Ci siamo: manca meno di una settimana all’uscita di Janthir Wilds, la quinta espansione di Guild Wars 2 che dall’annuncio del 4 giugno ha portato un’ondata di entusiasmo nella community grazie ai contenuti presentati tra i quali spicca Homestead, il nuovo e richiestissimo sistema di housing. Come Secrets of the Obscure anche questa espansione avrà tre aggiornamenti trimestrali, modalità che dall’anno scorso sostituisce il vecchio Living World.
Anche stavolta ArenaNet ha invitato la redazione di MMO.it a provare la nuova espansione in anteprima italiana. Va specificato che questa non è una recensione, ma il racconto di un tour guidato fatto con gli sviluppatori, e che un parere più approfondito arriverà dopo che l’avremo testata in tutte le sue parti. Nell’articolo non sono presenti spoiler ma solo un paio di cenni sull’incipit dell’arco narrativo, riferimenti che non vanno considerati spoiler visto che sono già stati discussi negli articoli e nelle dirette streaming ufficiali.
Prima di andare avanti ringraziamo ArenaNet e i ragazzi di Guild Wars 2 Italia – Pessimismo & Fastidio per la collaborazione.
Ciao Tyria, qua tutto bene?
Sono successe molte cose durante Secrets of the Obscure, ma non vi annoieremo con un riassunto degli eventi accaduti. È però giusto riflettere sull’accaduto da un altro punto di vista: quello tyriano. Se facciamo un salto indietro nel tempo capiamo che per la popolazione e i personaggi vicini al Commander l’anno trascorso è stato molto diverso, ma non meno movimentato. È partito con la sparizione della Wizard Tower, fissa da secoli nei cieli delle Kessex Hills, seguita dalla scomparsa del protagonista, fino all’apertura di portali da cui sono uscite creature aliene che minacciavano quel pianeta che stava cercando di godersi la pace post ciclo dei draghi.
Mentre il rinominato Wayfinder cercava di risolvere la situazione nel mondo dei Kryptis, su Tyria si è deciso che per combattere nuove possibili minacce è necessaria una larga alleanza tra tutte le fazioni, un fronte unito per la difesa di tutti i popoli coadiuvato da più di qualche spiegazione da parte di Isgarren e l’Astral Ward. È da questo punto che parte la trama e il viaggio verso le isole di Janthir.
La prima mappa che esploreremo è Lowland Shore, una terra in cui prosperano grandi foreste, con montagne che si stagliano in un cielo dipinto dall’aurora boreale. Una terra di apparente pace che si contrappone a Janthir Sintry, in cui compaiono zone più tetre e paludose, le rovine di antiche fortezze White Mantle e una pericolosa tempesta magica che sembra aver risvegliato creature dimenticate da secoli che rispondono al nome di Titani. Se Lowland Shore fosse una canzone sarebbe Sanctuary dei Camel, mentre Janthir Sintry sarebbe i primi due minuti di Anthem of the World degli Stratovarius.
Per quanto riguarda il map design ancora una volta ArenaNet ci mostra un’attenzione formidabile ai dettagli proponendoci scenari che mozzano il fiato per la loro bellezza, paesaggi dal sapore islandese che avvolgono il giocatore con la sua natura maestosa, che è allo stesso tempo madre e matrigna.
Qui faremo la conoscenza dei Lowland Kodan e della loro società tribale che prende ispirazione dalla cultura delle popolazioni nordiche: la narrative lead di Guild Wars 2 Indigo Linde ci ha raccontato che per prepararsi alla scrittura di questa fazione gli sviluppatori sono stati in visita al National Nordic Museun di Seattle, un vasto allestimento di oggetti che fa rivivere al visitatore 12.000 anni di storia dei cinque paesi nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) a partire dai vichinghi fino ai giorni nostri.
A Lowland Shore sono presenti diversi eventi dinamici e attività che rendono il villaggio e le aree limitrofe vive e rigiocabili. Tra queste citiamo il labirinto, un percorso da affrontare con il Warclaw con trappole e ostacoli in cui colpire bersagli e accumulare punti, e l’arena dei combattimenti che ci ha messo di fronte a un boss che non va preso alla leggera soprattutto per la meccanica del grabbing. Tra tutti i colleghi della stampa ho avuto la “fortuna” di essere quello preso per il collo dal boss: da quel momento si ha una finestra di pochi secondi per azzerare la breakbar. Purtroppo i compagni giornalisti non hanno fatto mezzo CC e il grande orso mi ha schiacciato al suolo facendo detonare all’istante la mia spina dorsale. Oneshot e via a guardare la fight da terra.
