Quello degli MMO è un genere complesso e, per quanto nel corso degli anni molte cose si siano semplificate, per un novizio resta complicato approcciarlo da zero.
Visto che due delle domande che ci ponete più spesso sono “Da quale MMO dovrei iniziare?” e “Che classe mi consigliate?”, abbiamo deciso di realizzare per voi la guida definitiva per iniziare a giocare gli MMO, partendo dalla scelta del gioco, passando alla scelta della classe e tante altre cose che possono aiutarvi a muovere i primi passi nel fantastico mondo degli MMO.
Prima di partire è bene specificare che il genere degli MMO si è evoluto e stratificato parecchio negli anni. Per comodità oggi parleremo principalmente di MMORPG, l’esponente più conosciuto e rappresentato nel genere, quello a cui si fa maggiormente riferimento quanto si parla di questa tipologia di giochi.
I modelli di business
Produrre e mantenere un MMO è un processo costoso, quindi, come prima cosa, è bene specificare con quali modelli economici questi giochi vengono proposti. Sostanzialmente esistono tre formule: buy-to-play, pay-to-play e free to play.
Il modello buy-to-play è il più semplice: si compra il gioco e si può giocare per sempre senza spendere altri soldi, almeno teoricamente, perchè poi nel pratico sono spesso presenti espansioni a pagamento che vanno acquistate a parte, negozi interni e talvolta Season Pass. Esempi di questo tipo sono The Elder Scrolls Online e New World.
Nel modello pay-to-play, oltre ad acquistare il gioco, bisogna pagare ogni mese un abbonamento mensile (che solitamente si aggira tra i 10 e i 15 euro). Spesso anche le espansioni sono a pagamento, ma generalmente quelle vecchie vengono incluse nell’acquisto del gioco base. Non sono presenti Season Pass e gli store includono perlopiù skin (che spesso possono essere ottenute giocando) e oggetti per velocizzare la progressione. Giochi che seguono questo modello sono World of Warcraft o Final Fantasy XIV.
Infine, nel modello free-to-play il gioco base è gratuito, ma con la possibilità di sbloccare contenuti e funzionalità extra a pagamento. Naturalmente è presente un Season Pass e uno store interno con microtransazioni. Con i soldi reali si possono acquistare skin e, nei modelli meno onesti, anche potenziamenti e facilitazioni che non possono essere ottenute in altri modi. In quel caso si parla di pay-to-win, ed è una pratica mal vista dai giocatori. Esempi di giochi free-to-play sono Guild Wars 2, Albion Online e Throne and Liberty.
Naturalmente non esiste un modello che sia universalmente migliore, visto che tutti presentano vantaggi e svantaggi, ma proveremo a darvi una breve spiegazione sul quale sia il modello più sostenibile.
Il modello pay-to-play è sicuramente il più costoso per il giocatore, ma è anche quello che, sul lungo andare, è più bilanciato, visto che garantisce un gioco sempre aggiornato e non spinge su monetizzazioni aggiuntive. Ma è anche vero che richiede un esborso costante di denaro, pertanto solo pochissimi giochi sono riusciti a mantenerlo, mentre in alcuni casi, come ad esempio il già citato The Elder Scrolls Online, il canone mensile è opzionale. Il nostro consiglio, nel caso in cui vogliate giocare un MMO pay-to-play, è di rinunciare magari a un servizio in streaming ad abbonamento (come Netflix per capirci) o acquistare un gioco in meno, e in cambio reinvestire i soldi finanziati per pagare il canone mensile. Ci rendiamo conto che non è un modello apprezzato da molti utenti, ma è anche vero che due tra i migliori esponenti del genere lo adottano, quindi è l’unico modo per giocarli.
Il modello free-to-play è sicuramente il più accogliente per i nuovi giocatori, ma sul lungo andare spesso predilige gli utenti paganti, o spinge verso un grinding eccessivo. Esistono alcuni prodotti in cui questo non avviene, ma ne parleremo dopo. Questo sistema è utile se volete provare un titolo senza spendere nulla, ma ai livelli avanzati potreste trovarvi bloccati o rallentati: vi assicuriamo che trovarvi limitati dopo aver investito un centinaio di ore di gioco non è piacevole, ma per un approccio più casual può valerne la pena.
