Come annunciato ad agosto, oggi la versione 1.0 di Mount & Blade 2: Bannerlord è finalmente arrivata su PC e console, dopo una lunga fase di early access in esclusiva PC. Il titolo è ufficialmente disponibile su Steam, Microsoft Store e Playstation Store.
Ecco come gli sviluppatori di TaleWorlds Entertainment hanno commentato il grande evento:
Bannerlord ha iniziato il suo viaggio nel 2012, quando è stato annunciato circa due anni dopo il lancio del suo predecessore Warband. Sebbene la nostra software house fosse molto più piccola in quel periodo, fin dall’inizio tutti hanno riversato il loro cuore e la loro anima nella creazione di un sandbox medievale che avrebbe offerto ai giocatori molte ore di gioia.
Siamo immensamente orgogliosi di tutta la squadra – passata e presente – che ha lavorato insieme al titolo e continueremo a farlo in futuro, mentre sviluppiamo le caratteristiche e i cambiamenti menzionati nel nostro post sui piani di rilascio.
Siamo altrettanto grati alla nostra comunità che ci ha sostenuto durante il periodo di accesso anticipato, fornendoci feedback e suggerimenti che ci hanno indubbiamente aiutato a creare un gioco migliore.
La versione 1.0 porta numerose novità, bugfix e cambiamenti ed aggiunte alla esile storyline che accompagna facoltativamente il giocatore, specie all’inizio. Potete leggere tutti i dettagli dell’update che corona l’uscita del gioco a questa pagina Steam, mentre qui di seguito trovate il trailer di lancio e l’ultimo video update degli sviluppatori.
Inoltre ricordiamo che da inizio anno Mount and Blade 2: Bannerlord è tradotto in italiano nei sottotitoli e nell’interfaccia.
Ringraziamo i ragazzi di Bannerlord Italia per la collaborazione.
Fonte 1: comunicato stampa, Fonte 2, Fonte 3
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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