La protesta di Hong Kong si è spenta sulle maggiori fonti di informazione, ma non a Hong Kong. Le proteste non sono finite e continuano imperterrite, soprattutto durante i weekend. Ho recuperato in questi giorni l’intervista completa del canale People Make Games a Blitzchung, giocatore professionista di Hearthstone bannato dalle competizioni a causa del suo manifesto sostegno alle proteste di Hong Kong durante un’intervista post-partita. Il fatto mi ribolle ancora nelle vene e nutro profonda delusione nei confronti di Blizzard. Non è sufficiente cercare di mettere le toppe durante il discorso di apertura della BlizzCon del 2019: limitare la libertà di pensiero e di espressione di un giocatore è una grave violazione delle libertà personali.…
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Blitzchung non ha rimpianti sul suo comportamento dopo il ban da Hearthstone
Ve lo ricorderete: Blitzchung era quel pro player di Hearthstone che aveva dato origine al Blizzardgate, uno dei più grandi scandali videoludici dei nostri tempi, dopo aver supportato esplicitamente le ragioni dei protestanti di Hong Kong, guadagnandosi un ban dai tornei di Hearthstone per ben sei mesi nel frattempo. Oggi, il canale YouTube People Make Games ha rilasciato un’intervista con il pro-player, che ammette di aver corso un grande rischio nel parlare a favore dei manifestanti di Hong Kong (anzi, in realtà aveva fatto di più: aveva pronunciato una frase nota per essere il motto della rivolta), ma non si mostra minimamente pentito del suo comportamento. “Se potessi tornare indietro”, ha detto, “rifarei le stesse cose, perché sono cose che…
Proteste in favore di Hong Kong davanti ai cancelli della BlizzCon 2019
Anche in occasione della BlizzCon 2019 continua la querelle circa la decisione di Blizzard di sospendere il giocatore professionista Chung “Blitzchung” Ng Wai. Il giocatore è reo di aver manifestato il proprio sostegno a Hong Kong alla fine del torneo Grandmasters di Hearthstone. Come annunciato nelle scorse settimane, durante la cerimonia d’apertura molti attivisti dell’organizzazione no-profit Fight for the Future si sono mobilitati per distribuire, ed invitare a indossare durante le varie conferenze, magliette rappresentanti Mei, personaggio di Overwatch diventato simbolo della protesta, mentre sventola una bandiera di Hong Kong. Le rivendicazioni di Fight for the Future sono mirate ad ottenere la libertà d’espressione ed i diritti civili senza causare danni nei confronti del personale…
Blizzardgate: Mitsubishi si toglie dagli sponsor, le proteste sono “piene d’impeto” in vista della BlizzCon
Continua dopo qualche giorno di stop il grande caso Blizzardgate, che ha portato in poco tempo l’internet a schierarsi contro la manovra di Blizzard di bannare Blitzchung, pro player di Hearthstone, dopo che nel corso di un torneo aveva mostrato supporto nei confronti dei manifestanti di Hong Kong. Tra l’altro, potete fruire di un riassuntone della materia grazie a questo nostro video speciale. Adesso è Mitsubishi a far parlare di sé: l’importante impresa giapponese ha rotto i rapporti di sponsorizzazione che aveva con Blizzard nell’Asia Pacific Hearthstone Tournament. Per la verità, il logo Mitsubishi era già stato fatto sparire pochi giorni dopo il ban di Blitzchung, ma oggi è arrivata l’ufficialità. Contemporaneamente a ciò, Dayton Young, uno…
Blizzardgate: un gruppo di politici americani riprende Blizzard con una lettera
Un gruppo abbastanza cospicuo di politici americani, tra i quali figurano Alexandra Ocasio-Cortez, la più giovane parlamentare donna nella storia degli USA, e Marco Rubio, senatore della Florida e repubblicano hardcore, hanno firmato una lettera indirizzata a Blizzard, per la precisione al CEO Bobby Kotick. In essa non vanno molto per il sottile: è criticato l’atteggiamento che la software house ha avuto ed è mostrata preoccupazione verso il futuro, qualora Blizzard decida di continuare con l’attuale comportamento. Ma vediamo insieme la traduzione completa: leggetela perché non va certo per il sottile. Scriviamo per esprimere la nostra profonda preoccupazione riguardo alla decisione di Activision Blizzard di bannare il giocatore Ng Wai Chung e di impedirgli di…