A Janthir Sintry le cose cambiano notevolmente vista la presenza delle Mist Tide, misteriose tempeste magiche che si stanno verificando nella zona e che richiamano i Titani e le loro manifestazioni minori. Per l’occasione abbiamo affrontato uno dei due boss dell’area, Greer the Blightbtringer, una creatura gigante che grazie all’energia delle bloodstone metterà a dura prova i giocatori. Numerose le aree di danno e i colpi da evitare, notevole anche l’afflusso di mob che andranno eliminati prima che la zona diventi troppo affollata.
Menzione d’onore alla nuova icona per la stack mechanic: oltre alla consueta area verde ora sarà presente un’icona che mostra il numero di giocatori che devono stare al suo interno per ridurre il danno in arrivo. Oltre ad essere molto chiara e d’aiuto per i giocatori meno abituati a questo tipo di contenuti, è un ottimo strumento per i player daltonici: vista la difficoltà nel riconoscere il verde e il rosso, con l’icona sarà immediatamente riconoscibile l’area in cui stare per mitigare il danno.
Considerato il numero di partecipanti e i tanti punti ferita del boss non siamo riusciti neanche lontanamente a sconfiggerlo. Inoltre, viste le sue meccaniche in open world, di certo non nuove ma comunque interessanti, è abbastanza prevedibile che sarà ancora più difficile da battere nella versione Convergence e in quella Raid.
I veterani di Guild Wars 2 che ambiscono ad uno scontro più complesso, poi, dovranno aspettare i prossimi aggiornamenti trimestrali per cimentarsi nelle versioni challenge e legendary degli incontri. A tal proposito sarà interessante vedere la risposta della community a questi nuovi encounter in relazione a quanto dichiarato dagli sviluppatori nella nostra recente intervista, per capire se il nuovo Raid verrà apprezzato o se ci sarà un ritorno alle Strike Mission.
La preoccupazione quando si parla di mappe è sempre la stessa: c’è un reale motivo per rigiocarla a distanza di mesi o anni? Al momento non possiamo rispondere a questa domanda. Quello che sappiamo è che la prima mappa non ha un meta event canonico, mentre i renown heart saranno modificati per avere una struttura a livelli che darà più ricompense e persino cambiamenti al mondo man mano che si sale di grado. I dubbi per ora rimangono e solo il tempo ci dirà se una volta completati gli achievement dedicati entrerà di diritto nel giro quotidiano di farming.
Felini e Lance
Un’altra feature introdotta da Janthir Wilds è il Warclaw che, oltre al WvW, sarà disponibile in PvE per tutti i giocatori che possiedono almeno le prime due espansioni di Guild Wars 2. La mount verrà sbloccata nei primi capitoli della storia e grazie alle sue skill sarà in grado di risultare un poderoso alleato in combattimento, ma anche nell’esplorazione delle mappe grazie alla possibilità di effettuare un salto a mezz’aria che permette di coprire distanze considerevoli.
Grazie infatti a Well Rested, l’ultimo step della mastery dedicata, il Warclaw aumenta la rigenerazione dell’energia del 20% per tutte le cavalcature, cosa che insieme a Bond of Vigor gli permette, senza mai toccare terra, di raggiungere luoghi che prima sarebbero stati accessibili solo con lo Skyscale o lo Springer. Il pensiero va proprio a questa cavalcatura e ad un suo pensionamento, ma ArenaNet ha dichiarato che le sue attività da saltatore seriale non sono finite e che sarà ancora utile visto che il feeling tra le due mount è differente e altrettanto valido. Proprio per questo i nuovi giocatori di Guild Wars 2 potranno usare lo Springer liberamente, così da non essere limitati nell’esplorazione e capire allo stesso tempo le sue tipicità e qelle del Warclaw.
