Daybreak Games ha almeno centrato un obiettivo. Quello di avere un nome appropriato alla fine di un’era. Prendendo alla lettera “daybreak”, ovvero rompere il giorno, quello della speranza in un ritorno dei bei tempi andati. Una volta urlavamo di tutto contro Sony Online Entertainment: di casini, nella sua vita, lo studio ne aveva di certo combinati tanti, ma alla fine della fiera (e non dell’Era) il buon Smedley di cose belle ne aveva fatte. In fin dei conti ci ha regalato signori giochi come EverQuest, a cui dobbiamo quasi tutto, ed anche meno “signori”, come Matrix Online, che ricordo comunque con nostalgia per quella “voglia di evento” che insieme a Warner aveva dato il via a…