New Frontier è il nuovo MMO di Free Reign Entertainment che dovrebbe sostituire l’indimenticabile Wild West Online, che giustamente esce di scena nel momento più alto del suo successo.
Questo titolo, free to play già disponibile su Steam (!), prende l’ambientazione del vecchio gioco, fa salvi gli account dei precedenti giocatori e aggiunge un bel po’ di feature molto originali per rendere più piccante il gameplay. Ad esempio saranno presenti mech, alieni e dinosauri in un contesto da antico west.
C’è anche un sistema di building, coi giocatori in grado di comprare la terra (come su Wild West Online) e costruirci basi come su ARK: Survival Evolved.
La formula estremamente innovativa e di sicuro successo è poi unita ad una direzione dalla fama straordinaria: Free Reign, vale la pena ricordarlo, è la casa di sviluppo intimamente legata a Sergey Titov, famoso per essere stato la faccia dietro The War Z, poi chiamato Infestation: Survivor Stories, uno dei peggiori giochi multiplayer di tutti i tempi. La questione della presenza di Titov nello sviluppo di Wild West Online, peraltro, era già stata affrontata in passato.
Considerando ciò che Wild West Online si è rivelato essere, e cosa The War Z fu in passato, e aggiungendo a questo la figura di Sergey Titov emerge un quadro molto chiaro:
- Tutti i tre titoli (Wild West Online, The War Z, New Frontier) sono giocacci al limite della legalità, truffaldini di fatto se non di diritto.
- Sergey Titov è un delinquente spregiudicato il cui nome accostato ad un prodotto significa che quel prodotto sarà sicuramente un qualche genere di scam.
- Commercialmente poco viabili, i titoli sono probabilmente il modo di riciclare denaro o semplicemente di guadagnare qualche soldo, attingendo dai poco informati e dagli ingenui. D’altra parte, Sergey Titov ha dei precedenti in storie di frode, ed è noto al Tribunale di Mosca.
Da notare, infine, che New Frontier sta già ricevendo pessime recensioni su Steam.
Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3, Fonte 4
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
E ironico vero l’articolo?
Sì, chiaramente.
Mi vergogno di aver dato ai tempi soldi per The War Z….
Però ho imparato la lezione, per cui dovrei essergli grato, credo…