Recap del Blizzardgate: Blizzard, Blitzchung, Hong Kong e Cina – Video speciale
Perché in questi giorni tutto l’internet (o quasi) sta parlando male di Blizzard? Se non siete aggiornati sulle ultime vicende ci pensiamo noi: in questo video speciale vi spieghiamo tutto ciò che c’è da sapere per mettersi al pari con gli attuali avvenimenti del Blizzardgate, il più grande scandalo videoludico del 2019 e forse anche qualcosa in più. Se dopo aver visto il video in calce all’articolo voleste approfondire ogni aspetto trattato, fonti incluse, ecco tutte le news in cui ne abbiamo parlato su MMO.it: L’inizio: Blizzard banna un pro player di Hearthstone, Blitzchung, per aver supportato Hong Kong. La shitstorm continua e si fa sempre più pesante. Blizzard fa marcia indietro sul ban di…
Nintendo si discosta da Blizzard rimborsando Overwatch su Switch a chiunque lo richieda
Dopo la cancellazione dell’evento di lancio di Overwatch su Nintendo Switch, i rapporti tra Blizzard e Nintendo si sono raffreddati a tal punto che la prima non ha voluto pubblicizzare l’uscita del famoso gioco per la sua console. Tradizionalmente infatti Nintendo condivide sui suoi canali social la notizia dell’uscita di un titolo importante per una sua console, dandogli visibilità e giustamente tirando acqua al suo mulino. Questo comportamento è peculiare, sia perché manca di un precedente, sia perché Overwatch era, comprensibilmente, un titolo molto atteso su Switch. La collaborazione tra Nintendo e Blizzard, poi, sembrava filare liscia: sembrava perfino quasi confermato un crossover che avrebbe visto Tracer di Overwatch come personaggio giocabile su Super Smash Bros. Ultimate. Sembra…
Blizzard banna per sei mesi anche l’American University team che aveva supportato Hong Kong
Ancora una volta si parla di Blizzard e del suo attuale difficile rapporto con la censura. È notizia di oggi infatti che il team American University, di cui avevamo parlato brevemente riassumendo le polemiche che avevano contornato la scelta di Blizzard di bannare Blitzchung, è stato bannato per sei mesi. Una sanzione pertanto uguale a quella comminata a Blitzchung stesso. Il team aveva esposto un cartello in diretta streaming nel corso di una partita ufficiale di Hearthstone, durante il torneo Hearthstone Collegiate, supportando le vedute dei protestanti di Hong Kong. In esso vi era scritto: “Free Hong Kong, Boycott Blizzard”. La mail del ban è stata prontamente diffusa su Twitter, e non ha mancato di…
Scandalo Blizzard-Hong Kong: si stanno organizzando proteste in vista della BlizzCon
In questi giorni non si parla quasi d’altro che dello scandalo che ha colpito Blizzard dopo la sua decisione di bannare il pro player di Hearthstone Blitzchung per aver espresso simpatia verso le proteste di Hong Kong. Anche se Blizzard ha dichiarato che la vera motivazione dietro il ban non è dovuta alle opinioni espresse dal giocatore, ma semplicemente dal fatto che egli ha violato le regole del torneo (che prevedevano di non dover esprimere conclusioni politiche), in molti non credono alle parole della software house. Adesso, sembra che l’indignazione verrà trasferita dal mondo virtuale a quello reale: è stata infatti organizzata una protesta prevista per il primo giorno della BlizzCon, il 1° novembre. A…
Blizzard fa marcia indietro sul ban di Blitzchung con un post che sa di revisionismo storico
La notizia che spinge di più in questi giorni è senz’altro quella del ban di Blitzchung ad opera di Blizzard durante il 2019 Hearthstone Grandmasters dopo che aveva espresso delle vedute a favore dei dimostranti di Hong Kong. Ne è seguita la shitstorm politico/videoludica più grande di tutti i tempi, ampiamente raccontata e compendiata dal nostro articolo. La situazione si è infiammata a tal punto che il silenzio non è stato più ritenuto sufficiente dai vertici di Blizzard per gestire la situazione. Fino a ieri notte, infatti, la software house non aveva lasciato trapelare nulla di ufficiale, probabilmente augurandosi che la situazione si sarebbe spenta da sola. Ma così non è stato, e perciò J. Allen Brack,…