Un doppio post, in tedesco ed in inglese, da parte dell’ex impiegato per il servizio clienti di Amazon Games conosciuto online con il nome di Mateo conclude il rapporto lavorativo di quest’ultimo con la software house.
Ma Mateo non si è solo accomiatato: ha anche deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Più che sassolini, queste sono rocce millenarie, o pezzi di LEGO.
Nel post, la cui traduzione trovate subito di seguito, sono evidenziati numerosi punti critici della gestione di Amazon Games, una generale qualità del lavoro bassa ed una insoddisfazione seguente, e qualche dietro le quinte sui ruoli di questi responsabili del servizio clienti presso grandi imprese di sviluppo di videogiochi.
Cari giocatori,
Quest’oggi è stato il mio ultimo giorno come un game specialist – ed è stato fantastico.
Volevo raccontarvi alcune cose sul mio tempo qui. Cose che i giocatori non capiranno mai ma che mi hanno sempre dato fastidio.
Per esempio, voi credete che il servizio clienti abbia un’incredibile quantità di opzioni a sua disposizioni. Ma non è vero.
Possiamo aiutarvi direttamente in esattamente due circostanze: possiamo teletrasportarvi in un altro posto (per risolvere problemi di caricamento) e possiamo recuperare il vostro personaggio (in casi eccezionali).
Per tutti gli altri casi abbiamo una guida standard (che potete leggere voi stessi nelle pagine di help) e basta. Per tutto il resto c’è google.
Inoltre, non crediate che noi riceviamo qualche genere di favori. Non abbiamo neppure ottenuto i giochi gratuitamente: io ho dovuto comprare New World come chiunque altro – sfortunatamente, visto che il gioco è stato così mal considerato che neppure le persone che lavorano qui vogliono giocarci.
Come impiegato, non siete rilevanti qui, e ciò è anche comunicato apertamente ed una cultura del ricatto è sempre incoraggiata e anzi richiesta. Un’atmosfera di lavoro terribile dal mio punto di vista, che non posso consigliare a nessuno.
So che molti giocatori vorrebbero davvero lavorare qui. Ma credetemi: quasi tutti qui (almeno quelli a cui ho parlato io) sono delusi da Amazon Games come sviluppatore di videogiochi e da Amazon come datore di lavoro in generale. (Non parliamo poi del pagamento: quando abbiamo chiesto, non abbiamo neppure ricevuto un aggiustamento per l’inflazione).
Quindi se qualcuno dal servizio clienti dice che sta perfettamente capendo la vostra rabbia, di solito non vi sta mentendo. Loro sono delusi come voi, e forse di più. Tuttavia, il fatto è che Amazon è guidata soltanto dal profitto e i giochi non sono una passione. Altri sviluppatori di videogiochi hanno i loro problemi, ma quelli realmente di successo hanno tutti una cosa in comune: la passione che sta loro dietro. Ad Amazon è sempre mancata quella passione e questo è perché io non penso che Amazon sarà mai veramente uno sviluppatore di successo nell’industria del gaming. Perché le persone buone, quelle con passione, realizzano in fretta che non possono andare molto lontano qui e se ne vanno.
Poichè Amazon non ha mai capito e probabilmente non capirà mai che agire soltanto guidati dalla logica e dai numeri va bene nella produzione dei beni o nella vendita. Ma i giochi e i giocatori sono qualcosa per i quali è richiesta passione, ma la passione non può essere misurata ed è per questo motivo irrilevante per Amazon, che è un’impresa guidata soltanto dai numeri – ed è anche troppo burocratica in questo senso, con decisamente troppa sfiducia nei suoi impiegati.
Questo è il mio piccolo testo di accomiatamento. Vi auguro il meglio, ciao!
Qui di seguito trovate il post originale in inglese. Voi che ne pensate di queste dichiarazioni?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Viste le schifezze di giochi che sfornano quelli di Amazon games non sono stranamente sorpreso, quando ero in alpha su NW provai disperatamente come molti altri a dire sul forum che i cambiamenti in senso pve facevano a pezzi il gioco…risultato? Pubblicarono un post che metteva in guardia dal sottolineare ancora questi aspetti pena il ban dal forum…
il prossimo gioco di Amazon aspettate a comprarlo…salvaguardate i vostri soldi, sono abili solo a generare hipe…ma poi la minestra sa di merda…okkio.
Me lo ricordo, c’ero anch’io!
io ho dovuto comprare New World come chiunque altro – sfortunatamente, visto che il gioco è stato così mal considerato che neppure le persone che lavorano qui vogliono giocarci.
—agghiacciante —
Hahahahahahahahahahaah neanche quelli del supporto di Amazon games vogliono giocarci, ma ARIBUAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHHAHAHAHAHA basta, basta non ce la faccio piu’ mi sento male, sto per svenire dalla libidine.
Mi raccomando eh, prossimo giocone Amazon che esce, via subito a preordinarlo e prenderlo, dai fatevi fregare un’altra volta e un’altra volta ancora, che certi player non ne hanno mai abbastanza di SOLE, come si dice a Roma.
Mi sembrava chiaro quello che offriva e non offriva il gioco. Non ci vedo nulla di male se ad alcuni piace, non mi sembra una fregatura
Penso che amazon dovrebbe fare solo una cosa, che poi è quella che sa fare meglio: vendere la roba degli altri, tutto il resto (giochi, film, servizi informatici, ecc…) chiudere! Per quanto riguarda le dichiarazioni del tizio ci sono delle incongruenze: comincia con “Quest’oggi è stato il mio ultimo giorno come un game specialist – ed è stato fantastico” e poi spala merda a destra e a sinistra. Come può essere un’esperienza fantastica se poi dici tutto il contrario? Mah
Oddio oddio pensano solo al profitto iddio ha scoperto l’acqua calda…
Tutti pensano al profitto che centra, ma ci sono dev e dev che comunque hanno a cuore che il gioco continui a rendere profitto e cercano un modo sempre nuovo soprattutto negli mmo di fare tutto cio’, ma questi sono l’antitesi dei bravi programmatori, lo specchio contrario, il deus ex machina dell’ignoranza (in termini di buon game), il totale menefreghismo del divertimento della gente, un po’ come sta diventando la Blizzard con Diablo Immoral.
Un conto e’ fare un mmo per guadagnarci ma comunque renderlo bello, appetibile, con meno bachi possibili, con novita’ mensili o patch ottime che lo rendano sempre piu’ godibile, e un conto fare uno scam che piu’ scam di cosi’ si muore, sono due discorsi completamente differenti.
E comunque buttati 40 euri dal finestrino della macchina in corsa, mi raccomando prossimo titolo Amazon via di preordini, che i soldi non si finiscono mai di gettare nel WC.