Aggiornato a marzo 2021
Su MMO.it il nostro obiettivo è informarvi con puntualità e competenza sui videogiochi multiplayer online, mantenendo un occhio critico e consapevole sullo stato dell’industria. Per questo inauguriamo questa pagina dedicata ai migliori MMO: qua vi mostriamo quelli che per noi sono i migliori titoli disponibili e perché.
Molti siti di videogiochi hanno una pagina di “MMO Consigliati” o “Top MMO”, in cui tuttavia compaiono giochi sponsorizzati, che sono esposti in vetrina per un motivo commerciale.
Noi abbiamo deciso di fare una cosa diversa. Su MMO.it crediamo in un’informazione libera e trasparente. Per questo tutti i giochi che trovate di seguito sono stati scelti dalla nostra redazione senza influenze esterne.
Il catalogo verrà aggiornata periodicamente in caso di aggiornamenti e nuove uscite.
Se volete sapere qual è la nostra definizione di MMO e perché su MMO.it consideriamo certi titoli come tali, vi rimandiamo all’articolo dedicato. Inoltre potete guardare il nostro video speciale sugli MMO più attesi del 2021 e oltre. INIZIAMO!
Modello di business: pay-to-play
Traduzione in italiano: sì
Volenti o nolenti, dal 2004 ad oggi World of Warcraft è ancora l’MMO imbattuto. Per anni il colosso di Blizzard non ha avuto rivali sul piano ludico, creativo e commerciale, superando i 10 milioni di giocatori e portando alla popolarità il genere MMORPG.
Oggi World of Warcraft presenta decine di razze e classi giocabili lungo un enorme mondo composto da svariati continenti, tutti traboccanti di contenuti e cose da fare. Nonostante gli anni sul groppone Blizzard ha continuato ad affinare la sua creatura, non solo aggiungendo nuove attività ma anche aggiornando gli aspetti più datati come il sistema di combattimento e la grafica dei personaggi. Certo, le meccaniche ormai sanno tutte un po’ di già visto e il gioco può venire a noia, ma se cercate un mondo virtuale ricco di fascino e storia in cui immergervi, WoW rimane la prima scelta, a patto di voler pagare l’onnipresente canone mensile.
Nel 2018 è uscita la settima espansione, Battle for Azeroth, incentrata sull’eterna lotta tra Orda e Alleanza, mentre da novembre 2020 è disponibile Shadowlands, che non solo ha riorganizzato il sistema di leveling con cap al 60, ma ha introdotto le Terretetre con cinque zone inedite, le quattro Congreghe, la nuova esperienza introduttiva sull’Isola dell’Esilio, gli oggetti leggendari personalizzabili, otto dungeon, una nuova Arena e Torgast, la Torre dei Dannati.
Proprio per venire incontro all’utenza che chiedeva un ritorno al passato, infine, nel 2019 la compagnia americana ha pubblicato World of Warcraft Classic, una versione che ripropone il gioco originale com’era nel 2005, nella sua forma “vanilla”. Da notare che i server classici sono inclusi nel normale canone mensile, quindi con un solo abbonamento è possibile giocare a ben due MMO, così simili eppure così diversi.
Modello di business: pay-to-play
Traduzione in italiano: no
Dopo il flop della prima versione, A Realm Reborn ha ribaltato il gioco come un calzino: Final Fantasy XIV è ora uno degli MMO più solidi e completi sulla piazza, disponibile su PC e PlayStation 4.
Il titolo di Square Enix unisce qualità e quantità: una trama curata, un ottimo comparto grafico, un sistema di classi flessibile, un lore incredibilmente vasto e una mole immensa di contenuti, tra regioni da esplorare, storyline, quest, gilde, dungeon, raid e molto altro. Le tre espansioni uscite finora, Heavensward, Stormblood e Shadowbringers hanno ulteriormente alzato l’asticella: quest’ultima, in particolare, viene considerata da molti come uno dei migliori JRPG degli ultimi 15 anni.
