Gli sviluppatori di Tarisland sono tornati a parlare del sistema di monetizzazione del gioco tramite un video pubblicato su YouTube. O meglio, l’intento originale era quello ma, alla fine dei conti, non si parla mai nello specifico dell’attività economica dei giocatori all’interno del titolo. Il filmato parla molto di come gli oggetti venduti nello shop non garantiranno alcun tipo di vantaggio di gioco ma rimane comunque vago, in quanto implica che ci saranno modi per acquistare valuta di gioco che potrà essere scambiata per oggetti realizzati dalle professioni del gioco, che daranno effettivi vantaggi. Naturalmente, al di là di questi elementi, ci sono punti interessanti da considerare. I prezzi alle trading station saranno fissati su…
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Tarisland: rimosso il gender lock delle classi, cambiamenti alla monetizzazione
Tarisland, nuovo MMORPG sviluppato da Tencent e fortemente ispirato a World of Warcraft, ha recentemente concluso la sua seconda Closed Beta e, in seguito ai feedback dell’utenza, verranno apportate una serie di modifiche. Il team di sviluppo ha espresso gratitudine verso i giocatori e le giocatrici in un thread sul canale Discord ufficiale. Il titolo è stato oggetto di diverse critiche dopo che la software house ha rimosso qualsiasi riferimento al “no pay to win” dalle pagine ufficiali, ma sembra che queste stiano avendo effetto. Anzitutto è stato annunciato che il gender lock delle classi verrà eliminato. Questa decisione, guidata dal feedback dei giocatori durante il playtest, mira a promuovere un’esperienza di gioco più inclusiva…
Tarisland: sparito ogni riferimento al “non pay to win”, scoppia la polemica
Tarisland, sin dal suo primo annuncio ad aprile, è sempre stato promosso da Tencent come un MMORPG “non pay-to-win“. Anche all’interno della descrizione del profilo X/Twitter era ben esplicitata questa cosa, ma adesso ci sono delle novità. I riferimenti espliciti sono infatti stati eliminati e le proteste della community non si sono fatte attendere. Il titolo, che prima veniva presentato come un “MMORPG non P2W su PC/mobile”, adesso viene descritto semplicemente come un “MMORPG classico su PC/mobile”. Come capirete si tratta di una differenza sottile ma fondamentale. I problemi erano emersi già a partire dalla Closed Beta, nella quale i giocatori potevano spendere soldi veri per oggetti di gioco grazie allo store interno e si…
Diablo Immortal: maxare un personaggio può costare 100mila dollari
Lanciato solo pochi giorni fa, Diablo Immortal di Activision Blizzard e NetEase è sulla bocca di tutti i giocatori, ma non per buoni motivi. Le ultime polemiche riguardano la monetizzazione aggressiva da parte del gioco ed è questo l’argomento di cui parleremo anche oggi. Secondo i calcoli del canale YouTube Bellular News, l’esclusivo sistema di monetizzazione del titolo è impostato in modo da rendere il min-maxing (la perfetta ottimizzazione, minimizzare le debolezze e massimizzare i punti di forza) del personaggio uno sforzo estremamente costoso. Il nocciolo della questione è che Diablo Immortal consente ai giocatori di acquistare le cosiddette Gemme Leggendarie. Questi sono uno dei tre pilastri della progressione dei personaggi insieme all’equipaggiamento normale e al…
Diablo Immortal è il gioco più scaricato su App Store, polemiche per la monetizzazione aggressiva
