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Star Citizen: patch 3.8, molte novità dal CitizenCon, iniziata la prova gratuita

Star Citizen: patch 3.8, molte novità dal CitizenCon, iniziata la prova gratuita

Come avevamo scritto qualche giorno fa, da oggi 24 novembre è possibile provare tutte le navi di Star Citizen gratuitamente, soltanto facendosi un account sul sito ufficiale e scaricando il client. L’evento Free Fly durerà fino al 5 dicembre ed è stato realizzato in occasione del CitizenCon, la fiera annuale dedicata a Star Citizen.

Proprio in questa occasione sono stati diramati numerosi nuovi dettagli sul futuro del gioco, a partire dal prossimo rilascio dell’Alpha 3.8. E bisogna fare molta attenzione, perchè la patch potrebbe rappresentare seriamente lo spartiacque tra il prodotto in fase di super-test ed un titolo early access comunque giocabile.

Prima di tutto, la patch 3.8 aggiungerà le prime feature di persistenza per il personaggio. Ci saranno quindi meno wipe tra gli update maggiori e i giocatori potranno conservare le cose che ottengono e comprano in-game. A fronte di questo, bisogna capire quanto saranno frequenti i wipe e che cosa interesseranno in termini di asset: al di là delle navi, anche solo se alcuni oggetti venissero mantenuti di aggiornamento in aggiornamento sarebbe finalmente giunto il momento di giocare a Star Citizen perdendoci anche un po’ di tempo. Al momento è infatti difficile giustificare la spesa di molte ore su un prodotto in fase di test in cui i progressi che uno compie vengono costantemente azzerati. Ma la persistenza cambia tutto: speriamo quindi che sia finalmente giunta l’ora.

Un’altra novità importante della 3.8 è la prima fase del pianeta microTech, accompagnato da un nuovo sistema di generazione dei pianeti che dovrebbe ottimizzare la creazione di contenuto sul gioco in maniera impressionante. Addirittura si dice che la creazione dei pianeti passerà da essere un’operazione che richiede anni a pochi mesi.

C’è poi l’implementazione del Server Side Object Container Streaming, o SOCS. Questa è una feature veramente molto all’avanguardia, e infatti viene rilasciata soltanto nella sua primissima apparizione: sarà pertanto sicuramente grezza. Di fatto, il SOCS permette di scalare parti dell’universo di Star Citizen rendendole più o meno grandi e dettagliate a seconda di dove si trova il giocatore. Nei pressi del giocatore, il mondo sarà renderizzato al 100%, in scala corretta. Lontano dal giocatore, l’immagine dei luoghi lontani subirà una compressione notevole ma manterrà intatte le peculiarità grazie al SOCS, facendo guadagnare tantissima performance.

Dal punto di vista del gameplay, arriverà la prima landing zone del pianeta microTech, la nave Carrack da esplorazione e un Battlefield, cioè una modalità 20v20 a conquista territoriale nel corso di tre round. La prima mappa della modalità Battlefield si chiamerà Theatres of War.

E questo conclude la lista di aggiornamenti nel prossimo futuro previsti per Star Citizen. Ma ovviamente non saranno gli ultimi: andando un po’ più in là nel tempo (fine 2020 e anni successivi) si avrà l’introduzione del nuovo sistema stellare di Pyro comprensivo di Jump Point che collegano il vecchio sistema con il nuovo, e la tecnologia Quantum che permetterà di simulare centinaia di NPC anche senza che essi vengano generati tridimensionalmente in gioco (un po’ come accade su X4: Foundations).

Grazie al SOCS di cui si è parlato, verranno, presto o tardi, uniti tutti i server in un mega server istanziato, frammentato sì in istanze ma comunque unico.

Qui di seguito potete vedere un po’ di scene tratte dal CitizenCon e i video delle ultime due navi spaziali annunciate dal team di Cloud Imperium Games (Anvil Carrack e Anvil Aerospace).

 

 

Fonte 

 

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Miky Samurai77Spidersuit90 Recent comment authors
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Miky Samurai77
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Miky Samurai77

Sono d’accordo, infatti io sono + per gli eventi dinamici che per le classiche quest.
Sicuramente hanno ancora una montagna di lavoro per i prossimi anni.

Spidersuit90
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Spidersuit90

Quoto, anche se più che la paura delle storie interessanti e non ripetitive, io desidererei di più un universo “dinamico” e “vivo”.
Se c’è una cosa che mi hanno insegnato giochi come Zelda e RDR2 ma anche Sea of Thieves di oggi, è che puoi rendere un mondo interessante anche senza metterci per forza quest o altro. L’importante è che capiti sempre qualcosa attorno a te in modo da fornirti situazioni varie e variegate ogni volta.
Le quest vanno bene per avere uno scopo nel breve periodo, ma se durante queste accade anche altro, non sarebbe male.
Il tool presentato è una roba fighissima che gli permette di fare da Game Master con un click.
Se riescono ad incastrarlo col gioco e a far funzionare tutto, possono gestire intere invasioni di sistemi con pochi click di mouse, il tutto poi gestito automaticamente dal gioco.
Non è roba da poco per un MMO, dove il rischio “noia” è sempre dietro l’angolo, sopratutto per un sandbox come SC.
Mi è tornato l’entusiasmo per il progetto.

Miky Samurai77
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Miky Samurai77

bella la demo, spettacolare come al solito, anche se ormai un po’ ripetitive (succede + o – quello che ci si aspetta: atterraggio sul nuovo pianeta con una nuova nave e cazzeggio con una pseudo quest).

In compenso davvero tante info interessanti, sembravano dei visionari ma piano piano stanno costruendo qualcosa di impressionante, una volta fatte le fondamenta potrebbero davvero costruire un grattacielo.

Si è parlato anche di quest ed eventi dinamici, quello che mi preoccupa di + e che riescano a riempire questi mondi enormi con storie interessanti e non troppo ripetitive.