Il mese scorso Blizzard aveva attivato un piano di emergenza, con la creazione di “mappe di crisi”, in seguito alle dimissioni di diversi sviluppatori. Secondo nuovi rapporti da parte di altri sviluppatori, questo esodo non si è fermato e potrebbe influenzare non solo World of Warcraft, ma anche Diablo 4.
Una fonte anonima di Kotaku, appartenente al team di Diablo, afferma che gli sviluppatori al lavoro sul gioco stanno mettendo in guardia a seguito del forzato ritorno in studio e suggerisce che il numero di dipendenti che stanno lasciando Blizzard potrebbe essere sufficiente per danneggiare gli aggiornamenti post-lancio di Diablo 4, anche se i manager che lavorano al gioco non sono d’accordo con questa tesi. Ecco le parole di una fonte di Kotaku:
Perdere persone che portano a un lancio come questo è davvero brutto. Il mio team ha la sensazione che tutto possa essere realizzato da remoto. Abbiamo svolto ancora più lavoro durante la pandemia [da remoto].
Lo stesso sviluppatore suggerisce anche che Blizzard stia “stringendo la cinghia in questo momento e vogliono che le persone se ne vadano” invece di licenziare apertamente i dipendenti, mentre Kotaku cita altre fonti anonime secondo le quali coloro che stanno cercando di richiedere il lavoro da casa stanno affrontando un processo “opaco” e la maggior parte di loro non ottiene l’approvazione dell’azienda.
Nonostante l’apparente flusso di sviluppatori che lascia Blizzard, sembrerebbe che la società stia ancora puntando i piedi. Secondo le osservazioni fatte durante una riunione tra sviluppatori e management la scorsa settimana, il CEO Bobby Kotick ha affermato che il lavoro di persona è necessario perché “le grandi idee vengono da incontri fortuiti, persone che non avevano una conversazione pianificata”, con Kotick che indica l’acquisto da parte della società dello sviluppatore di Guitar Hero, RedOctane, come esempio di una di queste conversazioni. Apparentemente però questo non vale per il chief officere Brian Bulatao e l’ufficiale capo delle comunicazioni Lulu Cheng Meservey, che sono benedetti con uno status di lavoro da remoto a tempo pieno.
La notizia che Blizzard non riesce più ad attrarre e mantenere gli sviluppatori non è certo nuova e, tra molestie all’interno degli studi e la copertura di queste ultime, la situazione per la società non sembra riuscire a risollevarsi pienamente. Nel frattempo, l’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft va avanti e ha ricevuto il benestare sia della Commissione Europea che dell’antitrust cinese.
ma non ho capito…questi se ne stanno andando, perchè a pandemia finita, volevano comunque continuare a lavorare da casa…?
lavorare da casa per un informatico ha tantissimi vantaggi, e pochissimi svantaggi (sostanzialmente la bolletta di casa, visto che il pc lo accendi con l’utenza domestica e non con quella della ditta).
Risparmio tempo per andare e tornare dall’ufficio,
non uso benzina nè devo cercare un parcheggio,
mangio quello che voglio e non quello che c’è alla mensa,
mi faccio il caffè con la moka e non la compro al distributore,
uso il mio bagno,
ho la sedia come piace a me,
non sento la puzza di chi non si lava,
non sento il casino delle persone vicine,
se sei una donna non subisci molestie sessuali,
se hai famiglia puoi stare dietro ai tuoi figli/parenti,
puoi ritirare i pacchi di amazon,
risparmiando tempo puoi andare a fare la spesa prima,
se vuoi avere il pavimento pieno di libri e fogli nessuno ti rompe le scatole,
quando fai la pausa pranzo puoi guardarti i simpson in tv
etc etc
Puoi gestire la giornata come vuoi, l’importante è che rendi quello che devi rendere e carichi tutto nel repository.
Visto che non sono stati licenziati perchè non producevano abbastanza, significa che il loro lavoro lo facevano.
Insomma, è il solito “Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un cazzo”