Dopo solo un giorno dalla pubblicazione sugli store iOS e Google Play, Diablo Immortal è già diventato il titolo più scaricato sull’App Store statunitense di Apple. Lo ha annunciato Blizzard su Twitter, ringraziando gli utenti per il successo. Tuttavia non mancano le polemiche, sia per la monetizzazione aggressiva che per il porting PC non all’altezza. Il gioco, su telefono, rimane un bel vedere. Avere la possibilità di giocare un vero Diablo ovunque siamo rimane molto interessante e le performance su smartphone sono ottime, ma ricordiamo che parliamo comunque di un free-to-play e molti utenti su Reddit denunciano quelle che sembrano delle “pratiche losche”. Come spesso accade per questi titoli, sembra che gli acquisti in-game favoriscano eccessivamente…
Lost Ark in Occidente potrebbe essere pay to win
Cattive nubi all’orizzonte per Lost Ark, che dopo aver fatto sperare i giocatori occidentali con la notizia della sua release free-to-play in Europa e Nord America questo autunno, deve ora difendersi da pesanti accuse di pay to win. Il thread più trafficato su Reddit/mmorpg oggi si chiama proprio così: Confermato il Pay To Win in Lost Ark, versione EU/NA. L’autore è u/swaghettiyolonese_, che è un probabile fake creato per evitare ritorsioni. Il titolo sensazionalistico cela però tre punti piuttosto importanti, in particolare i primi due: 1) È possibile comprare dal cash shop degli outfit con statistiche vere e proprie, che non sono ottenibili in gioco in altro modo. Per la precisione, ci sono outfit leggendari che offrono…
Fallout 76: un frigorifero pay to win è la nuova pietra dello scandalo
L’ultimo aggiornamento per Fallout 76, la patch 13, ha portato alcune novità, come una nuova mappa per la modalità Nuclear Winter, o talune ricompense. Ma c’è un cambiamento in particolare di cui è necessario parlare, perchè esso ha suscitato una discreta shitstorm che a distanza di giorni non accenna ancora a placarsi. Si tratta dell’introduzione del Frigorifero nell’Atomic Shop, il luogo delle microtransazioni, dove acquistare roba del gioco per soldi veri. Questo frigorifero costa 700 Atom, che però non possono essere acquistati così precisamente, ma debbbono essere ottenuti tramite un bundle da 500 o da 1000, spendendo perciò almeno 10€. In termini di gameplay, il frigorifero riduce del 50% il tempo di ammuffimento dei cibi,…
Fallout 76: i repair kit non sono pay to win, secondo Bethesda
Ad aprile aveva fatto molto discutere l’annuncio dell’introduzione dei repair kit nell’Atomic Shop di Fallout 76, che permettono di ripristinare la condizione degli oggetti al 100% senza utilizzare materiali come normalmente si farebbe. A seguito di questo, la community ha imbracciato le armi e non le ha ancora lasciate. Perciò Bethesda ha deciso di uscire allo scoperto tramite un’intervista a PC Gamer del project lead Jeff Gardiner. In essa, egli afferma che i repair kit non sono “pay to win”, e che Fallout 76, sostanzialmente, non è un gioco competitivo – quindi è eliminato il concetto di pay to win alla base. Discuterò con chiunque sostenga che i repair kit facciano vincere al gioco. Prima…
Fallout 76: Bethesda introdurrà Repair Kit nel cash shop, accuse di pay to win
Ad ottobre 2018, Bethesda aveva dichiarato che lo store in-game di Fallout 76, l’Atomic Shop, non avrebbe avuto microtransazioni influenti sul gameplay, ma solo estetiche. Questa promessa sembra tuttavia essere venuta meno con l’annuncio della prossima introduzione dei Repair Kit nel cash shop. Nel contesto di questo cambiamento, molti giocatori si stanno rivolgendo al Fallout 76 Market per esplorare opzioni alternative. I Repair Kit, infatti, permettono di ripristinare la condizione degli oggetti al 100%, senza utilizzare materiali. Esiste perfino una versione improved che li ripristina al 150%, ma questi non sembra verranno venduti nello shop, bensì saranno dati solo come ricompensa di alcune missioni. La giustificazione dell’aggiunta è da ricercarsi nella volontà di Bethesda di “provare qualcosa di nuovo circa…