverso gli scambi con altri giocatori. Il matchmaking, sia PvE che PvP, risulta veloce e il gioco è altamente popolato.
Inoltre Digital Extremes aggiorna continuamente il titolo con nuovi contenuti, anche di grande impatto. Ad esempio le espansioni gratuite Plains of Eidolon e Fortuna hanno introdotto tantissimi contenuti inediti e zone open world.
Modello di business: buy-to-play, anche incluso su Game Pass
Traduzione in italiano: sì
No Man’s Sky è il più grande esempio di un videogioco uscito male e migliorato in modo impressionante nel corso del tempo, che gli ha permesso davvero di raggiungere il suo massimo potenziale. Con una molteplicità di sistemi e pianeti proceduralmente generati esplorabili in singolo e multigiocatore, la costruzione di basi ed avamposti, ed una quantità di contenuto (anche endgame) invidiabile grazie ai moltissimi update che si sono susseguiti nel tempo, No Man’s Sky è ben lontano dalle sue origini di survival sgangherato, com’era al lancio nel 2016, ed è ora probabilmente il miglior gioco di spazio dotato di multiplayer cooperativo al momento sul mercato.
Oltre all’esplorazione del misticismo spaziale, che è il fulcro del titolo, figurano attività variopinte che possono accontentare giocatori dai gusti anche molto diversi: ci sono componenti di base building non solo a terra ma anche nello spazio, attraverso la modifica del proprio “mercantile” per ottenere una base nomade; esistono contenuti endgame costantemente aggiornati tramite daily e weekly challenge, uniti ad attività dal gusto quasi horror, quest di vario tipo e c’è perfino un embrionale taming delle creature.
Disponibile su PC via Steam, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e Nintendo Switch, da giugno 2020 No Man’s Sky è incluso anche su Game Pass. Il gioco è completamente privo di microtransazioni e viene continuamente aggiornato con nuove espansioni gratuite, come l’enorme Worlds Part I. Nel 2019 abbiamo pubblicato una recensione aggiornata per riflettere lo stato attuale del prodotto ideato da Sean Murray.
La formula trovata e perfezionata per No Man’s Sky dovrebbe poi fungere da base per il prossimo titolo di Hello Games, Light No Fire, sul quale, a causa dei fortunati precedenti, si nutre già da ora un grande interesse.
Sito ufficiale, Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo Store
Modello di business: free-to-play
Traduzione in italiano: no
Creato con lo stesso engine di War Thunder, Enlisted è uno sparatutto online con numerose idee innovative e uno shooting davvero ben fatto.
Il titolo si compone di diverse campagne che progrediscono indipendentemente, ognuna delle quali con due fazioni che si scontrano in partite determinate dal matchmaking. Non c’è un obiettivo a lungo termine o un sistema di competitive con dei rank; al contrario il gioco intende far sparare per il gusto di sparare – e di andare avanti nell’interessante sistema di progression.
Ogni giocatore ha a disposizione varie squadre, ciascuna con il proprio albero dei talenti ed un numero variabile di soldati. In partita, tutti i soldati della squadra selezionata entrano in gioco di fianco al giocatore, che può controllarli in prima persona quando vuole. Questo comporta che, finché la squadra è viva, il tempo di respawn non esiste: morto il proprio personaggio, si impersona immediatamente il successivo soldato della squadra.
Per questa ragione, Enlisted offre un sistema di combattimento veloce e pieno di armi che uccidono con un colpo, rispolverando l’antico sistema dell’instagib tanto caro negli anni ’90. Tuttavia, malgrado si muoia spesso ed in fretta, non si rosica altrettanto, perché il respawn è istantaneo. Soltanto quando tutta la squadra è morta se ne dovrà selezionare un’altra ed attendere la canonica manciata di secondi prima di rientrare in partita. Ogni soldato, poi, sale di livello e ottiene dei perk, e può essere equipaggiato con numerose armi ed equipaggiamenti diversi, a seconda della sua classe. Corona il gioco un sistema di veicoli ben fatto, che prende le mosse da quello di War Thunder, con aerei e carri armati dotati di punti di forza e di debolezza.
Soltanto il modello commerciale è lievemente pesante, ma non sfocia mai nel pay-to-win (concettualmente è infatti difficile cadere nel pay-to-win se quasi tutte le armi uccidono in un colpo). È possibile acquistare costanti Battle Pass e anche valuta premium per un abbonamento opzionale, nonché comprare alcune squadre specifiche di livello variabile, che possono aiutare a saltare l’altrimenti lenta progression.
Enlisted è quindi uno sparatutto frenetico, piacevole e ben fatto, con uno shooting preciso e fluido, che dà al giocatore la sensazione di essere sempre in controllo di ciò che sta succedendo, e anche se manca di un obiettivo a lungo termine farà sicuramente la gioia di quelli a cui, semplicemente, piace sparare in multiplayer. Disponibile su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e GeForce Now, da luglio 2024 Enlisted è approdato anche su Steam.
Sito ufficiale, Steam, PlayStation Store, Xbox Store