Tower of Nightmares è il titolo del quarto episodio della della Living World Season 1 di Guild Wars 2 ritornata dal lontano 2013 dopo le innumerevoli richieste della community. Il nuovo contenuto, annunciato una settimana fa, è ora live sui server.
Questo episodio, e tutti quelli della Stagione 1, sono un’aggiunta al core game, quindi gratuiti e riscattabili anche dai giocatori free-to-play, indistintamente che si usi il client ufficiale o quello Steam.
Come succede ormai da anni ArenaNet ha invitato la redazione di MMO.it, in esclusiva italiana, a provare in anteprima l’episodio! Abbiamo avuto l’onore di testarne la storia e i suoi contenuti. Ringraziamo ArenaNet e i ragazzi di Guild Wars 2 Italia – Pessimismo & Fastidio per la collaborazione.
Alleanza Tossica
Tower of Nightmares non si perde in convenevoli e parte subito facendoci capire l’entità della minaccia: a Kessex Hills stanno crescendo alcune piante che diffondono nell’aria pollini in grado di creare potenti allucinazioni, mentre i Krait e la Nightmare Court, alleatisi sotto il nome di Toxic Alliance, stanno accumulando materiali per costruire un’imponente edificio.
Come al solito starà al Commander indagare e aiutare i Searaph, la forza militare a difesa del regno di Kryta, a cavare le proverbiali castagne dal fuoco. Per farlo verrà seguita la struttura che caratterizza un po’ tutti gli episodi del Living World che, dopo un setting iniziale, ci porterà a svolgere qualche missione esplorativa della mappa e il completamento di alcuni scontri con le forze nemiche.
Nonostante i membri dell’Alleanza Tossica non siano nemici nuovi per i giocatori di Guild Wars 2, presto si faranno notare alcune piccole modifiche alle loro abilità, aggiornate alla situazione attuale delle elite specialization introdotte con End of Dragons. Oltre ad avere un pool di vita maggiore non sarà raro vederli usare crowd control e colpi AoE.
A tutto questo va aggiunta la meccanica già nota della Nightmare Court che ricalca il downed state: dopo aver sconfitto un nemico dovrete “finirlo” esattamente come in uno scontro PvP. Se indugerete i suoi alleati lo cureranno e, tornato in piedi, cercherà con rinnovato slancio di parcheggiarvi uno spadone sul collo. Servirà un minimo di strategia e se da un lato è apprezzabile un piccolo incremento nel livello di difficoltà, dall’altro si potrebbero creare situazioni fastidiose soprattutto se non si gestiranno al meglio i gruppi più folti.
Marjory, abbiamo un problema
Finita la fase introduttiva si arriverà alla torre, la protagonista indiscussa dell’episodio, che torna con una nuova istanza fruibile in due modalità, una pubblica, consigliata per 20-25 giocatori, e una privata, pensata per un classico gruppo da 10. All’interno ci saranno moltissimi eventi da completare per farsi strada lungo i tre piani della costruzione e per raggiungere la sala che custodisce un potente orrore.
Gli eventi al suo interno sono molteplici e ricchi di encounter, e gli ampi spazi sono stati in parte resi esplorabili anche in altezza. Sono presenti diverse meccaniche per avanzare al suo interno e nonostante sia più ridotta, quasi “intima” rispetto a Dragonstorm o alla Twisted Marionette, riesce a divertire e a tratti restituisce le sensazioni di un vecchio dungeon.
La torre mostra anche la nota dolente dell’episodio: per andare avanti con la storia, e passare all’istanza personale con la fase conclusiva, bisognerà completare numerosi eventi nella modalità pubblica. Niente di assurdo o lontanamente difficile se giocherete l’episodio nelle prossime settimane, in cui il viavai di player sarà costante. I problemi potrebbero arrivare nel caso non si abbia l’opportunità di giocare in questo periodo e nel trovare una mappa poco popolata in futuro.
Questa problematica, che affligge diverse mappe di altre stagioni del Living World, potrebbe essere ovviata dai tanti achievement da completare al suo interno, ben tre schede dedicate, e da un sistema di reward adeguato, che però al momento non brilla per efficacia.
I più “coraggiosi” potrebbero affrontarla da soli, come abbiamo fatto noi, ma rimane di base un’istanza pensata per molte persone: gruppi di nemici potenti che respawnano, torrette da danni AoE, danni ambientali e trappole, fiaccheranno ben presto i giocatori solitari più entusiasti. Se però avete un buon equipaggiamento, una build con qualche ritocco “tanky”, e siete anche equipaggiati con la pazienza del biblico Giobbe, allora potrete affrontarla a piccoli passi e riempire finalmente la barra verde che vi porterà all’ultimo step.
L’orrore ha un volto…
Marjory è riuscita finalmente a trovare un antidoto per le tossine presenti nei pollini che appestano l’aria, e allo stesso tempo vuole porre fine a questa minaccia con un potente diserbante da iniettare nel cuore del titanico fiore di carciofo che cresce all’interno della costruzione. Lungo i claustrofobici corridoi, oltre ad altri rappresentanti della Toxic Alliance, faranno capolino anche i loro colleghi della Molten Alliance che cercheranno di fermare nuovamente l’avanzata del Commander.
Ben presto ci sarà l’incontro con Scarlet e con il suo nuovo esperimento, un gigantesco orrore che ad ogni evoluzione aumenterà la sua furia. Ma non è tutto perché la villain ha in mente nuovi modi per portare a termine il suo terribile piano.
L’ultima fase di Tower of Nightmares non è nuova ai più, non solo perchè è stata giocata dai veterani del titolo nel 2013 ma perchè è stata riproposta in Visions of the Past, in un episodio accessibile grazie alle Scrying Pool dell’Eye of the North. Nonostante ciò è stata aggiustata per rendere l’esperienza più completa rispetto alla versione precedente, che era un po’ scarna e tiepida.
Conclusioni
Tower of Nightmares è un buon episodio che si mostra con temi cupi, luci che faticano a farsi strada e allucinazioni costanti che regalano toni molto dark ad un’ambientazione che abbiamo apprezzato particolarmente. Inoltre ArenaNet è riuscita a fondere più episodi della prima stagione del Living World ed ha stupito la community aggiungendo un’istanza con due modalità, mostrando la volontà di creare contenuti consistenti.
La modalità pubblica è ben fatta, diverte e molto probabilmente sarà la casa di tanti completisti che vorranno fare un’abbuffata di achievement. Come evidenziato in precedenza può confondere la scelta di obbligare il giocatore a parteciparvi per andare avanti con la storia portando più di qualche problema nel caso di una mappa poco popolata e che sembra mostrare una scarsa rigiocabilità.
Le ricompense che si ricevono dal completamento degli obiettivi destano un moderato interesse, mentre la parte più redditizia è data dal farming dei nemici all’interno della torre che da quanto visto però non riesce a competere con altri meta presenti nel gioco.
Voi che ne pensate? Fateci sapere la vostra opinione sul nuovo episodio di Guild Wars 2.
Gamer Bucolico, Farmatore seriale, fin da bambino si prende una tremenda cotta per il mondo dei videogiochi. Approda su Guild Wars 2 dove, da anni, spaccia materiali T6 e pessime idee. Quando non sta su Tyria si abbuffa di serie TV o cerca di tornare giovane giocando a Magic. Coltiva Fastidio e false speranze mentre cerca di prendere un 18 all’esame di Morale Jedi.
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