A giugno, The Elder Scrolls Online aveva annunciato che sarebbe sbarcato su Google Stadia, la piattaforma di cloud gaming del famoso gigante di Mountain View. Il gioco è stato ottenibile e gratuitamente fruibile su Stadia solo fino al 16 luglio, quando improvvisamente è stato tolto dalla lista dei giochi gratuiti disponibili per gli utenti Stadia Pro.
La motivazione di una decisione così inaspettata è da ricercarsi in una postilla di un vecchio post sul sito ufficiale di Stadia, che in realtà era semplicemente un riepilogo settimanale delle novità della piattaforma. Ebbene, in questo riepilogo c’è anche scritto di “non dimenticarsi di The Elder Scrolls Online, che si può riscattare gratis fino al 16 luglio”.
Dunque Google aveva effettivamente annunciato che ESO non sarebbe stato più ottenibile dal 16 luglio in poi, seppure avesse un po’ nascosto l’informazione in mezzo ad un post che nulla in realtà aveva a che fare col gioco. Tra gli utenti Stadia Pro, chi ha riscattato The Elder Scrolls Online può continuare a giocarlo gratuitamente (godendo anche della prima espansione Morrowind), mentre chi non è arrivato in tempo lo deve adesso pagare.
La community è ovviamente insorta, ma c’è da dire che in questo caso l’informazione, seppure nascosta, c’era: TESO era disponibile gratuitamente per un periodo di tempo limitato e pare difficile giustificare la rabbia dei giocatori, che si concentra per lo più del mancato avviso su Twitter, la piattaforma più seguita.
Infine ricordiamo che The Elder Scrolls Online: Greymoor è live da questo giugno. Invece il prossimo DLC, Stonethorn, sarà disponibile dal 24 agosto su PC, Mac e Stadia, mentre i giocatori PlayStation 4 e Xbox One dovranno aspettare fino al 1° settembre.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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