Dell’arrivo imminente dell’Alpha 3.8 su Star Citizen avevamo già parlato il mese scorso, e ne avevamo citate le probabili feature nel nostro speciale (scritto e video) dedicato agli MMO più attesi del 2020.
Ieri la patch è finalmente arrivata sui server del gioco, corredata da un trailer ufficiale che potete vedere qui di seguito.
Come promesso in precedenza, con la patch 3.8 è arrivato il pianeta ghiacciato microTech, accompagnato, pare, da alcune ottimizzazioni dal punto di vista dello sviluppo che dovrebbero velocizzare la creazione dei pianeti futuri. C’è stata anche una miglioria degli interni delle stazioni spaziali.
Ma soprattutto c’è l’implementazione del Server Side Object Container Streaming, o SOCS. Questa è una funzionalità tecnica veramente all’avanguardia, e infatti viene rilasciata soltanto nella sua primissima apparizione: sarà pertanto sicuramente grezza. Di fatto, il SOCS permette di scalare parti dell’universo di Star Citizen rendendole più o meno grandi e dettagliate a seconda di dove si trova il giocatore. Nei pressi dell’utente, il mondo sarà renderizzato al 100%, in scala corretta. Lontano dal giocatore, l’immagine dei luoghi lontani subirà una compressione notevole ma manterrà intatte le peculiarità grazie al SOCS, facendo guadagnare tantissima performance.
Il combattimento corpo a corpo è stato poi rivoluzionato, ed è data ora la possibilità ai player di schivare, parare e uccidere i nemici furtivamente. Infine è stata introdotta anche la nuova tecnologia di gestione procedurale dei pianeti, chiamata Planet Tech V4, con l’aggiunta di diverse condizioni meteorologiche.
Tutti i dettagli dell’aggiornamento sono reperibili nelle patch notes sul sito ufficiale di Star Citizen. Di seguito potete invece vedere un video dedicato alla nuova nave ARGO MOLE.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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