Diablo Immortal, l’ultimo action RPG free-to-play sviluppato da NetEase e Blizzard per dispositivi mobile e anche PC, torna a far parlare di sè. Infatti, nonostante le polemiche sulla monetizzazione aggressiva e il massiccio review bombing, il gioco ha già generato ottimi profitti.
Secondo Pocket Gamer.biz, nelle prime due settimane di lancio Diablo Immortal ha generato oltre 24 milioni di dollari di profitti. Dal momento che il prodotto è gratuito, questi introiti sono arrivati grazie al sistema di microtransazioni creato dagli sviluppatori. Le entrate del gioco sono state quasi uguali sia su Google Play che su App Store (dove è il gioco più scaricato): i consumatori Apple hanno generato circa 13 milioni di dollari, mentre gli utenti Android hanno speso circa 11 milioni.
In termini di ricavi suddivisi per paese, gli Stati Uniti hanno rappresentato il 43% dei guadagni di Diablo Immortal, mentre la Corea del Sud è seconda con il 23%. A seguire abbiamo il Giappone con l’8%, la Germania con il 6% e il Canada con il 3%.
Insomma, un’ottima partenza per un titolo altamente controverso, come sempre più spesso accade nel panorama dei F2P: alle critiche iniziali viene quasi sempre seguita un’ondata di profitti per l’azienda, grazie anche alla presenza delle classiche “balene”, cioè i giocatori che passano molto tempo su un solo gioco e da soli arrivano a spendere migliaia di dollari, se non di più.
Qui di seguito trovate la replica del primo streaming di Plinious. Voi state ancora giocando a Diablo Immortal o preferite aspettare Diablo IV? Nel caso siate interessati ricordiamo che potete pre-registrarvi alla beta del quarto capitolo della serie e dare anche un’occhiata all’ultima classe presentata, il Negromante.
Nuova colonna sonora in arrivo per il gioco: Il Ding! Ding! della cassa che si apre.
il mondo è pieno di stolti..io non gli do 1 euro a sta roba..poveri stolti che non hanno gusto o non hanno mai visto un vero videogioco fatto come dio comanda–poveri di conoscenza ludica