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WoW Classic: il team leader Brian Birmingham lascia Blizzard a causa del sistema di valutazione interno

WoW Classic: il team leader Brian Birmingham lascia Blizzard a causa del sistema di valutazione interno

Blizzard continua ad avere problemi interni e ad andarsene, questa volta, è il team leader di World of Warcraft Classic, Brian Birmingham.

Secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg, Blizzard utilizza un sistema di valutazione dei lavoratori a curva chiamato “stack ranking” con cui la dirigenza distribuisce dei voti, con l’obbligo comunque di distribuire dei voti più bassi ad uno specifico numero di lavoratori. Di conseguenza, alcuni dipendenti ricevono una scarsa valutazione anche se sono ottimi lavoratori, il che naturalmente influisce sulla loro retribuzione e sulle promozioni, oltre ad essere una cosa estremamente disonesta.

Pare che questo sistema sia entrato in funzione dal 2021 e per questo Birmingham ha deciso di ribellarsi e andarsene. Ecco cosa ha detto al suo team via email, nonostante i dirigenti gli avessero detto di non discutere del sistema:

Quando i leader del team hanno chiesto perché dovevamo farlo, i direttori di World of Warcraft hanno spiegato che, sebbene non fossero d’accordo, le ragioni addotte dalla leadership esecutiva erano che era importante spremere gli ultimi giocatori per assicurarsi che tutti continuassero a crescere. Questo tipo di politica incoraggia la concorrenza tra i dipendenti, il sabotaggio del lavoro reciproco, il desiderio che le persone trovino team con prestazioni basse in cui possono essere i lavoratori con le migliori prestazioni, e alla fine erode la fiducia e distrugge la creatività.

Quando Birmingham e diversi altri membri del team di WoW hanno chiesto di ricevere la valutazione più bassa in modo che non fossero puniti i loro colleghi innocenti, i capi dell’azienda hanno rifiutato. Nella sua lettera, ha dichiarato che non avrebbe lavorato al gioco fino a quando questo sistema non fosse stato ritirato, minacciando di dimettersi. La direzione ha così deciso di licenziarlo, lasciando il team di WoW Classic a corto di uno dei suoi sviluppatori più attenti al pubblico.

Come sottolineato da Bloomberg, lo stack ranking è utilizzato anche da altre società ma la sua evidente tossicità ha portato altre ad abbandonarlo, inclusa Microsoft, che sta ancora cercando di completare l’acquisto di Activision Blizzard King.

Dopo che il pezzo di Bloomberg è stato pubblicato, Birmingham ha rilasciato una dichiarazione pubblica su Twitter in cui dice che sarebbe tornato in Blizzard se gli fosse stato permesso di combattere questa politica di valutazione, che sostiene essere venuta “dall’alto di Mike Ybarra”.

Activision Blizzard sta vivendo un periodo decisamente sfortunato. A questo si aggiunge anche la chiusura in Cina di tutti i suoi giochi, ad eccezione di Diablo Immortal, a causa dell’incapacità di Blizzard e NetEase di concordare i termini per il rinnovo della partnership.

Cosa ne pensate di questa vicenda?

 

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PoisonLvy

Ricordo molto bene al politecnico quando ci dissero che solo il 20% degli studenti avrebbe finito la specialistica a prescindere che in quell’annata ci fosse o meno il 30 o il 40 percento di studenti che lo meritassero. (professore agli studenti del primo anno di ingegneria annata 2001-2002). Adducendo anche la motivazione “l’industria ha bisogno di gente con la triennale (a cui dare stipendi da fame, mia nota), non di super specialisti”
Poi l’ho vissuta anche sul lavoro ed è stato ancora più bruciante… sono cose che toccano la pelle viva, interessante se ne parli su questo sito web e non mi pare di aver letto di questa cosa nè su giornali, nè sentito alla radio nè TV, magari non seguo abbastanza i media ma…
Lo “stack ranking” è un metodo barbaro e ingiusto, direi quasi nazista.