In una riunione degli azionisti, Activision Blizzard ha annunciato che la società ha rieletto il suo attuale consiglio di amministrazione, incluso il CEO Bobby Kotick, oltre a due nuovi amministratori. Questo voto arriva nello stesso momento in cui gli azionisti hanno respinto in modo schiacciante la proposta per vedere un rappresentante dei dipendenti all’interno del consiglio.
La notizia è stata pubblicata tramite un rapporto sul sito web dell’azienda, dove è stato comunicato che ha votato l’82,9% di tutti gli azionisti della società quotata in borsa. Il voto ha anche visto una stragrande maggioranza approvare il compenso che il consiglio riceverà come parte dei suoi doveri nei confronti dell’azienda. La rielezione del CEO Bobby Kotick è degna di nota, poiché le richieste delle sue dimissioni sono state piuttosto diffuse da quando sono emersi rapporti lo scorso anno circa i vari scandali avvenuti.
La causa sostiene che Activision Blizzard abbia consentito un ambiente che ha portato a favorire le molestie sul posto di lavoro, in particolare nei confronti delle donne e di altri gruppi emarginati all’interno della compagnia. Ha anche senso che gli azionisti non escludano l’attuale consiglio di amministrazione, con la vendita di Activision Blizzard a Microsoft ancora in corso e recentemente approvata anche dagli azionisti.
Lo stesso Kotick è stato al centro di un rapporto bomba del Wall Street Journal secondo il quale il CEO era a conoscenza di tutto ciò che accadeva all’interno di Activision Blizzard ma non aveva mai informato il consiglio di amministrazione, a cui la società ha risposto dicendo che il giornale aveva una “visione imprecisa e fuorviante”.
Un elemento molto grave è la bocciatura, da parte degli azionisti, di una rappresentanza dei dipendenti all’interno del consiglio stesso, con solo il 5% dei voti favorevoli all’inserimento del nuovo consigliere, ancora più grave se si pensa che solo pochi giorni fa è nato il primo sindacato del mondo dei videgiochi, il Game Workers Alliance, presso Raven Software, riconosciuta dalla National Labor Board. Activision Blizzard ha dichiarato che inizierà il processo di negoziazione con il sindacato.
Insomma, non resta che aspettare la totale acquisizione da parte di Microsoft per sperare di vedere dei cambiamenti, anche se la politica “hands-off” dell’azienda, al momento, non sembra aver portato buoni risultati, come evidente anche dal lungo rapporto circa le condizioni lavorative degli sviluppatori e del personale QA di Fallout 76.
Bobby ha capito il suo errore e per assicurarsi che non lo faccia più gli aumenteranno lo stipendio…