Il modello buy-to-play è probabilmente il più bilanciato, visto che può essere generalmente giocato senza spese aggiuntive, escluse le espansioni (che comunque sono a pagamento in quasi tutti gli MMO). La presenza di un Season Pass o un abbonamento facoltativo può far storcere il naso, ma resta il giusto compromesso tra i vari sistemi economici.
Da quale gioco iniziare
Dopo che vi abbiamo illustrato i vari sistemi economici è bene scegliere il titolo migliore da cui iniziare la propria avventura. Ora vi verrebbe da pensare che probabilmente la cosa più semplice è prendere il primo MMORPG free-to-play e imparare le basi da quello. Beh, purtroppo la questione non è così semplice: alcuni giochi sono estremamente ostici, soprattutto per i novellini, o richiedono un gruppo per essere giocati, quindi non sono indicati per i principianti. Ma non preoccupatevi, vi indicheremo i prodotti con cui è meglio iniziare e perchè.
Ovviamente se avete amici che giocano seriamente a un MMO vi consigliamo di buttarvi su quello e farvi aiutare da loro, ma come muovervi nel caso in cui non conosciate nessuno?
Noi di MMO.it abbiamo selezionato tre titoli che sono perfetti per un principiante: World of Warcraft, Final Fantasy XIV e Guild Wars 2. Questi offrono tutti un periodo di prova gratuito, che dipende dal livello raggiunto e non dall’effettivo tempo giocato, hanno una curva d’apprendimento graduale e, soprattutto, possono essere goduti anche se giocati in maniera più casual, senza che l’esperienza ne esca in alcun modo mutilata.
Guild Wars presenta un modello economico onestissimo, visto che è giocabile gratuitamente fino alla prima espansione e spesso offre sconti notevoli per le espansioni successive. Inoltre prende abbastanza il giocatore per mano, lungo la storia principale, in modo che possa crescere e imparare le basi.
World of Warcraft, dal canto suo, permette di giocare gratuitamente i primi 20 livelli, che sono appena sufficienti per capire se il gioco piace o meno, però poi bisogna acquistarlo insieme all’ultima espansione e, soprattutto, pagare l’abbonamento. Ma se WoW è sulla cresta dell’onda da oltre 20 anni un motivo ci sarà, quindi può avere senso iniziare, come hanno fatto molti, dall’MMO per antonomasia.
Nonostante il canone mensile, anche Final Fantasy XIV potrebbe essere un ottimo modo di approcciarsi al genere per un novizio: il gioco è giocabile gratuitamente con delle piccolissime limitazioni fino a livello 70, includendo le prime due espansioni, Heavensward e Stormblood, il che si traduce in centinaia di ore di contenuti senza dover mettere mano al portafoglio, un numero più che sufficiente per farvi capire se il gioco fa al caso vostro e se volete investire i vostri soldi su esso.
Non è solo per il modello economico che consigliamo Final Fantasy XIV, ma anche per come si approccia ai giocatori: la storia principale è obbligatoria e i vari dungeon e incontri si sbloccano proseguendola. Il gioco ha un enorme focus sulla trama che insegna ai giocatori tutte le meccaniche degli MMO, aumentando gradualmente la difficoltà e accompagnando sempre l’utente in tutti i suoi passi.
Il principale vantaggio di Final Fantasy è che le classi non sono fisse ma possono essere cambiate durante l’avventura, pertanto un novizio non corre il rischio di giocare per ore per poi rendersi conto che sta utilizzando una classe per cui non si sente adeguato. Andremo ad approfondire il discorso classi più avanti, quindi non preoccupatevi.
Gli MMO si dividono a loro volta in due categorie: i cosiddetti “themepark” e i “sandbox”. Semplificando, con themepark si intendono quegli MMO che propongono un’esperienza e una progressione più guidate: lasciano meno libertà al giocatore, ma allo stesso tempo non c’è mai il rischio che un nuovo utente si trovi perso, senza sapere cosa fare. Al contrario nei sandbox le direttive date dal gioco sono minime: il giocatore non deve seguire una storia prefissata e ha totale libertà, ma deve riuscire a cavarsela senza aiuti all’interno di un mondo spietato, quindi giocare e cooperare con altre persone diventa spesso fondamentale. Due esempi di MMO sandbox sono EVE Online e Albion Online.
