What Lies Within è il titolo del secondo capitolo che conclude la trama di Guild Wars 2: End of Dragons, la terza espansione uscita nel febbraio 2022. Il nuovo contenuto, annunciato ad inizio maggio insieme alla roadmap primavera-estate, è ora live sui server.
Questa nuova release è a tutti gli effetti un’aggiunta all’espansione e quindi gratuita per tutti i possessori di End of Dragons, indistintamente che si usi il client ufficiale o quello Steam.
Come succede ormai da anni ArenaNet ha invitato la redazione di MMO.it, in esclusiva italiana, a provare in anteprima questo nuovo capitolo che concluderà l’arco narrativo di questa espansione. Abbiamo avuto l’onore di testarne la storia e le nuove aggiunte. Ringraziamo ArenaNet e i ragazzi di Guild Wars 2 Italia – Pessimismo & Fastidio per la collaborazione.
Come di consueto, non scenderemo troppo nei dettagli per evitare spoiler. Si ritorna nel Jade Sea, bisogna trovare un piano per mettere fine alla minaccia che infesta le sue profondità.
The story of #GuildWars2 continues today with “What Lies Within”—a new update that’s free for owners of Guild Wars 2: End of Dragons! https://t.co/YgvBqPF6SA pic.twitter.com/envYaTKLfi
— Guild Wars 2 (@GuildWars2) May 23, 2023
Quando guardi a lungo nell’abisso…
What Lies Within parte poco dopo il finale del precedente capitolo, con un Commander particolarmente provato dallo scontro col nemico. Il risveglio del demone causato degli scavi della Jade Brotherhood, un gruppo criminale che voleva lucrare sulla crisi della giada avvenuta dopo la fine del ciclo dei draghi, ha mobilitato il gruppo capitanato da Gorrik che ha studiato un modo per sconfiggere l’entità nemica e le terribili visioni che può manifestare.
Il piano per affrontarlo sembra abbastanza facile da un punto di vista tecnologico, ma non lo è affatto dal lato personale, visto che bisognerà affrontare un viaggio introspettivo attraverso alcuni eventi che hanno portato il protagonista alla perdita di molti compagni d’avventura.
Parte dunque una sorta di seduta psicoanalitica itinerante in cui si rivivranno alcuni dei ricordi più pesanti, cercando però una nuova consapevolezza che aiuterà il protagonista a liberarsi dalla paura e dal senso di colpa, portando letteralmente fuori dalla mente e dal cuore del Commander il peso di dieci lunghi anni di guerra vissuti senza tregua, senza un momento per elaborare i traumi passati.
Com’è intuibile anche gli alleati cercheranno di condividere le loro paure, fornendoci al tempo stesso una rilettura diversa dell’accaduto. Concluso questo percorso introspettivo ci sarà una fase più logistica: il demone va isolato e allontanato dalla sua fonte di energia. Per questo diventerà importante il retaggio Kurzick del detective Rama, che dovrà “fare i conti” col suo passato e i suoi dubbi.
Volemose bene
Durante lo scontro finale starà ai nostri protagonisti non cedere alle visioni del demone che cercherà di confonderli, come l’ultima volta, facendo leva sulle loro paure. What Lies Within spinge molto sull’impianto narrativo e sui dialoghi e affronta temi importanti come il lutto, la salute mentale e il senso di colpa.
Finalmente c’è lo spazio dove i protagonisti cercano di far pace con se stessi e col passato. Un aspetto della storia personale che una buona parte della community ricercava da tempo. Non sarà difficile notare riferimenti a IT di Stephen King, a quella voglia di risalire dai luoghi più bui della mente con l’aiuto di vecchi e nuovi amici.
La storia però mostra un paio di difetti che non stanno nel cosa viene raccontato, ma nel come viene fatto: condensando tutta l’analisi del Commander e del suo vissuto in una parentesi iniziale. Sarebbe stato più interessante affrontare maggiormente queste problematiche anche durante l’episodio precedente o nelle fasi finali della campagna principale di End of Dragons.
Inoltre si è persa l’occasione per approfondire le motivazioni e la lore del nemico. La community già pregustava nuovi filoni di trama collegati a Guild Wars Factions, ma dovrà accettare il fatto che il demone in questione viene derubricato solo ad uno spauracchio da sconfiggere. Chissà, forse ci diranno di più con il fractal che arriverà nei prossimi mesi. Vista la conclusione, divertente ma a tratti un po’ cringe, sembra che tutto sia concluso ma si può stare realmente tranquilli quando si tratta di Oni?
