Su MMO.it abbiamo spesso parlato della mole di funzionalità che, intersecandosi l’una con l’altra, rendono EVE Online uno dei migliori MMORPG in circolazione, ed uno dei pochissimi veri, puri sandbox.
Se avete seguito la curiosa vicenda del neutrale su EVE, o se avete giocato al titolo, saprete che una delle sue feature principali è la chat locale. Con essa si intende il sistema che automaticamente connette ogni giocatore all’interno di un sistema in una schermata di chat, attraverso la quale è possibile sia parlare gli uni con gli altri, sia sapere chi c’è in quel sistema.
A partire da metà luglio, però, la chat nello spazio Nullsec è stata oscurata: o meglio, non è stato più possibile vedere chi fosse presente in un dato sistema, in un certo momento.
La reazione della community è stata mista, ma più che altro negativa: la mancanza di intelligence che il cambiamento ha causato ha fatto sì che le corporazioni pretendessero dai propri membri ancora più partecipazione. In molti sono stati assegnati (ovviamente dietro pagamento in-game) a ruoli di vedetta, camperando i gate spaziali dai quali si entra e si esce dai sistemi.
Seppure sulla carta potesse essere una dinamica emergente ed interessante, essa ha presto lasciato spazio alla noia. Non solo: in molti hanno proprio smesso di giocare o hanno ridotto sensibilmente la loro presenza nelle zone 0.0 dell’universo, laddove il PvP è totale. Essi preferivano giustamente uscire dalle stazioni spaziali soltanto quando la situazione fosse ritenuta sicura al 100%, per non rischiare più dello stretto necessario.
Oggi la chat è tornata a funzionare come un tempo. Dal punto di vista del lore di EVE Online, la chat ha malfunzionato per 66 giorni per via della mancanza di scorte del materiale che permette la comunicazione più veloce della luce, ora ristabilite.
In un post sul sito ufficiale, CCP Games commenta così la decisione:
Il 5 luglio abbiamo annunciato il blackout per il nullsec, che divenne effettivo il 12 luglio.
Questo ha fatto sì che la chat del nullsec si comportasse come quella dei wormhole, sia in termini di comunicazione che di intelligence data.
Durante il blackout abbiamo visto alcuni cambiamenti sostanziali nel comportamento dei giocatori ed un impatto notevole su coloro che sospettiamo di botting. La durata del blackout non era stata specificata in modo tale che potessimo acquisire informazioni senza una scadenza prefissata.
Dopo 66 giorni, il blackout della local chat nel nullsec è giunto alla sua conclusione. […] Questo blackout ci ha dato un incredibile spaccato in termini di comportamento dei giocatori, dei loro pensieri e dell’abilità di adattarsi rapidamente a cambiamenti improvvisi. Ciò ci permetterà di capire meglio quale direzione prendere per New Eden in futuro.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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