Che Anthem non se la passi benissimo è cosa nota: dopo il fallimento dell’atteso update Cataclysm quest’estate, mentre i giocatori abbandonavano in massa il titolo, seguiti peraltro dal lead producer Ben Irving, BioWare aveva comunque dichiarato che intendeva supportare ancora a lungo il gioco.
Nell’ambito di questa politica, Anthem è stato incluso nell’EA/Origin Access, permettendo a chiunque fruisca di quei servizi di scaricarlo e giocarlo. Addirittura esso è compreso nella versione Basic dell’abbonamento, per cui bastano 3,99€ al mese per poterlo provare, anche se chi è abbonato alla versione Premier ha accesso all’edizione speciale Legion of Dawn.
La mossa, che evidentemente punta a portare nuovi giocatori sul titolo, viene ritenuta da molti troppo tardiva. Va poi considerata la sfiducia che aleggia su Anthem, che non ha mai convinto in termini di aggiornamenti, di tempistiche, di contenuti: perché quindi un nuovo giocatore dovrebbe investire del tempo su un titolo che è ormai palesemente avviato verso il viale del tramonto?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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