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Fractured Online: numeri della svolta free-to-play deludenti, il team si riduce a tre sviluppatori

Fractured Online: numeri della svolta free-to-play deludenti, il team si riduce a tre sviluppatori

Con un post su Discord il CEO di Dynamight Studios Jacopo Gallelli ha informato la community sul 2025 di Fractured Online, l’MMORPG sandbox indie uscito ufficialmente lo scorso luglio e che lo scorso novembre è diventato free-to-play.

Purtroppo le cose non sono andate bene per la compagnia italiana: nonostante una nicchia di giocatori affezionati, la svolta al modello gratuito non è riuscita ad attirare il numero di giocatori sperato. Il mancato traguardo ha causato diversi disagi e spiacevoli risvolti economici, che hanno portato ad una inevitabile decisione per il team di sviluppo.

Sia io che l’azienda stiamo attraversando un periodo difficile. Lasciate che vi faccia un riassunto di cosa sta succedendo. Il lancio completo in estate e la transizione a F2P di novembre hanno avuto risultati ben al di sotto delle aspettative. Più avanti spiegherò meglio i motivi, ma in poche parole: avevamo a malapena un budget da spendere per il marketing e abbiamo dovuto affrontare una concorrenza seria questo autunno.

Per questo motivo dalla fine di dicembre, abbiamo dovuto ridurre il team a me, Andrea e Michele (i tre fondatori). Quindi sì, ora ci sono solo 3 persone che lavorano a tempo pieno sul gioco invece di 7. Copriamo tutte le esigenze del gioco (design, sviluppo e grafica), ma c’è un limite alla velocità con cui 3 persone sono in grado di fornire contenuti.

Noi tre lavoriamo senza stipendio, come abbiamo fatto negli ultimi due anni, dato che tutti i ricavi del gioco sono serviti a pagare il resto del team (e sono stati appena sufficienti per quello). Questo non rende le cose più facili, ma lo sviluppo di Fractured Online va avanti. Fortunatamente il backend è stabile, quindi possiamo concentrarci su nuove funzionalità e i ricavi sono sufficienti per pagare i server, le tasse e un po’ per noi stessi.

Tra lo stato dell’azienda e altre cose che sono successe nella mia vita, sono entrato in un… mini burnout? Semplicemente non riuscivo più a lavorare. Sono passate tre settimane e la situazione sta migliorando. Tra qualche giorno sarò in grado di riprendere a lavorare, credo, e darvi un riepilogo dei progressi sui dungeon e una roadmap.

Ho provato, e continuerò a provare, a garantire nuovi investimenti per l’azienda. Anche questo è molto difficile, dato che l’intera industria dei videogiochi non è in buone condizioni di salute in questo periodo.

Insomma, nonostante tutto Dynamight Studios va avanti. Per ora il team sembra aver evitato decisioni ancor più critiche, ma è evidente che sta navigando tra diverse difficoltà e con meno forze per portare avanti i nuovi contenuti di Fractured Online.

Vi ricordiamo che sul titolo è ancora attiva Stagione 1 e fino all’Epifania è possibile trovare le mount skin delle renne natalizie. Se volete provare il gioco basta andare sito ufficiale o su Steam, dove ad oggi presenta delle recensioni “Nella media“, col 56% di valutazioni positive da parte degli utenti.

Infine se volete approfondire potete recuperare il nostro Salotto degli MMO di luglio in cui abbiamo intervistato Jacopo Gallelli, mentre per restare aggiornati su tutte le novità legate a Fractured Online potete entrare nel gruppo Facebook dedicato.

Voi che ne pensate? Fractured riuscirà a risollevarsi?

 

 

Fonte

 

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Xerotos

Mi permetto solo di ricordare che un altro gioco indie, Pantheon, sta andando bene su steam con costate incremento di utenti.

Quindi non è solo questione di indie, se nella stessa categoria (MMORPG), Pantheon va bene mentre Fractured è in aria di chiusura forse qualche domanda bisognerebbe farsela…

BADA RODIOTI

Shhh! non puoi dirle certe cose qua! Gallelli è chiaramente un guru in quello che fa, se fractured è floppato malamente è solo perchè il settore è in crisi e basta, zippa.

Lorenzo "Plinious" Plini

Cosa che nessuno ha detto, ma ok 😁

MouseInDaHouse

Peccato, il progetto di per sé era pure interessante.

Hubo

Dispiace per la compagnia italiana, ma alla fine non è gran ché il gioco…

xman

e ma non lo sapevano ?? fai un prodotto vecchio ,brutto con combat noioso ,graficamernte antico da museo e poi che strrano la gente non ci gioca,vermante strano .e dai uno quando fa una cosa del genere deve prima pensare : ne vale la pena ?? la gente vuole questo ?e la risposta era NO la gente vuoe uin gioco NUOVO in tutte le sue sfaccettature hanno fallito giochi molto mnigliori di questo prima e questi sviluppatpri dove stavano?? non hanno minimamente tenuto conto del mercato degli MMOPRP in crisi profonda da anni,o fai un prodotto della madonna o hai chiuso ,era facile cambiare idea e non sprecare tempo

Luisen

“… dato che l’intera industria dei videogiochi non è in buone condizioni di salute in questo periodo”
Beh… finché fate giochi così brutti, la situazione non potrà che peggiorare.

