Martedì abbiamo parlato dei giochi open world e di come essi cambino il nostro modo di intendere i videogame. Oggi partiamo da dove ci eravamo fermati l’altra volta, consapevoli del fatto che la materia trattata è estremamente complessa e variegata. Questo speciale, in altre parole, non ha pretese di esaustività, ma se anche solo riuscirò a fornirvi degli spunti di riflessione interessanti potrò ritenermi soddisfatto. L’altra volta abbiamo dunque analizzato il punto di vista dei publisher e quello dei giocatori, portando poi esempi di titoli open world di successo e di altri che invece falliscono nell’offrire contenuti liberi e avvincenti, a causa di errori di design, problemi nella costruzione dell’universo di gioco o semplice pigrizia…
skyrim
Videogiochi e open world – Speciale
Oggi non parlerò specificamente di MMO. Qualche tempo fa ho letto un articolo di Wired che spiegava come giocare ai titoli open world, mai così numerosi come negli ultimi anni, influenzi il nostro modo di intendere (e giocare) i videogame. Dal momento che l’articolo rappresenta un’opinione personale dell’autore, com’è naturale, ci sono cose su cui son d’accordo e altre su cui non lo sono, motivo per cui ho deciso di parlare del tema con un pezzo mio. Oggi cercheremo di scoprire se, come direbbe Shakespeare, i giochi open world sono fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Sono comunque consapevole del fatto che la materia trattata è estremamente complessa e variegata. Questo speciale, in altre parole,…