Mercoledì le azioni di Activision Blizzard sono scese al prezzo più basso in assoluto da quando Microsoft ne ha annunciato l’acquisizione per quasi 70 miliardi di dollari a gennaio.
Lunedì l’azienda ha registrato un fatturato del primo trimestre di 1,8 miliardi di dollari, in linea con le aspettative di Wall Street ma al di sotto dei risultati del primo trimestre del 2021, pari a 2,3 miliardi di dollari. Inoltre anche il numero degli utenti mensili attivi è crollato a 372 milioni, rispetto ai 435 milioni dell’anno precedente.
La società ha attribuito queste perdite al calo di giocatori e di vendite di Call of Duty (con l’ultimo capitolo, Vanguard, che è stato molto criticato) e alle tempistiche delle produzioni di Blizzard. Quest’ultima sta attualmente lavorando al lancio di Diablo Immortal, fissato per il 2 giugno, a Overwatch 2 e alla nuova espansione di World of Warcraft, ma sappiamo che i titoli hanno incontrato dei problemi di sviluppo oltre ai ben noti problemi interni.
La società ha anche dovuto affrontare un aumento delle spese legali data la prevista fusione con Microsoft, che diventerà effettiva nel 2023. La società ha assunto “diverse centinaia di persone” nel primo trimestre, secondo il comunicato stampa, aumentando le spese.
Inoltre, come causa delle perdite, è stato citato l’accordo di 18 milioni di dollari raggiunto a marzo con la Commissione per le pari opportunità di lavoro degli Stati Uniti. La causa è stata una delle tante relative alle accuse di molestie sessuali all’interno dell’azienda. Insomma, non proprio un periodo roseo per Activision Blizzard, che sta ora tentando di riparare ai suoi errori.
Potete leggere tutti i dettagli relativi ai risultati finanziari del primo trimestre del 2022 sul sito ufficiale.
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