La closed beta giapponese di Blue Protocol, atteso MMO in stile anime di Bandai Namco e Project Blue Sky, è finalmente iniziata, anche se un po’ in ritardo a causa di una grande richiesta di partecipazione alla prova gratuita, che ha sovraccaricato i server.
Bandai Namco ha chiesto scusa per i ritardi e suggerisce a tutti i giocatori che stanno affrontando problemi di login di avere pazienza e provare nuovamente dopo un po’ di tempo. Al momento i server sarebbero “martellati da richieste”, quindi è necessario pazientare un po’, come al solito in questi casi.
L’altra novità meno gradita è che a quanto pare Blue Protocol è dotato di sistemi di controllo del computer che impediscono l’avvio in presenza di alcuni software di cheating attivi. I giocatori sono stati invitati a riferire qualsiasi tipo di problema legato al rilevamento, visto che questo sistema di controllo dovrebbe occuparsi di trovare programmi di hacking piuttosto che web browser o software di comunicazione. Il comunicato fa notare inoltre che questi problemi non segnaleranno un account con punizioni per violazione dei termini del gioco. Servirà comunque del tempo per vedere se il sistema adottato limiterà adeguatamente l’hacking senza peggiorare le prestazioni in-game.
Ricordiamo che la closed beta giapponese di Blue Protocol era già stata posticipata a marzo a causa del coronavirus, che in questo periodo sta rallentando ogni ambito produttivo. Guardando il lato positivo, il gioco arriverà anche in Occidente e sarà free-to-play con microtransazioni cosmetiche.
クローズドβテスト開始について、問題への対応を行いましたので、テスト開始時間を本日21:00とさせていただきます。
お知らせが遅くなり申し訳ございませんでした。
開始まで今しばらくお待ちいただけますようお願いいたします。https://t.co/bcCPVCPWiY#ブルプロ #BlueProtocol— BLUE PROTOCOL (@BLUEPROTOCOL_JP) April 23, 2020
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