Se siete alle prime armi noi vi consigliamo di partire dai themepark, dato che offrono un’esperienza più guidata, ma quando sarete più esperti nel genere provate anche i sandbox, perché possono riservare grandi soddisfazioni.
La scelta del server
Una volta che avrete scelto il gioco, la prima cosa da fare è scegliere un server. Dovete sapere che gli MMO sono giochi enormi ed è impossibile contenere tutti i giocatori in un singolo server, pertanto, a seconda del numero di utenti, esistono diversi server di diverse aree geografiche. Per evitare latenze eccessive vi consigliamo sempre di scegliere un server europeo (se giocate dall’Europa naturalmente).
In molti casi è impossibile spostare il proprio personaggio in altri server o giocare con giocatori non presenti nel proprio, o comunque il cambio di server è un servizio a pagamento, quindi viene da sè che questa scelta è fondamentale se si vuole giocare con i propri amici o con una specifica community.
Se avete amici che giocano, vi basta registrare il vostro personaggio nel loro stesso server. Nel caso in cui invece stiate giocando da soli, cercate di informarvi su qual è il server con più giocatori attivi, dove si trova una gilda di cui avete sentito parlare, oppure dove si trova la community italiana. Potete tranquillamente reperire informazioni su Google o Reddit, o cercare vari gruppi su Facebook o Discord.
Una nota: da qualche anno alcuni MMO utilizzano la tecnologia dei mega server, quindi non è più necessario scegliere in quale server giocare, ma solo l’area geografica di riferimento. Ad esempio è il caso di The Elder Scrolls Online, Guild Wars 2 e Black Desert.
La scelta della classe
Ora un’altra parte fondamentale nel percorso di un MMORPG, la scelta della classe o del ruolo da interpretare. Storicamente le classi si dividono della cosidetta “trinità”, ovvero tank, healer e damage dealer. Prima di iniziare dovete pensare bene a come volete giocare: preferite supportare gli alleati, attirare su di voi le attenzioni dei nemici o essere quelli che arrecano danni? Si tratta di una scelta che va ponderata con attenzione perchè, salvo alcune eccezioni come Final Fantasy XIV, sarà possibile cambiare classe solo creando un nuovo personaggio.
I tank sono classi più resistenti, che si occupano di attirare le attenzioni dei nemici e assorbire i danni. I DPS sono i personaggi votati all’attacco il cui scopo è ridurre i punti vita dei nemici, mentre gli healer curano il gruppo e generalmente si occupano dei buff e debuff.
Non c’è una regola generale da seguire per scegliere una classe, visto che variano da gioco a gioco, ma generalmente i DPS sono le classi più gettonate e anche le più semplici da approcciare per un novizio. Ma tenete bene a mente che questo è un discorso generale, che potrebbe non valere per voi.
Il consiglio è: pensate allo stile di gioco che volete adottare e informatevi su quale può essere la classe più adatta a voi. Generalmente, se state cercando un party per un raid o dungeon, essere tank o healer vi renderà la ricerca più semplice, visto che sono le classi più richieste in qualsiasi MMO.
I primi passi
Dopo aver scelto server e classe, è il momento di lanciarsi all’avventura!
Solitamente all’inizio ogni MMO propone una fase di leveling, ovvero quella fase più o meno lunga in cui il personaggio sale di livello finchè non raggiunge il level cap. È una componente fondamentale del gioco e serve per farvi crescere e imparare tutte le meccaniche della vostra classe.
L’endgame invece è la parte di gioco che inizia dopo la fine della storia, una volta raggiunto il livello massimo, e include tutti i contenuti più avanzati, che richiedono cooperazione tra i giocatori per essere portati a termine. L’endgame viene spesso definito come il momento in cui un MMO “inizia davvero”, ma per arrivarci ci vorrà tempo, quindi non preoccupateneve troppo all’inizio.
