Già anni fa vi avevo detto che Google Stadia era un’idea sbagliata e una fregatura per tutti i giocatori. Ho le prove di quanto dico, perchè internet non dimentica:
Presentata nel marzo del 2019, a distanza di pochi anni Google ha annunciato la chiusura del servizio il 18 gennaio 2023. Niente più Google Stadia: RIP.
Ma visto che questa notizia è già stata riportata ovunque, io sono qui per offrirvi una riflessione diversa. Sono qui per dirvi che godo: godo prepotentemente, e ho più speranza oggi nei confronti del futuro di quanta ne avessi ieri.
Già: il tentativo maldestro di Google di rivoluzionare il mondo del gaming sostanzialmente privando di significato gli hard disk, e di conseguenza lo stesso concetto di proprietà dei videogiochi, è fallito. È fallito miseramente: oltre che concettualmente riprovevole, ha avuto sin dal lancio una serie di problemi che non hanno mai permesso di sfondare nel pubblico. Al massimo, furono le fregature di altri a dare un minimo di significato a Google Stadia: nello specifico, quando Cyberpunk 2077 uscì nello stato in cui uscì, il modo migliore per molti di fruirlo fu di abbonarsi al servizio Stadia.
A febbraio dell’anno scorso fu chiusa la divisione gaming di Stadia, e questa rimase solo come una piattaforma di cloud gaming. Ma per fortuna, i nostri padroni di Google non sono gente che rimane troppo lì a rimuginare sul passato. Quando le cose non funzionano, Google non ci pensa due volte a staccare la spina. Almeno su questo bisogna dargliene atto.
Certo non saranno contenti i vari clienti che hanno speso i loro soldi su Stadia, magari anche lesinando su certi componenti PC nella speranza che il fantomatico mondo del cloud gaming potesse eliminare certe insostenibili incombenze tipo la possibilità di mettere mano al prodotto che si è pagato, o il poterlo fruire senza che un intermediario ce lo conceda gentilmente, previo pagamento di dieci euri al mese.
Ma tutti gli altri, quelli che hanno fruito anche solo di un singolo mod nella loro vita, o che hanno aperto le cartelle del loro gioco per metterci dentro una skin o una modifica al file .ini, o che semplicemente non intendono dipendere da uno scambio continuo di dati per giocare ai loro benedetti videogiochi, ecco questi saranno contenti, e con loro sono contento anche io.
Per quanto riguarda la notizia in sè, e le opportunità di rimborso offerte agli iscritti a Stadia, vi riporto, tradotto, il comunicato ufficiale direttamente da Phil Harrison, al quale, comunque, va un plauso per la decisione netta.
Per molti anni, Google ha investito in diversi aspetti del settore dei giochi. Aiutiamo gli sviluppatori a creare e distribuire applicazioni di gioco su Google Play e Google Play Games. I creatori di giochi raggiungono il pubblico di tutto il mondo su YouTube attraverso video, live streaming e cortometraggi. E la nostra tecnologia di streaming su cloud offre un gameplay coinvolgente su scala massiccia.
Qualche anno fa abbiamo anche lanciato un servizio di gioco per i consumatori, Stadia. Sebbene l’approccio di Stadia allo streaming di giochi per i consumatori sia stato costruito su una solida base tecnologica, non ha ottenuto la trazione degli utenti che ci aspettavamo, per cui abbiamo preso la difficile decisione di iniziare a chiudere il nostro servizio di streaming Stadia.
Siamo grati ai giocatori di Stadia che ci hanno seguito fin dall’inizio. Rimborseremo tutti gli acquisti di hardware Stadia effettuati tramite il Google Store e tutti gli acquisti di giochi e contenuti aggiuntivi effettuati tramite il negozio Stadia. I giocatori continueranno ad avere accesso alla loro libreria di giochi e a giocare fino al 18 gennaio 2023, in modo da poter completare le ultime sessioni di gioco. Prevediamo di completare la maggior parte dei rimborsi entro la metà di gennaio 2023. Per maggiori dettagli su questo processo, i giocatori possono consultare il nostro Centro assistenza.
La piattaforma tecnologica di base che alimenta Stadia è stata collaudata su scala e trascende il gioco. Vediamo chiare opportunità di applicare questa tecnologia in altre parti di Google, come YouTube, Google Play e le nostre attività di Realtà Aumentata (AR), oltre a metterla a disposizione dei nostri partner industriali, il che è in linea con il futuro del gioco. Rimaniamo profondamente impegnati nel gioco e continueremo a investire in nuovi strumenti, tecnologie e piattaforme che favoriscano il successo di sviluppatori, partner industriali, clienti cloud e creatori.
Per il team di Stadia, la costruzione e il supporto di Stadia da zero sono stati alimentati dalla stessa passione per i giochi che hanno i nostri giocatori. Molti dei membri del team Stadia porteranno avanti questo lavoro in altri settori dell’azienda. Siamo molto grati per il lavoro innovativo del team e ci auguriamo di continuare ad avere un impatto sui giochi e su altri settori utilizzando la tecnologia di streaming Stadia.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Il fallimento è stato dettato dal voler creare un proprio negozio interno. Se avessero fatto come Geforce now sarebbero in pieno sviluppo come Nvidia. Per quanto riguarda il possesso, non lo si ha più dai tempi di steam, mentre con la necessità sempre maggiore di internet, anche le copie fisiche non potranno essere giocate senza le patch. Un po’ come quando devi per forza accettare il contratto ad inizio dei giochi, altrimenti non puoi giocare. Peraltro, qualunque modifica ad una cartella di gioco che non sia patch dello sviluppatore, è un abuso. E’ solo cambiato il modo di riferircisi, ma è una crack a tutti gli effetti, che poi su pc è stata inglobata nel più gentile “mod” certo, ma solo perché era impossibile arginare quest’ ala della pirateria. Onestamente a me spiace, il cloud mi ha permesso di tornare a giocare quando i continui abusi del mercato pc/console me ne avevano allontanato. Spero in una coalizione con altre piattaforme cloud, almeno per non sprecarne l’infrastruttura. C’è poco da godere quando, almeno attualmente, si sono persi molti giochi che erano disponibili aolo nel cloud di stadia. Capisco che non sia di interesse per quelli che hanno in possesso un pc… Read more »
Sottoscrivo ogni parola e aggiungo che comunque esistevano e continuano ad esistere servizi alternativi, uno su tutti GeForce Now che fa più o meno le stesse cose.
ed è anche migliore di stadia!!
Ma godi cosa? Son coperto di lavoro IO, ho tempo nei weekend per passare qualche ora sui giochetti.. Adesso passeró magari il tempo come un mongoloide a fare prima 1 ora di download di un gioco per giocare 2 ore, godi cosa.. Trovati un lavoro, poi ne riparliamo del c’avevo ragione
Asczor ce l’ha un lavoro comunque 😂
Io non godo, anzi piango (metaforicamente parlando).
Stadia era una alternativa, e le alternative, si sa, creano concorrenza, e la concorrenza, si sa, abbassa i prezzi..
Morto un concorrente, che non usavo, non può che fare male al mercato.
Sì, sono abbastanza d’accordo.