L’uso del felino da battaglia nella sua declinazione PvE è molto divertente, a seconda di dove ci si lancia permette di esplorare con dei balzi grandi porzioni di mappa, di colpire i nemici con diverse skill e di sondare il terreno per cercare tesori sepolti rendendolo una mount completa e molto versatile e che, nonostante le rassicurazioni della compagnia, lascerà a riposo non solo lo Springer ma anche il Raptor e (molto probabilmente) il Jackal.
Tra le introduzioni di questa quinta espansione non vanno dimenticate nemmeno le Lance, le armi che da acquatiche saranno utilizzabili anche sulla terra ferma da tutte le classi, arricchendo ulteriormente le possibilità di personalizzazione del proprio stile di combattimento. Dopo la beta di fine giugno, che ha permesso alla community di testarne pregi e limiti, il balance team ha sondato i tanti feedback arrivati e ha deciso di modificare alcune meccaniche e ritoccare il danno di una parte di queste.
Forse il bilanciamento non sarà perfetto, ma come da tradizione i player più navigati sanno che gli scenari sono due: l’uso di queste nuove armi setterà nuovi potenti meta con build rotte e con power level molto alti che verranno modificati, o addirittura nerfati, con la balance patch che arriverà nei mesi seguenti. Questo non scoraggerà certo gli appassionati di theorycrafting di Guild Wars 2, che prima di quella data passeranno nottate bollenti in compagnia del Practice Golem testando decine di possibilità.
Homestead, l’MVP dell’espansione
Parliamo finalmente di una delle più grandi feature di Janthir Wilds: Homestead, il nuovo sistema di housing che la community di Guild Wars 2 chiedeva a gran voce da tempo e che ArenaNet ha introdotto dopo ben dodici anni.
La nuova istanza si sbloccherà nei primi capitoli della storia per tutti i personaggi dell’account insieme all’abilità Summon Conjured Doorway, che indipendentemente da dove siate su Tyria farà apparire una porta collegata all’area, in cui si potranno invitare tutti i membri di un party e a cui poter dare il permesso di aiutare nella decorazione. Una volta finita la visita, si tornerà indietro nello stesso luogo in cui si era aperta la porta d’ingresso.
Decorare l’ambiente è semplicissimo, delle linee colorate fanno intuire in pochi secondi quale tipologia di movimenti può fare l’oggetto all’interno dello spazio. Oltre a questi sono presenti diversi comandi sulla barra delle abilità che permettono il posizionamento gli oggetti, la modifica di quelli già collocati o la loro rimozione. Tutto quello che dovrete fare è dare libero sfogo alla vostra inventiva. La modalità di interazione con gli oggetti ci ha ricordato WildStar, Rift e se siete player con tante stagioni sulle spalle potrebbe ricordarvi, con i limiti del caso, gli Aurora Toolset usati da BioWare e Obsidian per creare Neverwinter Nights 2.
Per creare tutte le decorazioni del sistema servirà la nuova disciplina di crafting chiamata Handiworker che, a differenza di quelle canoniche, sarà legata ad una mastery e sarà condivisa con tutti i personaggi dell’account. Il funzionamento ricorda molto Scribing, con i dovuti bilanciamenti per consentire a un singolo giocatore di creare oggetti da solo. Un comodo menù conterrà tutti gli item sbloccati, si potranno mettere in una barra apposita i preferiti o quelli più usati e ci sarà anche una barra di ricerca.
Nell’area non ci sarà solo la propria casa ma saranno presenti anche campi da coltivare, una segheria, una fucina e una miniera. L’ambiente è grande all’incirca quanto la Isle of Reflection, la sede di gilda introdotta con End of Dragons. Al suo interno saranno posizionati automaticamente tutti i nodi presenti nella vostra home istance e in una comoda stalla troverete le vostre mount.
Quando si esce dalla schermata di selezione del personaggio mentre si è nella fattoria, il personaggio interpretato poco prima sarà visibile nell’area come un PNG mentre si usano altri personaggi. Infine all’interno dell’Homestead saranno presenti le mount, che avranno le stesse impostazioni di skin e colori utilizzate normalmente e si potranno modificare anche in questa istanza. Ottima pure l’introduzione della modalità di volo che vi tramuterà in un’ape consentendovi di posizionare oggetti in punti della mappa che normalmente non sarebbero raggiungibili.
