Lo smart working ha cambiato la vita di tantissime persone negli ultimi anni. Ha permesso di ottimizzare l’equilibrio tra lavoro e vita privata, ma non solo. Come in tutti i casi, anche in questo c’è un rovescio della medaglia. Di cosa si tratta? Del dolore al collo e alla parte alta della schiena, causato dalle lunghe ore passate davanti allo schermo (e non solo).
Quando si apre questo capitolo, è necessario soffermarsi non solo sui numerosi rimedi – tra i più popolari è possibile citare Momendol 24 compresse, ideale per la cervicale e acquistabile comodamente online sugli e-shop autorizzati delle farmacie – ma guardare alla situazione globale, considerando lo stile di vita generale.
La prima cosa da dire in merito è che, nel momento in cui si avverte dolore a livello cervicale, si ha a che fare con un’evenienza più che normale a fronte di una situazione di sedentarietà prolungata.
I muscoli e le articolazioni sono fatti per muoversi. Le lunghe ore lavorative trascorse davanti allo schermo comportano l’insorgenza di un quadro di rigidità e di tensione che, a lungo andare, provoca dolore.
Alla luce di ciò, è obbligatorio mettere in to do list delle pause da dedicare a sgranchire le gambe e a eseguire esercizi di stretching e di mobilità del collo.
Un consiglio semplice ma importante prevede il fatto di ascoltare i segnali del corpo, in modo da capire dopo quanto tempo dall’inizio della giornata lavorativa iniziano a palesarsi i fastidi a livello cervicale.
In questo modo, si riesce a tarare al meglio la gestione delle pause, inserendole nella propria quotidianità prima che il dolore faccia la sua comparsa.
Il dolore cervicale, che può essere considerato come un vero e proprio segnale di allarme del cervello, che invita in questo modo il corpo a modificare la propria posizione, può essere prevenuto anche in altri modi.
Continua a leggere per scoprirli!
Cervicale da smart working: l’importanza della postazione di lavoro
L’allestimento della postazione di lavoro ricopre un ruolo di massima importanza nella prevenzione della cervicale da smart working. Uno dei primi aspetti a cui fare attenzione è la posizione del monitor, che dovrebbe essere sempre all’altezza degli occhi.
In questo modo, si evita di effettuare rotazioni del capo non fisiologiche. Attenzione anche alla tastiera: essenziale è evitare di sistemarla troppo vicino alla parte alta del corpo.
Il rischio, in caso contrario, è di avere a che fare con irrigidimenti anomali dei muscoli delle spalle.
Altro punto di massima importanza riguarda l’acquisto della sedia ergonomica. Tra le sue caratteristiche più importanti troviamo lo schienale che segue la curva fisiologica della colonna vertebrale.
Rimedi
Tornando con il focus sui rimedi, ricordiamo che, oltre ai farmaci da banco, esistono anche altre alternative che non si limitano a intervenire sul sintomo, ma vanno a fondo risolvendo le situazioni di tensione.
Questo accade, per esempio, quando si parla del lavoro del fisioterapista, che interviene attraverso approcci come la terapia manuale.
Anche strade come l’agopuntura possono essere prese in considerazione. L’efficacia di questa antica disciplina cinese è stata più volte confermata dalla scienza. Tra gli studi di riferimento spicca un lavoro di ricerca spagnolo, pubblicato nel 2021 e condotto da esperti attivi presso diverse realtà sanitarie nazionali, tra cui l’Ospedale San José di Madrid.
Analizzando i dati di 150 pazienti con dolore cervicale, è stato possibile riscontrare, nel gruppo di intervento, una riduzione di 0,16 punti del dolore – scala VAS – nei soggetti sottoposti a sedute di agopuntura associate a trattamento farmacologico.
Se si opta per questa alternativa, è bene informarsi con attenzione sul professionista scelto, che deve essere laureato in medicina e adeguatamente formato sull’applicazione delle varie tecniche e possibilmente specializzato in trattamento di problematiche muscolari e articolari.