Nel suo report annuale, Activision Blizzard ha ammesso di avere problemi di personale, avendo difficoltà nell’attrarre e nel mantenere i nuovi talenti che di anno in anno entrano nel mercato del lavoro videoludico.
Rispetto alla concorrenza, infatti, Activision Blizzard si trova in una difficile situazione, esasperata peraltro dalle note accuse di discriminazione sessuale e molestie. È lo stesso annual report a confermare questi elementi:
Stiamo trovando difficoltà nell’attrarre e nel mantenere personale capace. Per esempio, abbiamo visto come nel 2021 ci siano stati maggiori turnover rispetto alla media nelle nostre risorse umane.
In più, le recenti cause giudiziali che riguardano la Compagnia ed il suo ambiente di lavoro, nonché le preoccupazioni degli impiegati, e le relative attenzioni che i media hanno dedicato alla faccenda, sono tutti elementi che avranno un effetto negativo circa la nostra abilità di attrarre e mantenere personale, e ciò ha causato anche rallentamenti nei lavori.
Questo report getta un’ombra sui giochi Blizzard attualmente in sviluppo, come Overwatch 2 e Diablo 4, che sembrano in ritardo e a questo punto potrebbero metterci diversi anni a vedere la luce.
A novembre, attraverso un articolo del Wall Street Journal erano emerse preoccupanti novità riguardo le accuse di molestie sessuali, aggressioni e discriminazioni all’interno di Activision Blizzard. L’inchiesta affermava che Bobby Kotick, amministratore delegato della società, era a conoscenza della maggior parte degli incidenti e li avrebbe nascosti o minimizzati per anni.
Oggi, dopo l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, Kotik rimarrà provvisoriamente ancora come CEO della compagnia, ma a quanto pare se ne andrà una volta che la compravendita sarà definitivamente completata, e passerà l’inevitabile periodo di transizione: Activision Blizzard risponderà quindi, infine, direttamente a Phil Spencer. E magari allora cambierà qualcosa.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
ma chi volete che vada a lavorare volentieri in un’azienda sotto inchiesta per molestie, discriminazioni e addirittura aggressioni??
Io ci penserei bene ad accettare un contratto con loro, soprattutto se ci sono alternative valide nel settore (e in America ce ne sono tante) la Blizz ormai si è fatta una reputazione di m. c’è poco da fare.
Detto ciò, a me questa uscita sembra più un scusa per giustificare il mezzo flop di Shadowlands, anzi sembra quasi un’ammissione di colpa:” scusate, lo sappiamo che Shadowlands fa schifo, la storia nn ha senso, i raid son noiosi e nn li fa nessuno. Voi pagate il canone e pure le espansioni ma purtroppo a noi mancano sviluppatori di talento…” 😨
Mi è difficile credere che le motivazioni dell’abbandono siano queste.
Più probabilmente il lavoro non è gratificante (per salario? per numero di ore? per quantità di lavoro richiesta?) oppure non da garanzie per il futuro (a 20 anni si riesce a sostenere un certo quantitativo di stress e lavoro, a 50 no, eppure mangi anche a 50 anni) e allora un programmatore di talento scappa verso altri lidi <.<