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Kingdom Come: Deliverance 2 ha già venduto oltre un milione di copie

Kingdom Come: Deliverance 2 ha già venduto oltre un milione di copie

E dopo meno di 24 ore dalla pubblicazione ufficiale di Kingdom Come: Deliverance 2, il secondo capitolo della serie medievale di Warhorse Studios, è già stato superato il milione di copie vendute.

Con un post sulla pagina Steam, il team ha festeggiato il traguardo definendo il gioco “un trionfo”. Si tratta del seguito diretto del primo titolo del 2018 e segue le vicende di Henry nella Boemia del XV secolo, un luogo caotico che vede il sorgere di una resistenza a favore del re imprigionato, Venceslao IV, contro l’usurpatore re Sigismondo. Henry continua anche il suo personale cammino di vendetta contro Istvan Toth affiancato da Hans Capon. In calce all’articolo potete vedere il trailer di lancio.

Questo secondo capitolo espande ancora di più la componente RPG del gioco, approfondendola con ulteriori abilità oltre quelle già presenti nel primo capitolo, e ne lima i principali difetti. Kingdom Come: Deliverance 2 è stato accolto molto bene sia dalla critica che dal pubblico. Al momento su Metacritic ha un metascore di 88, mentre la media delle recensioni su Steam è “Molto positiva“, con il 91% degli utenti che lo stanno apprezzando. Inoltre ha fatto registrare un picco di oltre 183.000 giocatori online sullo store di Valve.

Se siete interessati, potete acquistare Kingdom Come: Deliverance 2 su PlayStation 5Xbox Series X/S e PC tramite Steam ed Epic Games Store a 59,99€ per la versione Standard e 79,99€ per la versione Gold, che include l’Expansion Pass (acquistabile anche a parte per 29,99€) che darà l’accesso, quando saranno pubblicate, alle tre espansioni previste: Morte su tela, in arrivo tra aprile e giugno; L’eredità della forgia, in arrivo tra luglio e settembre; e infine Mysteria Ecclesiae, in arrivo tra ottobre e dicembre.

Voi state giocando a Kingdom Come: Deliverance 2?

 

 

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Tankard

Ancora devo provarlo, però vale sempre la pena ricordare che se non fosse per Kickstarter e tutta la gente che ha finanziato il primo capitolo (tanti anche “indirizzati” da Chris Roberts che aveva pubblicizzato il progetto, anche in virtù di una collaborazione tra i due sviluppatori poi sfumata per via di un cambio di direzione lato Kingdom Come) quando Warhorse era uno studio appena nato, probabilmente oggi non saremmo qui a parlare di questo sequel. Poi magari vista la bontà del prodotto e il potenziale dello studio avrebbero comunque trovato dei finanziatori esterni, ma chi può dirlo.
Comunque è giusto per dire che il crowdfunding non è il male assoluto, escono cose buone anche da lì, ma bisogna saper scremare il buono da tanti progetti buttati lì più o meno a caso da gente che oltre a tante belle speranze non ha poi molto di concreto da offrire.

Senryu

Il problema delle campagne kickstarter è che ormai son ai livelli di “1 su 1000 ce la fa”. Abbiamo giochi tipo Chronicle of Elyria che son stati una Scammata totale, altri che non son mai usciti perchè semplicemente i devs hanno promesso mari e monti e poi boh, non si sa che fine abbiano fatto, e per finire giochi alla Crowfall, che hanno avuto una campagna kickstarter di Enorme successo (hanno fatto su 1.7 Milioni di degli 800mila prefissati), e sappiamo tutti come è andata a finire, quando è uscito era una schifezza totale, buggato e mal ottimizzato e tempo zero han chiuso baracca e burattini dicendo che “lo facevano per tornare a lavoro sul gioco e migliorarlo” promettendo che sarebbe tornato…questo più di 2 anni fa…
Ah, quasi dimenticavo, c’è anche Ashes of Creation, che son passati 8 anni dalla campagna kickstarter (con la quale han fatto su quasi 3 milioni e mezzo, per poi continuare a vendere pacchetti supporter ad oltranza), e stanno ancora in alto mare in fase di alpha 2.

Tankard

Indubbiamente, c’è molto da scremare.. e credo anche che il “periodo d’oro” di KS sia un po’ passato, anche perché 10 anni fa c’erano altri costi rispetto a oggi.. e inoltre è diverso tra un single player (che una volta completato il grsso del lavoro è finito) e un mmorpg (che va sviluppato anche dopo il lancio, ha bisogno dei server, ecc ecc).
Questo non vuol dire che ormai non ci sia più speranza per i giochi in crowdfunding, ma piuttosto che devono essere giochi con obiettivi realizzabili, alla portata per le capacità di chi li vuole realizzare e coerenti con il budget a disposizione. Purtroppo gli mmorpg in crowdfunding quasi sempre non rispettano questi requisiti o perché tutti vogliono strafare e proporre il titolo definivo, o perché dalla loro parte hanno tante idee ma poca capacità realizzativa/gestionale.
Spero di non passare per quello logorroico che scrive sempre le stesse cose :D avendolo già scritto in altri commenti, ma personalmente non ho mai finanziato un mmorpg proprio per questi motivi. Il progetto che più si può avvicinare è Elite, ma per il resto direi solo single player o single qualche modalità online, ma non mmorpg veri e propri.
Però appunto, il mio commento iniziale era relativo al concetto che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, perché qualcosa di buono da KS è uscito. E comunque la regola d’oro è sempre contribuire con cifre ridotte ma più di tutto con soldi che si è disposti a perdere, altrimenti meglio evitare a priori.