Adventure e non solo
A differenza di quanto ci si poteva aspettare il meta non ha visto l’aggiunta di un pezzo di mappa significativo, alla maniera di Drizzlewood Coast, ma solo una piccola aggiunta alla fase conclusiva dell’evento, con una boss fight più dinamica rispetto alla precedente e che si fonde bene con la parte di trama raccontata.
Di fatto non stravolge nulla nell’equilibrio di Gyala Delve e a livello di tempistiche non impegnerà più di tanto chi già frequentava la mappa e il suo meta. Il nuovo “corridoio” percorribile mostra ancora una volta un design di alto livello, anche se manca un po’ la varietà di ambienti visti nelle altre zone.
Le nuove ricompense sono davvero notevoli, la mazza Mining Hand Drill, il martello Xunlai Nephrite Crusher e il nuovo back sono ben fatte e il nuovo set armatura chiamato Special Ops, che ricorda molto Master Chief di Halo, sarà la gioia di coloro che amano le skin tecnologiche.
Non va dimenticato che questa nuova release introduce anche tre nuove Adventure: le gare con lo Skiff, il tiro al bersaglio con i cannoni della Siege Turtle e la raccolta di ogetti con il Jade Bot. Queste attività, che non erano uscite al lancio della terza espansione, vanno finalmente a colmare un’assenza importante e che ora danno un maggior senso di completezza alle mappe di Cantha. Inoltre in tutte le zone del continente ci saranno i nuovi ambush event: i giocatori verranno attaccati da gruppi di demoni che dovranno sconfiggere.
Conclusioni
What Lies Within è un capitolo molto breve che, vista la nuova impostazione di uscite annunciata da ArenaNet, non può essere giudicato come un normale episodio di una Living Season. Se lo considerassimo tale sarebbe insufficiente dato che, a parte la buona trama, che affronta tematiche tanto profonde quanto importanti, le Adventure rappresentano la parte più sostanziosa della patch.
Valutandolo come la chiusura delle trame minori di End of Dragons possiamo dire che fa il suo, è un alunno che torna al banco contento dopo aver strappato un sei meno, ma è ben lungi da donare grosse emozioni o colpi di scena. È una conclusione decorosa, ma che manca di mordente e che non rilancia mistero o hype per quello che verrà nei prossimi mesi. Ed è questo che potrebbe spaventare una parte della community, perché se come è stato dichiarato “la mini espansione di Guild Wars 2 è dietro l’angolo” allora non ci sono elementi forti o indizi su dove si spingerà la storia, lasciando di fatto un certo vuoto.
Questo significa anche che il compito di stuzzicare l’interesse della community nei mesi estivi peserà tutto sul comparto marketing di ArenaNet che, diciamolo, non è il suo punto forte. Queste scelte restituiscono alcune vibe alla Icebrood Saga, quegli episodi che non sono episodi che poi diventano capitoli, quella trama forzatamente tagliata rispetto all’originale per spostare la sostanza dal Living World all’espansione, quel tirare fuori rimandi al passato per poi chiuderli di fretta.
Speriamo di sbagliarci, quello che ci auguriamo è che la compagnia di Bellevue abbia chiaro il cammino che vuole intraprendere con queste nuove espansioni di Guild Wars 2, perché dopo aver battuto tutti i record di vendite con End of Dragons sarebbe spiacevole acquistare contenuti del livello dell’infausta saga degli Icebrood. Ad Maiora!
Gamer Bucolico, Farmatore seriale, fin da bambino si prende una tremenda cotta per il mondo dei videogiochi. Approda su Guild Wars 2 dove, da anni, spaccia materiali T6 e pessime idee. Quando non sta su Tyria si abbuffa di serie TV o cerca di tornare giovane giocando a Magic. Coltiva Fastidio e false speranze mentre cerca di prendere un 18 all’esame di Morale Jedi.
Gran bel gioco GW2! Sicuramente mi ha regalato forti emozioni…. Solo ora cerco qualcosa di nuovo, comunque rimane con vecchie meccaniche.