Ieri Bungie ha annunciato il ritorno del matchmaking skill-based (basato sulle abilità) nella modalità PvP principale di Destiny 2. In un post sul blog ufficiale di Bungie, lo studio ha parlato delle imminenti modifiche in arrivo con la Stagione 18, il 23 agosto, data che coincide con la fine della Stagione dei Tormentati. Questa viene descritta come “la prima iterazione” di una più ampia revisione del matchmaking, che continuerà per tutta la stagione 19.
Il lungo post approfondisce in dettaglio il motivo per cui questo cambiamento è necessario. Bungie mette in evidenza quanto sia grande il divario tra i migliori e i peggiori giocatori nell’attuale sistema di matchmaking basato semplicemente sulla connessione.
In Controllo, le disparità di abilità in una squadra possono essere nette: oltre il 50% delle partite ha una disparità di abilità di 900 o più tra il miglior e il peggior giocatore, che è così significativa che il risultato è già noto prima che venga sparato un solo colpo.
Il numero a cui si fa riferimento è una statistica interna di cui la software house tiene traccia, che è il risultato di uccisioni, morti e vittorie e considera anche le mod equipaggiate e i tempi di reazione. È una scala di 2.000 punti e Bungie afferma che “una volta raggiunta una differenza di 600 punti, non c’è praticamente nessuna possibilità per il giocatore meno qualificato di vincere uno scontro 1v1”.
In precedenza, Controllo e altre modalità PvP di Destiny 2 avevano il matchmaking skill-based abilitato. All’epoca si rivelò controverso, anche perché Destiny 2 utilizza connessioni peer-to-peer su server dedicati e favorire l’abilità rispetto alla qualità della connessione ha portato a molti casi di lag, teletrasporto dei giocatori e colpi mancati, tutti elementi portati da un ritardo di risposta dovuto alla scarsa connessione dei giocatori.
Nel giugno 2020 questo tipo di matchmaking è stato rimosso da tutte le playlist tranne Eliminazione e Sopravvivenza. Tuttavia, Bungie non sta tornando completamente al vecchio sistema. La parola chiave qui è “loose”, che è come Bungie definisce questo nuovo sistema di matchmaking in arrivo. L’azienda afferma che preferirebbe sacrificare un po’ di equità per mantenere una buona qualità della connessione.
La nostra versione iniziale di “matchmaking skill-based loose” per la playlist di Controllo funzionerà in modo leggermente diverso. Inizia con una differenza di abilità accettabile più ampia, quindi si espande molto lentamente sia sulla differenza di abilità che sulla qualità della connessione allo stesso tempo.
Insomma, gli sviluppatori vogliono tentare di mediare il più possibile in modo che tutti i giocatori in PvP siano più o meno sullo stesso livello e, al contempo, possano godersi una partita senza lag o intoppi di sorta. Speriamo che riescano a sistemare per bene la situazione.
Voi avete mai provato il PvP di Destiny 2? Cosa ve ne pare?
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