Dopo aver precedentemente annunciato che quest’anno l’E3 non si sarebbe tenuto dal vivo, l’Entertainment Software Association (ESA) ha annunciato che non si terrà neppure alcun evento virtuale. In altre parole, l’E3 quest’anno non ci sarà, né dal vivo, né in streaming.
La notizia è inizialmente giunta tramite un tweet di Will Powers, PR lead di Razer:
Just got an email… It's official, E3 digital is official cancelled for 2022. Lots of mixed feelings about this…
— Will Powers 🛫 NYC (@WillJPowers) March 31, 2022
Inizialmente, l’ESA aveva previsto di tenere un evento dal vivo per compensare la mancata organizzazione dell’E3 2020 e dell’E3 2021, anche se quest’ultimo almeno in forma digitale si è tenuto. Già a gennaio però l’evento fisico era stato cancellato, e l’ESA non era stata in grado di dire se si sarebbe tenuto almeno un evento digitale.
Le motivazioni della cancellazione totale della fiera vanno sicuramente ricercate nelle difficoltà dovute al COVID, ma anche a una scarsa partecipazione generale. Secondo IGN, infatti, l’organizzazione dell’evento digitale non è mai stata portata veramente avanti, dal momento che molti soggetti che dovevano partecipare si sono dimostrati scarsamente recettivi, e l’ESA stessa è stata criticata per eccessivi silenzi e per una cattiva organizzazione.
In ogni caso, l’E3 tornerà nel 2023 con un nuovo mirabolante format che viene già sbandierato a più di un anno di distanza dalla sua messa in atto. Almeno così dicono.
Daremo tutte le nostre energie e risorse all’obiettivo di rilasciare un’esperienza E3 digitale e fisica revitalizzata la prossima estate. Che sia goduto dal vivo o dai vostri dispositivi preferiti, lo showcase 2023 riunirà la comunità, i media e l’industria in un formato completamente nuovo e in un’esperienza interattiva. Non vediamo l’ora di presentare l’E3 a tutti i fan del mondo live da Los Angeles nel 2023.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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