In questi giorni sui portali d’informazione americani è tornata alla ribalta un sessione di domande e risposte che si è tenuta a inizio giugno con diversi sviluppatori di Daybreak Games, la software house prima nota come Sony Online Entertainment.
In questa intervista, pur non facendo alcun annuncio ufficiale, i membri del team sono tornati ad accennare a un possibile EverQuest 3, o comunque a un nuovo gioco del franchise.
Daybreak ha detto di voler restare il più possibile con le labbra cucite, ma al tempo stesso dare un po’ di speranza ai fan. In particolare l’executive producer Holly Longdale ha dichiarato:
Longdale ha continuato dicendo che il team “vuole migliorare ulteriormente questo franchise”, ma non intende iniziare a creare hype finché “non siamo sicuri che la promessa di un gioco può essere realizzata”.
Già nel dicembre 2017 si vociferava di un nuovo EverQuest segretamente in sviluppo da parte di Daybreak Games, tuttavia da allora non se ne è ancora saputo nulla. Anche queste ultime dichiarazioni, vaghe e poco convinte, sicuramente non scaldano il cuore dei fan, soprattutto se consideriamo l’importanza epocale che ha avuto per il genere MMO EverQuest, che ha compiuto vent’anni a marzo.
Purtroppo, quando si parla dello studio che ha ucciso Star Wars Galaxies, che ha cancellato EverQuest Next e chiuso Landmark, che ha abbandonato H1Z1: Just Survive, che ha assunto dei tester non retribuiti e che ultimamente si è fatta notare per aver già rinviato due volte il suo nuovo battle royale, è meglio non farsi troppe illusioni.
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
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