Senryu

Dico solo che son praticamente le stesse parole di Sony dopo il MegaFlop di Concord 🤣

Lorenzo "Plinious" Plini

Beh, perché è vero

Senryu

Certo, è vero per i giochi BRUTTI e fatti male, perchè la gente stà imparando a non buttare i soldi a caso in titoli osceni.
Infatti nel 2024 abbiamo avuto piccole case di sviluppo che hanno letteralmente Asfaltato le “grandi” software house con il loro tripla & quadrupla A, vedi Helldivers2, space marines 2, Wukong, Stellarblade, Palworld.
E per rimanere in tema Sony, dopo che questi se ne sono usciti che il settore videoludico è in declino e gli Hero Shooter non vanno più, è uscito Marvel Rivals che ha avuto un successo niente male.

Lorenzo "Plinious" Plini

Che l’industria videoludica sia in crisi è oggettivo, ne hanno risentito anche giochi belli. Sono stati chiusi diversi studi che non se lo meritavano assolutamente. Purtroppo non è sempre tutto meritocratico.

Senryu

Veramente il settore videoludico è quello più remunerativo, ed è così da Anni, fatti pure una ricerca.
Sta cosa del “il gioco X ha fallito perchè il settore è in declino” stà proprio a zero, è una delle scuse inutili che usano per giustificare i fallimenti.
Fractured è un gioco brutto sotto la maggiorparte degli aspetti, inutile stare a campare scuse in aria perchè è un italiano che l’ha fatto.

Lorenzo "Plinious" Plini

Infatti non ho detto che il settore videoludico non sia quello più remunerativo. È ovvio che lo è, lo è da quando ancora andavo all’università.
Io non ho detto che il settore videoludico non sia remunerativo, ho detto che l’industria videoludica è in crisi, e questo è oggettivo. Tra il 2023 e il 2024 sono stati persi circa 25.000 posti di lavoro. Ripeto, 25MILA. Hai idea di cosa vuol dire?

Senryu

il succo resta, se fai un gioco bello —> la gente te lo compra —> tutti felici & contenti.
Infatti i giochi che ho citato sopra hanno venduto un botto.

Guardiamo invece una software house a “caso” che sta continuando a licenziare ad ondate, Ubisoft:
Dopo millemila reinvii ha fatto uscire Skull & bones, venduto a 70, SETTANTA €, perchè a detta loro, la qualità del gioco era Oltre il tripla A, diventando di fatto il primo Quadrupla A —> Esce, non passa molto perchè sia sotto gli occhi di tutti quanto il gioco non valga manco la metà del prezzo richiesto, il gioco ha un numero di vendite ridicolo, rispetto agli anni ed anni di sviluppo dietro.

Dopo millemila reinvii ha fatto uscire Xdefiant, che alle prime fasi di beta veniva definito il CoD killer pure dai fanboy di cod —> ma dopo quei mille mila reinvii, l’hype ovviamente è andato quasi a morire, per non parlare dei problemi principali che affliggevano il gioco sin dalle prime fasi di testing, come ad esempio le hitbox completamente sbarellate ed un prepotente ritardo nella registrazione dei colpi (per capirci, a volte si moriva a caso 2-3 secondi DOPO essersi messi a riparo, come se ci fosse latenza alta, ma era proprio un problema di registrazione dei colpi), questo, sommato alle poche mappe ed alla scarsità degli aggiornamenti, hanno fatto morire velocemente il gioco, il resto lo sapete, ci avete fatto pure la news (cosa abbastanza curiosa tra l’altro che il gioco chiude a giugno ma non si può più scaricare già da dicembre…) —> e via, altri licenziamenti

Star Wars: Outlaw: già il fatto che per fare la protagonista hanno preso una modella strafiga, e l’hanno imbruttita all’inverosimile, nelle più classiche metodologie woke, ha fatto allontanare molti anche solo dall’interessarsi al titolo, poi quando è uscito è diventato tipo un meme per quanto fosse tutto buggato e che l’intelligenza artificiale degli npc aveva l’ “intelligenza” di un sasso. Poi la beffa massima è stato il problema con i salvataggi da PS5 dell’early access (pagato 30€ in + della versione normale, per un totale di 109€), che non erano compatibili con la patch del day1, rendendo di fatto inutile l’early access…

Infine come ciliegina abbiamo Assassin’s Creed: Shadows, dove sembra che abbiano speso di più per pubblicizzare il gioco e diffondere le grandi gesta di Yasuke, il samurai ner- “di colore”, che per sviluppare il gioco stesso.

Ecco, tutti questi giochi non sono falliti perchè “il settore è in crisi”, ma perchè son stati fatti male, son stati fatti uscire pieni zeppi di problemi, e te li fanno pure strapagare (a parte xdefiant che era f2p); ovvio che poi Ubisoft stia continuando a licenziare a destra e manca.

Poi ormai va di moda che quando i giocatori si lamentano di problematiche all’interno di un gioco, la risposta di queste grandi software house è sempre “voi non capite un cazzo”…
I giocatori stanno semplicemente cominciando a far sentire la propria voce nell’unico modo rimasto, chiudendo il portafogli e spendendo solo quando il prodotto è fatto come si deve.

Lorenzo "Plinious" Plini

Ti ringrazio per questo wall of text, ma non ce n’era bisogno 😁 Io sono d’accordo con tutto quello che hai detto, figurati critico Ubisoft un giorno sì e l’altro pure.
Semplicemente non capisco perchè negare che l’industria videoludica sia in crisi. Lo è. Poi tutti questi giochi sarebbero falliti comunque, indubbiamente, ma che l’industria sia in crisi è fattuale. È oggettivo.
Occhio perchè Jacopo Gallelli non ha detto “il nostro gioco è fallito o sta fallendo perché l’industria è in crisi”. Ha detto che “in questo momento è molto difficile ottenere nuovi investimenti per l’azienda, DATO CHE l’industria videoludica è in crisi”. Che non è proprio la stessa cosa.