Non a caso Final Fantasy XIV è uno dei pochissimi MMO che ancora può permettersi di chiedere il canone mensile, in cambio del quale Square Enix garantisce grandi patch che introducono nuovi contenuti e portano avanti la storia. Il successo del gioco non accenna a diminuire, al punto che nel 2017 il titolo ha toccato il picco di abbonati attivi dal lancio.
A patto di digerire il peculiare stile della saga, Final Fantasy XIV è un MMO da provare. L’unico “problema” (se così possiamo chiamarlo) è che richiede molto tempo per seguirne le quest e i tantissimi contenuti.
Modello di business: gioco base free-to-play, espansioni buy-to-play
Traduzione in italiano: no
Guild Wars 2 è un MMO unico: uscito nel 2012, il gioco di ArenaNet ha preso meccaniche classiche del genere e le ha unite a una filosofia di gioco diversa, più votata alla dinamicità e alla progressione orizzontale.
Guild Wars 2 contiene praticamente tre giochi in uno, ovvero il PvE, il PvP strutturato e il WvW, tre modalità parallele che richiedono supporto costante dal team di sviluppo. Questo ha in parte rallentato la crescita del gioco, che comunque presenta uno dei mondi fantasy più belli e vibranti che si possa esplorare in un MMO.
Negli ultimi anni ArenaNet si è concentrata soprattutto sul PvE tramite le stagioni del Living World, aggiornamenti a cadenza regolare che espandono e portano avanti la storia di Tyria. GW2 può inoltre vantare un modello di business molto onesto, che permette di giocare per centinaia di ore con un esborso relativamente limitato. Il titolo base è infatti free-to-play, e acquistando la seconda espansione, Path of Fire, si riceve in omaggio anche la prima, Heart of Thorns. In particolare Path of Fire ha rivoluzionato il gioco con la brillante introduzione delle mount.
Guild Wars 2 non è esente da difetti, relativi soprattutto alla natura un po’ stagnante del meta e dei contenuti endgame. Tuttavia, rimane uno degli MMO più genuinamente godibili e ispirati sulla piazza.
Modello di business: free-to-play etico
Traduzione in italiano: no
Disponibile su PC e Xbox One, Path of Exile è un action RPG a visuale isometrica che riprende la formula di Diablo 2 e la integra in una struttura cooperativa always online.
Ambientato nel mondo dark fantasy di Wraeclast, il gioco presenta una storyline divisa in vari atti. Completano il quadro molte leghe e modalità differenti, comprese varie arene PvP. Tuttavia a stupire è l’enorme libertà concessa in termini di sperimentazione del meta, grazie a un immenso skill tree che consente di scegliere tra centinaia di build diverse.
Path of Exile è completamente free-to-play: le microtransazioni riguardano effetti cosmetici o oggetti di convenienza, ma tutti i contenuti di gioco sono accessibili gratuitamente. Grinding Gear Games aggiorna periodicamente il titolo con espansioni foriere di nuove meccaniche e contenuti, anch’esse gratuite.
In aggiunta gli sviluppatori neozelandesi hanno annunciato Path of Exile 2, gioco attualmente in sviluppo che sarà integrato col primo capitolo ma introdurrà molte novità, tra cui un motore grafico migliorato e una campagna divisa in sette atti. Path of Exile 2 dovrebbe vedere una beta verso la fine del 2020, per poi uscire ufficialmente nel 2021.
Modello di business: free-to-play etico
Traduzione in italiano: sì
Disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One, Warframe è un shooter online fantascientifico con particolare enfasi sul co-op.
Veloce e soddisfacente, il gameplay di Warframe porta una ventata d’aria fresca nel panorama degli sparatutto: l’alta mobilità, le mappe enormi e procedurali e il buon feeling delle armi contornano un prodotto che è ottimo prima ancora di addentrarsi nel multiplayer.
