Dopo la cancellazione dell’evento di lancio di Overwatch su Nintendo Switch, i rapporti tra Blizzard e Nintendo si sono raffreddati a tal punto che la prima non ha voluto pubblicizzare l’uscita del famoso gioco per la sua console. Tradizionalmente infatti Nintendo condivide sui suoi canali social la notizia dell’uscita di un titolo importante per una sua console, dandogli visibilità e giustamente tirando acqua al suo mulino.
Questo comportamento è peculiare, sia perché manca di un precedente, sia perché Overwatch era, comprensibilmente, un titolo molto atteso su Switch. La collaborazione tra Nintendo e Blizzard, poi, sembrava filare liscia: sembrava perfino quasi confermato un crossover che avrebbe visto Tracer di Overwatch come personaggio giocabile su Super Smash Bros. Ultimate.
Sembra inoltre che siano numerose le richieste di rimborso da parte di chi aveva acquistato Overwatch su Switch e poi desiderava riavere i suoi soldi, in disaccordo con le ultime esternazioni di Blizzard e gli strascichi del caso Blitzchung. Tutte queste richieste sono state prontamente esaudite da Nintendo, cosa rara per una casa che storicamente non è propriamente costumer-friendly.
Né da parte di Blizzard né da parte di Nintendo sono seguite dichiarazioni a proposito di quanto detto finora. Tutto ciò che si deduce lo si capisce da semplici comportamenti, e comunque non è certo improbabile che Nintendo abbia voluto staccarsi da Blizzard dopo il suo percepito asservimento alla Cina. Le origini giapponesi di Nintendo, d’altra parte, giustificano la sua percezione geopolitica.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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