C’erano una volta un produttore di videogame chiamato ZeniMax, proprietario, fra le altre, di una software house famosissima per aver creato uno dei giuochi di ruolo per computer più epocali di sempre. La software house si chiamava, e si chiama ancora, Bethesda, e la saga memorabile è ovviamente quella di The Elder Scrolls, nella sua versione single player. Inutile dilungarsi su quanto, dal 1994, da Arena fino a Skyrim, questi giochi abbiamo contribuito alla storia dei videogame, o quanto abbiamo influito sulla nostra capacità di viaggiare con l’immaginazione, facendoci esplorare mondi che mai avremmo pensato potessero esistere (almeno su un PC). Poi successe qualcosa. Gli sviluppatori, dopo aver dato alla luce nel 2011 il quinto…
The Elder Scrolls Online: Greymoor – Recensione
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