Il consiglio generale è di seguire la trama principale con calma e di fare le secondarie solo nel caso in cui vogliate fare pratica o esplorare il mondo virtuale. Nella maggior parte dei titoli le side quest possono essere tranquillamente saltate, quindi non preoccupatevi troppo di doverle completare tutte: la main quest dovrebbe darvi sufficiente esperienza per proseguire.
Se avete dubbi o curiosità non esistate a scrivere nella chat generale di gioco, specificando che siete nuovi. Solitamente i giocatori sono sempre ben lieti di aiutare i nuovi utenti, quindi non siate timidi.
Le gilde
Nonostante gli MMO si stiano spostando sempre di più verso un modello che permette anche ai giocatori solitari di godere del gioco, il fulcro centrale resta sempre l’interazione con gli altri utenti.
Se avete seguito il nostro consiglio e avete chiesto aiuto, potreste essere già stati invitati in una gilda. In caso contrario sappiate che prima o poi sarà bene che ne troviate una.
Le gilde sono comunità organizzate di giocatori che si ritrovano insieme per aiutarsi e affrontare in gruppo i contenuti più o meno avanzati di un MMO. Nelle gilde potrete trovare compagni con cui affrontare i dungeon, o giocatori veterani che vi insegneranno come muovervi. Le gilde possono essere scelte nella schermata apposita di ogni MMO, oppure potete cercare online se ci sono gilde particolari che vi ispirano alle quali volete unirvi. Vi raccomandiamo di non tralasciare questo aspetto, perchè entrare in una gilda può cambiare completamente la vostra esperienza.
Consigli finali
Ora vi abbiamo detto quasi tutto quello che serve sapere per iniziare a giocare un MMORPG. Questo è un tipo di gioco lungo, che, sebbene sia diventato molto più accessibile con gli anni, richiede impegno e tempo, pertanto armatevi di pazienza e non pensate di voler fare tutto e subito. Godetevi il viaggio, esplorate il mondo virtuale e imparate con calma tutte le meccaniche.
Un consiglio che ci sentiamo di darvi è di conoscere l’inglese almeno a livello basico, visto che è la lingua più utilizzata nelle varie community e la maggior parte delle guide è scritta nella lingua di Albione. Inoltre molti MMO non sono tradotti in italiano. Conoscere la lingua d’oltremanica vi aiuterà non poco ad ambientarvi e a comunicare con gli altri utenti. Non serve un livello eccelso, ma tenetene conto.
Vi raccomandiamo di non essere timidi e non farvi scrupoli a fare domande nei forum o all’interno della chat di gioco. Nessuno nasce esperto e spesso i giocatori più navigati aiutano volentieri i nuovi utenti, se questi si dimostrano volenterosi di imparare. Gli MMO sono pensati per essere usurfruiti in gruppo, quindi socializzate a più non posso!
Vi ringraziamo per essere arrivati fin qua. Ci auguriamo che questa guida abbia fatto chiarezza su quali sono i migliori MMO per iniziare e speriamo di avervi fatto venire voglia di iniziare questo lungo, ma fantastico viaggio.
Fateci sapere con quali titoli avete conosciuto il genere MMO o, se siete esperti, che consigli dareste ai nuovi giocatori, perchè sappiamo che siete dei grandi.
Sempre connessi, aggiornati, massivi!

Inizia a giocare ai videogiochi alla tenera età di tre anni con un’Amiga. Vede l’illuminazione quando, all’età di otto anni, riceve un Game Boy Color con Pokémon Blu. Da lì diventa un videogiocatore onnivoro sia su console che su PC, specializzandosi soprattutto in (J)RPG e gestionali. Da buon Nintendaro prova quasi tutto quello che porta il simbolo della grande N: si dice che abbia più di 100 Amiibo. Sta solo aspettando che la casa Kyoto produca il suo MMO per dire definitivamente addio alla vita sociale. Tra le sue passioni si annoverano fumetti, musica e cinema.
Attualmente vive a Praga, dove sta svolgendo un PhD in Biologia cellulare. Potete trovarlo su Steam o sul canale Discord di MMO.it.
Manca il modello Pay to Win (p2w)… il mio preferito hehe (scherzo… forse).
😉
l’ho citato :P
Ok, mi era sfuggito…. 😊