Homestead dona ai giocatori degli strumenti potenti e ben progettati che permettono di liberare tutta la loro creatività. L’impressione è che ArenaNet abbia selezionato una parte degli strumenti adottati dai level designer e li abbia imbrigliati in un’interfaccia utente facile e chiara, adatta a tutti. Così fatto il limite è il cielo: potrete creare la vostra villa dallo stile shabby chic, uno scenario per dare vita a sessioni di roleplay, un percorso per sfrecciare sui Roller Beetle o un altissimo jumping puzzle fatto solo di sedie e colonne che farà imprecare Kormir ad ogni salto.
Reward, domande e considerazioni
Tra le tante aggiunte è giusto menzionare anche il nuovo pet del Ranger, il Juvenile Warclaw, e alcune delle reward che troveremo su Janthir Wilds distribuite tra le modalità PvE, WvW e l’Astral Vault. Tra queste ci sono la Nature’s Vine Spear, la Prismatic Spear, tre pezzi del Rot Stalker armor set, l’Onyx Spider weapon set, il Policromatic armor set, il Woad armor set, il Meteor Wielder’s Glow che funzionerà in sinergia con la lancia ascesa chiamata Falling Star.
Purtroppo non abbiamo avuto alcun indizio sulla terza mappa, sul fractal o l’annunciata nuova modalità PvP che arriveranno in futuro. Non sarebbe stato male ricevere qualche informazione sommaria, ma ormai sappiamo che i developer non amano sbottonarsi più di tanto preferendo il rilascio di comunicati specifici a tempo debito.
Ultimo ma non per importanza, veniamo al paragrafo con le domande della stampa che hanno approfondito ulteriormente alcuni aspetti del gioco. La più gettonata è stata “Saranno inserite nuove razze su Guild Wars 2?”. La risposta è tristemente conosciuta: “La mole di lavoro per introdurle sarebbe immensa e al momento non è nei nostri piani”. È poi stato chiesto se in futuro saranno inserite su Tyria nuove case da decorare, ma anche qui la risposta ha fiaccato le speranze del collega visto che al momento non sono previste, ma il sistema lo permette. Insomma vedremo: del resto mesi fa ci sembrava impossibile anche un sistema di housing, eppure è arrivato nonostante un decennio di attesa.
In definitiva Janthir Wilds ha tutte le carte in regola per rivelarsi una grande espansione di Guild Wars 2, con aggiunte interessanti e un sistema di housing che è il suo fiore all’occhiello. Ma sarà all’esame degli update trimestrali che dovrà dimostrare di aver superato le criticità mostrate da Secrets of the Obscure, con aggiornamenti corposi e ben realizzati che si alternavano ad altri scarsi e poco impattanti.
Vista la retrospettiva pubblicata dal director Joshua Davis dopo la fine della quarta espansione c’è la speranza che i team siano riusciti a ridimensionare la storia e a distribuire meglio feature e quality of life, il tutto cucinato per dare consistenza ad un titolo amatissimo che in passato ha sofferto l’abbandono di contenuti già validi in nome di una sperimentazione fine a se stessa. I presupposti per il successo ci sono, ora però bisogna giocare e vivere la visione di ArenaNet per questo anno.
Infine ricordiamo ancora una volta che l’anteprima con gli sviluppatori di Guild Wars 2 è stata un’occasione stupenda per scoprire le feature della nuova espansione, ma essendo una presentazione guidata lascia poco spazio all’esplorazione o a test mirati. Per questo, nonostante le impressioni positive, il nostro giudizio rimane in sospeso finché non avremo giocato a fondo Janthir Wilds. Fortunatamente manca poco: l’espansione uscirà ufficialmente martedì 20 agosto ed è preordinabile sul sito ufficiale in tre edizioni: Standard (24,99€), Deluxe (49,99€) e Ultimate (74,99€).
Voi cosa ne pensate? Giocherete a Janthir Wilds?
Gamer Bucolico, Farmatore seriale, fin da bambino si prende una tremenda cotta per il mondo dei videogiochi. Approda su Guild Wars 2 dove, da anni, spaccia materiali T6 e pessime idee. Quando non sta su Tyria si abbuffa di serie TV o cerca di tornare giovane giocando a Magic. Coltiva Fastidio e false speranze mentre cerca di prendere un 18 all’esame di Morale Jedi.
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