Gli sviluppatori polacchi di Donkey Crew tornano a farsi sentire relativamente a Last Oasis, il loro “nomadic” survival MMO ambientato su una Terra post-apocalittica, dal 26 marzo disponibile in Early Access su Steam al prezzo di €24,99, parzialmente tradotto in italiano.
Dopo un paio di mesi di silenzio, dovuti in parte alla situazione COVID, in parte al lavoro sulle problematiche tecniche e sulle critiche (positive e negative) ricevute, è stato finalmente rilasciato un community devlog in cui il produttore Lucas Stannis discute del futuro dello sviluppo del gioco, rispondendo ad alcune delle domande più scottanti ricevute in questo periodo di tempo. In primis vi è proprio la questione della comunicazione con la community, non più così frequente come nei giorni del lancio in Early Access, per cui è stato promesso che vi saranno devlog con una cadenza almeno mensile e sessioni di Q&A (question and answer) in cui gli utenti potranno votare le domande più interessanti a cui il team di Donkey Crew premurosamente vedrà di rispondere.
Altra questione incisiva è la pubblicazione di una roadmap di sviluppo, richiesta a gran voce da tempo, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane e di cui sono stati rivelati i prossimi aggiornamenti in arrivo, fra cui Volcanic (di cui potete vedere un tease nel video in calce all’articolo), che aggiungerà un nuovo bioma caratterizzato da ampie caldere di magma e di cui maggiori dettagli verranno forniti nei prossimi giorni, e Commercial, che si focalizzerà, come da nome, sul commercio e sulle interazioni fra giocatori. È stato anche rivelato il prossimo Walker (le strutture semoventi di legno che caratterizzano il titolo): si chiamerà Domus, avrà grandi dimensioni e conterà su eccellenti sistemi di difesa, una sorta di fortino mobile.
Non sono in programma ulteriori wipe, ma non è escluso che le cose possano cambiare in futuro, anche se l’implementazione del sistema di burning dovrebbe fungere da soft wipe automatizzato, in quanto eliminerebbe le strutture più datate e impedirebbe ai clan di stabilire monopoli permanenti.
Infine sono state affrontate anche le problematiche relative ai zerg, ai cheater, alle quality of life (interessante l’intenzione di creare un log di gilda integrato con Discord) e al miglioramento dei server privati: dal tono di questo devlog, sembra che gli sviluppatori di Donkey Crew siano un po’ sopraffatti dal lavoro e dalla pressione, ma che ce la stiano mettendo davvero tutta per portare avanti lo sviluppo di Last Oasis. Ad maiora!
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