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La TOP 5 del 2017 secondo Jin – Editoriale

La TOP 5 del 2017 secondo Jin – Editoriale

Siamo agli sgoccioli di questo 2017. Un anno che ha portato enormi soddisfazioni a tutti i giocatori, cosa che per inciso non accadeva in modo così massiccio da molto tempo. Proprio per celebrare tanta abbondanza, ho pensato di stilare una personalissima top 5, prendendo in esame soltanto le uscite di quest’anno che – come ovvio che sia – io ho avuto modo e piacere di giocare. Una lista più che una classifica, senza voler per questo nulla togliere ad altrettanti bellissimi giochi che, purtroppo, non ho avuto la possibilità di provare con mano… ancora. Nei commenti, sentitevi liberi di esprimere le vostre esperienze videoludiche più soddisfacenti di questa edizione “2K17” ma, intanto, diamo il via…

Cuphead – Recensione

Cuphead – Recensione

Ci sono, a volte, i giochi che non ti aspetti. Ci sono, altre volte, i giochi che aspetti per anni. Li aspetti, li rinviano e li aspetti ancora. Ci sono poi giochi che, dopo attese lunghissime, finalmente arrivano e che spesso deludono l’enorme hype creatosi attorno, quasi fosse una nube tossica. Non è questo il caso di Cuphead, coloratissimo e divertentissimo sparatutto a scorrimento di cui Asczor ha già parlato nelle scorse settimane. Cuphead è stato creato dalle menti di due fratelli, Jared e Chad Moldenhauer, che da soli compongono lo Studio MDHR. Disponibile su Xbox One e PC (via Steam, GOG.com e Windows Store) al prezzo di 19,99€, noi lo abbiamo giocato (e finito!) e nelle…

DEVONO I CRITICI ESSERE BRAVI IN CIO’ CHE CRITICANO? – IL COMMENTO DI ASCZOR

DEVONO I CRITICI ESSERE BRAVI IN CIO’ CHE CRITICANO? – IL COMMENTO DI ASCZOR

Inutile negarlo: il rapporto tra la critica ed il prodotto criticato è da sempre molto difficile. Del resto, un pensiero che viene espresso frequentemente è che chi critica non sa fare, dunque il suo ruolo non può essere altro che di commentare ciò che altri hanno fatto. Da ciò discenderebbe una qualche inferiorità del commentatore rispetto al produttore dell’opera: il primo non fa altro che fruire di qualcosa che non saprebbe fare da solo e, in base alla sua millantata esperienza, ne dà un giudizio; il secondo, invece, è quello da cui tutto origina e grazie al quale il critico lavora – per questo dev’essere senz’altro più in alto nella scala gerarchica della società. Iginio…