L’alpha test di World of Warcraft: Dragonflight è iniziata da qualche giorno ed è stata segnalata una sostituzione all’interno del menù di creazione del personaggio.
Come spiegato da Wowhead, mentre in precedenza il menù offriva la scelta di un tipo di corpo “maschile” o “femminile”, Blizzard ora ha rimosso questo linguaggio di genere sostituendolo con un semplice “Corpo 1” e “Corpo 2”. Il cambiamento chiaramente viene definito “a basso impatto” e “in linea con le opinioni degli sviluppatori sull’inclusività”.
Inoltre, secondo i dataminer, sembra che i giocatori di WoW potranno essere in grado di selezionare i loro pronomi, oltre a scegliere la loro voce preferita a prescindere dal tipo di corpo scelto durante la creazione. Se ci pensate, è una possibilità che viene data in sempre più videogiochi e che non inficia né altera minimante la godibilità del gioco.
Ricordiamo che l’ultima espansione di World of Warcraft, Dragonflight, verrà pubblicata entro la fine dell’anno e introdurrà quattro nuove aree: la zona iniziale di Waking Shores, Ohn’ahran Plains, Azure Span e Thaldraszus, con nuovi dungeon e raid. Verranno aggiunti anche i Dracthyr Evoker, un nuovo ibrido di classe/razza giocabile che può, a seconda delle specializzazioni, diventare o un healer o un damage dealer, oltre a un nuovo sistema di volo basato su draghi personalizzabili. L’espansione è disponibile per il preacquisto in tre edizioni digitali: Base (49,99€), Heroic (69,99€) ed Epic (89,99€).
Infine, in vista della della Stagione 4 di Shadowlands, al momento su World of Warcraft (non la versione Classic) è attivo un potenziamento all’esperienza chiamato Venti della Saggezza, riservato ai giocatori compresi tra il livello 10 e il 59, che aumenta l’esperienza guadagnata del 50%. Potete leggere tutti i dettagli dell’evento sul sito ufficiale italiano.
Che ne pensate di questi cambiamenti?
Get your characters leveled-up quickly for Shadowlands Season 4 as the Winds of Wisdom blow into Azeroth with a 50% XP boost.
💪 https://t.co/JEFMQxK4Eh pic.twitter.com/Oi09hO36ik
— World of Warcraft (@Warcraft) July 19, 2022
Con questa storia dell’inclusività hanno semplicemente rotto il cazzo…ops scusate…. il CAZZ*!
Una cosa è biasimare la mercificazione della tematica LGBT da parte di molte software house; un’altra cosa è spostare l’argomento sulla tematica dei diritti civili generale, extra game.
Perché pare che diversi lettori… da un lato si lamentino della “politicizzazione” dei giochi nel momento cui si propone, evidentemente, una visione diversa dalla loro… ma nello stesso tempo stanno facendo essi stessi politica lamentando l’eccesso di inclusività e rivendicando il mantenimento dello status quo.
Ci vuole un pò più di coerenza e onestà intellettuale quando si affermano i propri convincimenti, senza nascondersi dietro ad un dito.
Non capisco il conflitto. La gente si lamenta della politicizzazione quando è fatta male. Il lavoro di Kojima è in un certo senso politico, ma nessuno si lamenta della politica, perché? Perché la sua opera è costruita e pensata su di essa. Nello stesso modo in cui alcuni film funzionano e altri invece no. Quindi non si tratta di un lamentarsi quando si propone qualcosa che non aderisce alla nostra visione, ma quando è evidente che viene fatto soltanto per cavalcare l’onda. Il lamentarsi dell’accesso di inclusività (*) in realtà è proprio la lamentela a quanto detto prima. Dunque non c’è conflitto, ma il secondo fattore è conseguenza diretta del primo. * Questo in che modo è inclusivo? Pensiamoci un’attimo. Se sono una persona transgender ciò che punto è il genere di arrivo, in quanto ho di fatto un problema (nello stesso modo in cui una persona allergica a un alimento ha un problema con quest’ultimo) e la transizione è la soluzione (o al massimo il mio miglior rimedio) a tale problema. In che modo non aver scritto da nessuna parte “Maschile” o “Femminile” mi includerebbe? In che modo permettere agli utenti di mischiare le voci mi includerebbe? Cosa c’è… Read more »
Ovviamente parte tutto dagli USA dove questa storia dei ‘diritti gay’ che VA BENE, ma… sta diventando un po’ un’ossessione!
Non solo videogiochi, ma anche serie TV, film e quant’altro; devono piazzarci sempre la ‘coppietta gay’, perché? perché va di moda! perché è politicamente corretto!
E ci aggiungo anche un critica su questa storia del femminismo: i personaggi femminili devono essere delle fighe super intelligenti, mentre quelli maschili sono ridotti a degli imbecilli violenti e senza cervello…
Alla maggior parte degli utenti certe scelte nn darebbero fastidio, purché non si superino certi limiti, in caso contrario poi diventa una FORZATURA imposta agli utenti!
La gente vorrebbe godersi il videogioco o la serie tv di turno senza intrusioni politiche e ideologiche che vengono piazzate lì, che spesso nn centrano nulla, giusto per fare i ‘moderni’.
In molti paesi del mondo i gay sono perseguitati o addirittura considerati fuori legge e la parità di genere è una chimera (vedi Russia), ma non per questo in occidente dobbiamo raggiungere l’eccesso opposto…
in conclusione questa storia del gender neutral dei nomi a me pare una gran stupidata.
“[…] dove questa storia dei ‘diritti gay’ che VA BENE, […]”, ma magari. Questi hanno perso il diritto all’aborto mentre stavano a discutere sui pronomi. Non parlano nemmeno di diritti, ma di “sensibilità” e di morale, su cui le aziende si buttano a capofitto. E sono dell’idea che ne sono una concausa.
Pensa proprio a Blizzard che fa questo per ripulirsi l’immagine e la vuole vendere come se fosse qualcosa, oltre che venuta dal basso (fino a ieri c’era una dinamica tossica anche fra i dipendenti, se ricordo bene), di realmente rilevante.
Ma non lo è, serve soltanto per vedere i suoi prodotti.
Questa roba è un fenomeno simile all’autocensura, stanno facendo tutto da soli.
ridicolo
Quanti commenti ignoranti leggo…
Il Convegno della Meloni non è su questo sito..
Andate a cloacare il vostro Medioevo cerebrale a Predappio.
Oh scusa car* se abbiamo urtato la tua omo/lesbo/fluido suscettibilità.
E chiedo perdono se sono etero.