Nei giorni scorsi la redazione di IGN è riuscita a mettere le mani su Nightingale, il nuovo action RPG PvE survival di Inflexion Games che uscirà in early access tra meno di un mese, il prossimo 22 febbraio. Il portale ha pubblicato diversi video di gameplay e qualche interessante dettaglio su questo progetto, frutto dell’impegno di un team composto da ex-sviluppatori BioWare.
Nightingale, di cui abbiamo già parlato nel 2022, è ambientato in una realtà alternativa vittoriana, in cui i Fae, creature magiche, hanno condiviso la loro conoscenza con gli umani alterando il corso della storia e dando vita alla città di Nightingale, la sede degli studi magici. Insieme alla magia, i Fae introducono anche l’esistenza di piccoli Regni Fae e il sistema di portali che li collegano.
Il titolo è oramai in sviluppo dal 2019 e il progetto iniziale sarebbe dovuto essere un MMO che poi si è tramutato in un open world PvE con elementi di sopravvivenza e costruzione, con la possibilità di giocare in cooperativa fino a sei giocatori in un mondo condiviso.
Nightingale presenta personaggi tratti dalla storia, dalla letteratura e dal folklore: da Puck, un Fae ispirato a Shakespeare, ad Ada Lovelace, una donna inglese considerata la prima programmatrice di computer. Queste combinazioni di personaggi, magia e influenze vittoriane cementano il genere di Nightingale come “gaslamp fantasy” un sotto-genere (o meglio una derivazione) dello steampunk, che unisce la fantascienza la magia del fantasy.
Lo stile così particolare e insolito di Nightingale è sicuramente frutto dell’esperienza dell’ex-BioWare e CEO di Inflexion Games Aaryn Flynn, che in precedenza ha lavorato a titoli come Dragon Age e Mass Effect, volendo quindi unire i due generi in qualcosa di unico.
Nightingale inizia con un breve prologo introduttivo al mondo e ci racconta che un misterioso fenomeno noto come “la Paura” ha avvolto l’intera Terra, mettendo tutto ciò che tocca in un stato di animazione sospesa. L’unica città umana rimasta è Nightingale, ma i portali magici per arrivarci non funzionano più. Noi interpreteremo quindi dei Realm Walker, umani che si sono persi in reami Fae sconosciuti a seguito di questo sconvolgimento.
Durante l’intervista rilasciata a IGN in occasione dell’anteprima Flynn ha dichiarato: “Certamente è stata una sfida: costruire un gioco che ispirasse i giocatori a raggiungere i propri obiettivi.”
Ed infatti dai primi momenti dopo il tutorial iniziale l’intenzione del gioco è quella di spingere i giocatori a svolgere certe azioni per loro iniziativa senza obbligarli su binari prestabiliti e, allo stesso tempo, senza rinunciare ad una componente narrativa che proprio i titoli BioWare ci hanno abituati ad apprezzare. Il gioco ci proporrà quindi quest più semplici e ravvicinate nelle fasi iniziali (alcune delle quali utili per comprendere le meccaniche di crafting e sopravvivenza) per poi metterci davanti ad obiettivi più complessi e meno concatenati.
Flynn ha spiegato:
Quindi l’idea era di non avere un set di missioni narrative lineare che consisteva semplicemente nel fare questo e poi questo, e poi questo, e poi questo (un modello di gioco che conosciamo tutti molto bene in studio), ma di inserire i siti di potere per ispirare i giocatori a dire: ‘Oh, beh, mi chiedo cosa ci sia lì dentro. Sono curioso di scoprire quello.
Altro elemento interessante di Nightingale sono i regni Fae che potremo visitare; essi saranno generati proceduralmente e potranno essere raggiunti tramite portali richiamati grazie ad un sistema di carte che dovremo creare tramite apposite “ricette”.
Le cosiddette Carte del Regno si dividono in: Bioma, Principale, Minore. La Carta del Regno Bioma determina l’ambiente del regno: al momento Foresta, Palude o Deserto. La Carta del Regno Principale determina la difficoltà del regno. La Carta del Regno Minore è facoltativa e determina elementi minori come il tempo o il comportamento delle creature.
Sebbene i regni siano generati proceduralmente, questi saranno permanenti permettendo al giocatore di ritornarci per recuperare risorse utili.
Le ricette per le Carte del Regno Principale si ottengono dai Siti di potere sbloccabili dopo aver installato la prima base, mentre le ricette per le Carte del Regno Minore si ottengono da mini-dungeon sotterranei. I mini-dungeon permetteranno anche di raccogliere materiali utili per il crafting. Il nostro obiettivo principale sarà quindi quello di sbloccare le ricette per le Carte del Regno necessario a raggiungere regni più difficili, diventare più forti e raggiungere infine Nightingale.
La città di Nightingale non sarà disponibile all’inizio dell’early access, ma in cambio ci saranno The Watch, Apex Hunts e Vaults, nonché la possibilità di giocare in multiplayer.
In base alle prime impressioni di IGN, Nightingale sembra un titolo divertente e coinvolgente. Il gameplay è fluido, l’ambientazione è affascinante e i regni Fae sono generati in modo convincente. Il gioco è ancora in fase di sviluppo, ma sembra promettere molto bene. L’accesso anticipato dovrebbe garantire circa 30 ore di gioco per il completamento delle quest principali accessibili in questa fase preliminare; inoltre gli svariati playtest privati che gli sviluppatori hanno promosso fino ad ora dovrebbero aver garantito un buon risultato in termini di correzioni e miglioramenti apportati.
In conclusione, Nightingale sarà disponibile in early access su PC tramite Steam ed Epic Games Store. Il gioco sarà tradotto anche in italiano nell’interfaccia e nei sottotitoli. Ancora non conosciamo il prezzo ufficiale di lancio, ma si vocifera che dovrebbe aggirarsi sui 30$.
Qui sotto trovate altri filmati di gameplay di Nightingale. Che ne pensate? Vi ispira?
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