Per ciò che concerne la sua anima MMO, Warframe si distingue anzitutto per il modello etico di business: lo shop vende sia oggetti estetici che di gioco, ma sono del tutto assenti componenti pay-to-win e chi non vuole spendere non incontrerà alcun impedimento. Anzi, la stessa moneta premium è ottenibile attraverso gli scambi con altri giocatori. Il matchmaking, sia PvE che PvP, risulta veloce e il gioco è altamente popolato.
Inoltre Digital Extremes aggiorna continuamente il titolo con nuovi contenuti, anche di grande impatto. Ad esempio le espansioni gratuite Plains of Eidolon e Fortuna hanno introdotto tantissimi contenuti inediti e zone open world.
Modello di business: buy-to-play
Traduzione in italiano: sì
Disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Uplay ed Epic Games Store, Tom Clancy’s The Division 2 è un looter shooter post-apocalittico, fruibile sia in giocatore singolo che in co-op.
Il prodotto di casa Massive Entertainment e Ubisoft riesce a portare un’ambientazione interessante, con la mappa di una Washington D.C. distrutta e decimata dal letale Dollar Flu. Il gameplay si dimostra gratificante nelle sessioni di shooting e regala esperienze di gioco varie e dinamiche, con la presenza di una vasta gamma di nemici e di loot. Il suo cuore MMO si mostra completamente durante le fasi di gioco nelle Dark Zone, ovvero zone della mappa PvPvE, nelle quali si potrà trovare loot migliore a patto di estrarlo tramite gli elicotteri, esponendo il giocatore non solo ad ondate di nemici, ma anche a giocatori traditori che possono tradire la Divisione per portare a casa quanto ritrovato nell’area infetta.
Si distingue da altri titoli del genere looter shooter per la sua grande varietà di contenuti disponibili, per le interessanti meccaniche RPG e per un gunplay dalla resa soddisfacente, con la possibilità di usare coperture ed interagire con l’ambiente per ottere vantaggio tattico sul nemico.
Il modello di business è buy-to-play: acquistare il gioco base dà accesso a tutti i DLC usciti nell’Anno 1. L’espansione Warlords of New York invece rappresenta il primo contenuto dell’Anno 2, ed è disponibile solo a pagamento.
Ubisoft Massive aggiorna continuamente il prodotto e ne prende in considerazione i lati critici al fine di migliorare l’esperienza di gioco, e oggi si può dire che The Division 2 abbia raggiunto un ottimo livello di intrattenimento e profondità di gameplay.
Modello di business: free-to-play limitato (poi pay-to-play)
Traduzione in italiano: no
EVE Online è un MMORPG sandbox a tema spaziale che simula un’intera galassia in un unico megaserver. Nato come un progetto indipendente nel 2003, col tempo EVE Online si è trasformato in una colossale space opera grazie ai costanti aggiornamenti di CCP Games.
EVE Online non è per tutti: si tratta di un prodotto di particolare complessità, in cui gran parte dell’azione si svolge sull’interfaccia e per diventare realmente competitivi sono richiesti mesi, se non anni, di gioco. Il titolo richiede grande applicazione, ma ripaga con una libertà e profondità che pochi altri MMO possono offire. L’interazione non scriptata tra giocatori costituisce uno dei punti di forza di EVE, con rivalità, guerre e intrighi politici sempre in corso tra le varie fazioni. Qui sono state combattute alcune tra le più grandi battaglie nella storia dei videogiochi, con perdite da migliaia di euro (reali).
Per giocare a EVE Online è necessario il canone mensile, chiamato PLEX, che può essere acquistato con soldi reali o tramite la valuta di gioco. Tuttavia nel 2016 CCP Games ha introdotto un’opzione free-to-play che permette di giocare gratuitamente, seppur con diverse limitazioni. Da allora il titolo ha registrato una crescita esponenziale di giocatori.
Se si considera che la software house islandese pubblica almeno un’espansione gratuita ogni anno, EVE Online sembra avere ancora una lunga strada davanti.