Sembra che la prospettiva di vita di Diablo 4 sia estremamente lunga e questo anche alla luce dell’ultima notizia data da Rod Fergusson al portale Dexerto. Il direttore generale del brand Diablo ha confermato l’arrivo di espansioni annuali, oltre alle Stagioni, per l’ultimo titolo della serie di Blizzard.
Con il modello stagionale, la società assicura nuovi contenuti e oggetti da collezionare, ma con un prodotto frenetico e altamente rigiocabile come Diablo la community vuole sempre di più ed ecco che, oltre alle stagioni trimestrali, interverranno le espansioni annuali a pagamento.
Quando guardiamo al lancio del gioco e a questa prima Stagione, vediamo che si tratta di costruire una base su cui possiamo costruire per il futuro. Quindi, guardando le nostre stagioni trimestrali e le nostre espansioni annuali, queste sono le cose su cui ci concentriamo veramente per il nostro live service. Abbiamo piani, abbiamo trame che vanno bene nel futuro. Facciamo sempre un balzo in avanti rispetto alle nostre stagioni e alle nostre espansioni, quindi è qualcosa che faremo per molto tempo. Siamo emozionati.
Fergusson cita anche il divario intercorso tra Diablo 3 e Diablo 4, di ben 11 anni, come un fattore che ispira i loro piani.
Sembra che non siamo stati all’altezza dei nostri giocatori, della nostra comunità e di ciò che meritano. Questo è qualcosa che stiamo correggendo in D4 con le nostre stagioni e le nostre espansioni.
Blizzard ha già annunciato la seconda season del gioco, la Stagione del Sangue, che inizierà il 17 ottobre alla chiusura della Stagione degli Abietti. Attualmente il gioco è aggiornato alla versione 1.1.3.
Ricordiamo che Diablo 4 è disponibile in quattro edizioni: Standard Edition, Deluxe Edition, Ultimate Edition e Collector’s Box (quest’ultima non include una copia del gioco base). Cosa ne pensate di queste espansioni annuali? Siete contenti del supporto che dovrebbe ricevere il gioco in futuro?
Si Rod, ce l’avevi già detto. “Games as a service” vuol dire proprio questo 🙂
Meglio Starfield. E ho detto tutto.