Wrath of The Lich King Classic, la versione riproposta di quella che è forse l’espansione in assoluto più amata della storia di World of Warcraft, potrebbe essere stata confermata da un datamining svolto sui file della patch 2.5.4 di Burning Crusade Classic, The Gods of Zul’Aman, che verrà rilasciata ufficialmente domani, 22 marzo.
Non che la notizia sia sconvolgente: del resto, dopo WoW Classic e TBC Classic c’era da aspettarsi il prosieguo dell’esperienza vanillo-nostalgica di Blizzard, che dimostra peraltro inequivocabilmente come la formula originale di World of Warcraft, prima che fosse imbastardita a partire da Mists of Pandaria (nel bene e nel male) sia ancora estremamente popolare e vincente.
È MMO-Champion a dare risalto ad alcuni file che sono stati trovati già a partire dai patch server: una serie di file nella cartella “Interface_Wrath” che sembrano indicare senza ombra di dubbio una progettualità già ben avviata sulla nuova/vecchia espansione.
Oltre al nome della cartella in sé, infatti, ci sono rimandi a file contenenti cambiamenti specifici legati a WotLK, come il supporto per il pulsante “Death Knight” nell’interfaccia (che come si sa fu la classe aggiunta da quell’espansione), oppure i pulsanti blu utilizzati per il login e la selezione del personaggio, anch’essi tipici di WotLK.
C’è da aspettarsi quindi nel giro di alcuni mesi un annuncio ufficiale da parte di Blizzard, e l’arrivo, prossimamente, della versione WotLK Classic 3.4.x, come pronosticato dallo stesso MMO-Champion. Tuttavia, Burning Crusade Classic deve ancora ricevere cospicue iniezioni di contenuto dopo l’uscita di The Black Temple a gennaio (in particolare Fury of the Sunwell), ed è quindi lecito aspettarsi il lancio di WotLK Classic tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2023.
Ricordiamo che quest’anno non si terrà la BlizzCon, quindi è impossibile prevedere quando Blizzard presenterà ufficialmente il titolo. In ogni caso vi terremo aggiornati non appena ci saranno novità.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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